"Il fiume Bisenzio è quello che ha creato maggiori problemi. È esondato non in molti punti ma soprattutto ha fatto da elemento di 'blocco' per lo sviluppo dell'acqua reflua", ha spiegato il governatore
"Ci sono state precipitazioni enormi che non hanno precedenti negli ultimi 100 anni". Lo ha detto a Sky Tg24 il presidente della Toscana Eugenio Giani parlando della forte ondata di maltempo che ha colpito la regione causando cinque morti e molti allagamenti. "Il fiume Bisenzio è quello che ha creato maggiori problemi. È esondato non in molti punti ma soprattutto ha fatto da elemento di 'blocco' per lo sviluppo dell'acqua reflua", ha spiegato il governatore aggiungendo che a causa delle forti precipitazioni "il reticolato minore dei fiumi e dei torrenti non riusciva a defluire e quindi ha creato delle larghe aree dove vi è stato stazionamento dell'acqua".
I disagi
"La fase più critica e intensa è stata dal tardo pomeriggio fino alla nottata", ha spiegato il presidente sottolineando che "ora ha smesso di piovere e conseguentemente riusciamo anche grazie alle luci del giorno a raggiungere con i mezzi attivi quelle aree che finora non erano state raggiunte. Sono defluiti per fortuna i livelli dei fiumi più significativi, il Lombrone e soprattutto il Bisenzio. Abbiamo la concentrazione di problemi più alta nell'area della provincia di Prato, che lambisce poi quella del comune di Firenze con i comuni di Campi Bisenzio". Da un punto di vista della circolazione, "la Società Autostrade ha dovuto chiudere durante la nottata la A11, l'autostrada che da Firenze, Sesto Fiorentino, arriva verso la costa. Anche sulla A1 io ho registrato stanotte che alle 3 c'era la fila come se fosse un'ora di punta con tre file di macchine ferme".
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La bomba d'acqua
Giani ha poi affermato che l'area di Prati, Campi Bisenzio, Carmignano con la frazione di Seano, sono state quelle maggiormente colpite però in realtà abbiamo avuto l'acqua a livello terreno che ha esondato negli scantinati degli ospedali di Pontedera, Empoli, di Borgo San Lorenzo, oltre a Prato". A essere colpita è stata "tutta l'area dell'Arno e dell'Afflunte Bisenzio Bruno. L'onda che ci attendiamo di piena sull'Arno a Firenze è oggi alle ore 12. Però io sull'Arno e sul principale fiume mi sento 'garantito' dai lavori che abbiamo fatto". Proprio ieri mattina, ha sottolineato il presidente, "avevamo inaugurato l'imbocco a un'area di esondazione di tre milioni e mezzo di metri cubi d'acqua. È che la precipitazione è stata di altissimo significato: 113 millimetri di concentrazione in un'ora di acqua a Vaiano, 187 in aree come quelle di Pontedera. C'è stata davvero un'onda di bombe d'acqua senza precedenti".
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La situazione degli sfollati
Gli sfollati sono "alcune centinaia, non andrei oltre le 300/400 persone", ha riferito il governatore aggiungendo che "abbiamo 100 persone che abbiamo accolto a Campi Bisenzio in una grande palestra che vi è a San Donnino", ha affermato Giani parlando della situazione degli sfollati. "Si è provveduto poi a Prato - ha aggiunto - a dare alloggio a quel treno con 150 persone a bordo che si è fermato tra Vaiano e Prato, anzi ringrazio la popolazione e i comuni per l'accoglienza che hanno dato. Poi i singoli comuni hanno predisposto palestre o edifici pubblici per permettere alle 30/40 persone che si trovavano senza possibilità di rientrare in casa di poter passare la notte".
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Scuole chiuse
Per quanto riguarda le scuole, a Firenze il sindaco Nardella ha deciso di tenerle aperte nonostante l'attesa della piena dell'Arno, ma "fino alle soglie di Firenze, ovvero Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, le scuole sono chiuse in tutta l'area", ha precisato Giani sottolineando che sulle scuole "decidono i sindaci perché è un'ordinanza del Comune. In tutta l'area del Bisenzio, quindi tutti i sette comuni della provincia di Prato, più i comuni della provincia di Firenze che appunto arrivano da Campi Bisenzio a Sesto Fiorentino, le scuole sono chiuse. Poi in giro per la Toscana, laddove c'erano maggiori problematicità le scuole sono state chiuse ieri sera con un'ordinanza. Io mi sono sentito con tutti i sindaci e devo dire che è stato molto opportuno il fatto che, anche in comuni non colpiti, fossero chiuse le scuole".
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"Allerta non è stata sottovalutata"
Alla domanda sull'eventuale sottovalutazione dell'allerta meteo il governatore ha risposto "assolutamente no, c'era l'allerta arancione, quella che tecnicamente viene evocata in situazioni più problematiche. Quella rossa scatta quando è sicuro e noi non avevamo la certezza che si sarebbero verificate esondazioni. C'era l'allerta arancione, tutto il sistema della Protezione Civile era attivato. Abbiamo avuto la possibilità, in tempi molto rapidi e brevi, di arrivare in tutti i luoghi". Giani ha poi spiegato di aver "dichiarato ieri sera lo stato di emergenza regionale. Sono stato in contatto con il direttore Curcio della Protezione Civile che ringrazio, il quale porta oggi al Consiglio dei Ministri la richiesta di stato di calamità nazionale. Il contatto con le autorità nazionali è stato costante, anzi ringrazio per la disponibilità all'invio di mezzi di stanotte, per esempio dell'elicottero con le luci per vedere dove altrimenti le condizioni non lo permettevano".