Concorso docenti, quanto valgono le certificazioni linguistiche?
Conoscere una lingua straniera (e averlo certificato) potrà tornare utile sia a chi tenterà l’accesso al ruolo di docente nella la scuola secondaria (di primo e secondo grado) sia a chi invece punta alla scuola dell’infanzia e primaria. Ci sono però dei paletti
- C’è ancora tempo fino al prossimo 9 gennaio per iscriversi al concorso per l’accesso al ruolo di docente nella scuola secondaria (di primo e secondo grado) e nella scuola dell’infanzia e primaria
- In entrambi i casi vengono previste sia una prova orale che una prova scritta (superate ottenendo almeno 70 su 100)
- Alle due prove si aggiunge una valutazione per titoli, che viene però effettuata solo per chi le ha superate entrambe e può portare al massimo 50 punti aggiuntivi
- Sono diversi i titoli che possono tornare utili. Si tratta di quelli di cui agli allegati ai DM 205/2023 (scuola secondaria) e al DM 206/2023 (scuola dell’infanzia e primaria)
- Oltre ai titoli di accesso alla procedura concorsuale, come i diplomi e le abilitazioni specifiche, e i titoli di servizio (cioè quelli per “insegnamento prestato sullo specifico posto per cui si procede alla valutazione, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione”) ci sono quelli legati a ulteriori attività, alcuni diversi a seconda del concorso (se scuola secondaria o primaria e dell’infanzia) e altri comuni
- Tra questi ci sono quelli legati alle certificazioni linguistiche, come si legge all’allegato B (punto B.20) del DM 206 e all’allegato B (punto B.4.12) del DM 205
- In entrambi i casi vengono prese in considerazione solo le certificazioni di livello C1 e C2: le prime danno 3,75 punti, le seconde 5 punti. Per ogni lingua straniera viene valutato un solo titolo
- Niente da fare quindi per chi arriva al massimo al B2
- Per entrambi i concorsi anche i titoli di perfezionamento all’insegnamento in CLIL (Content and Language Integrated Learning) valgono 3,75 punti, ma solo se sono conseguiti ai sensi dell’articolo 14 del DM 249/2010: devono valere come titolo abilitante all’insegnamento in CLIL in un Paese UE
- E ancora, altri 2,5 punti possono arrivare dalle certificazioni CeClil o da “certificazione ottenuta a seguito di positiva frequenza dei percorsi di perfezionamento in CLIL di cui al Decreto Dipartimentale 23 giugno 2022, n. 1511, o per la positiva frequenza di Corsi di perfezionamento sulla metodologia CLIL della durata pari a 60 CFU”, purché congiunti alle certificazioni nella relativa lingua straniera che si intende presentare