Vigonovo, corteo nel paese di Giulia Cecchettin, tra slogan e cartelloni. FOTO
Domenica 26 novembre, più di un migliaio di persone hanno percorso le strade del centro del paese della studentessa 22enne uccisa alcune settimane fa. Una "passeggiata arrabbiata”, un corteo rumoroso, con pentole e coperchi percossi dai partecipanti, che hanno raccolto il messaggio lanciato da Elena, la sorella di Giulia, che aveva chiesto alle donne "di fare rumore, non silenzio" per smuovere le coscienze. Intanto i familiari raccolgono i messaggi davanti casa, potrebbero diventare un sito o un libro
- Nella serata di domenica 26 novembre, più di un migliaio di persone hanno percorso le strade del centro di Vigonovo, il paese di Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne uccisa alcune settimane fa
- Non si è trattato di una 'fiaccolata', ma di una "passeggiata arrabbiata" che non è passata davanti alla casa della famiglia Cecchettin, una forma di rispetto dopo l'esposizione mediatica continua cui i familiari di Giulia sono stati finora esposti
- Un corteo rumorosissimo, con pentole e coperchi percossi dai partecipanti, che hanno raccolto il testimone lanciato da Elena, la sorella di Giulia
- La giovane aveva chiesto alle donne "di fare rumore, non silenzio" per smuovere le coscienze, e avviare una fase nuova della battaglia contro il fenomeno dei femminicidi
- Intanto, fra i possibili progetti in memoria di Giulia potrebbe esserci anche quello di un sito web dedicato alla ragazza uccisa (in foto un momento del corteo a Vigonovo)
- In queste settimana la villetta dei Cecchettin è divenuta una sorta di altare laico, dove, oltre ai fiori e ai peluche, sono stati depositati da tante persone biglietti, messaggi, preghiere, poesie per la giovane uccisa (in foto un momento del corteo a Vigonovo)
- Ai cronisti e operatori tv che stazionano da giorni in via Aldo Moro era capitato talvolta di vedere Elena uscire brevemente per raccogliere i foglietti appesi alla recinzione (in foto un momento del corteo a Vigonovo)
- Ora tutte quelle immagini e quei biglietti inviati dall'intera Italia per esprimere il dolore per la morte di Giulia, sono stati raccolti anche da Gino Cecchettin, il papà, e potrebbero confluire in un sito web, o in un libro che racconti la vita di Giulia (in foto un momento del corteo a Vigonovo)
- Con la consapevolezza, ha detto papà Gino parlando agli studenti dell'Università di Padova, che i messaggi e il rumore poi finiranno (in foto un momento del corteo a Vigonovo)
- "Io voglio che tutti i giorni ognuno di noi - aveva detto il papà di Giulia - guardi cosa può fare nella propria vita per migliorarla, non nei propri confronti, ma in quelli della persona amata, delle persone vicine, degli amici e soprattutto delle donne. Questo mi sento di dire dal cuore, io mi muoverò perché qualcosa positivo nasca” (in foto un momento del corteo a Vigonovo)