Da un’indagine di Legambiente e Ambiente Italiano nasce la trentesima edizione di Ecosistema urbano, che traccia una panoramica sullo stato di salute dei capoluoghi di provincia italiana. Scopriamo allora la classifica delle città più virtuose, tra diverse conferme e qualche sorpresa
- Giunta alla trentesima edizione, Ecosistema urbano, basato sui dati raccolti da Legambiente e Ambiente Italia, ha stilato una classifica dei capoluoghi di provincia più green di tutta Italia. Qualche miglioria generale si può subito notare, considerando che il valore medio delle performance delle 105 città esaminate è aumentato
- La classifica si basa su una percentuale del 100% di un centro urbano ideale, con la media del nostro paese che è nettamente migliorata: dal 53,41% di 12 mesi fa al 56,41% attuali Le grandi città restano lontane dal vertice, con i migliori piazzamenti fuori dalla top ten (Venezia, 11ª, Bologna, 23ª)
- I dati positivi sono soprattutto relativi ai progressi nel trasporto pubblico locale (comunque lontano dalle medie europee), ma anche, ad esempio, nella raccolta differenziata, dove prima è Ferrara prima con l’87,6 %, mentre la media dei capoluoghi è salita a 62,7%
- Cala anche la produzione dei rifiuti, da 526 a 516 kg annui pro capite, mentre cresce l’estensione delle isole pedonali e si registra qualche timido passo avanti sul fronte della qualità dell’aria
- Veniamo però agli aspetti negativi, con un rialzo nella media delle perdite della rete idrica, una crescita del consumo di suolo e un aumento del livello di motorizzazione nelle nostre città: si passa dalla virtuosa Genova (50 auto ogni 100 abitanti) a Frosinone (80 auto per 100 abitanti)
- Venendo alla classifica, l’edizione 2023 conferma Palermo e Catania in coda al gruppo, con parecchie criticità registrate, dai rifiuti al trasporto pubblico, nello specifico Palermo si classifica all’ultimo posto anche per quanto riguarda la raccolta differenziata
- Venendo invece alle città più green d’Italia, si può appurare come il Nord-Est la faccia da padrone, mentre il Sud nelle migliori dieci è rappresentato solamente da Cosenza (settima), prima per minore incidenza di morti e feriti in incidenti stradali
- Al decimo posto quindi andiamo in Veneto con Belluno, perde diverse posizioni invece Bolzano, prima lo scorso anno, che si accontenta della nona piazza. All’ottavo posto invece troviamo la provincia di Forlì
- Detto di Cosenza settima e unica rappresentante del Sud, passo in avanti deciso di La Spezia, dal nono al sesto posto, si torna in Romagna per Reggio Emilia quinta, mentre appena fuori dal podio ecco Treviso
- Medaglia di bronzo per Pordenone, seconda Mantova che guadagna otto posizioni ed è prima nel parametro delle zone a traffico limitato, ma dopo la seconda posizione dello scorso anno in vetta torna Trento (85,9%), al top nei consumi idrici, nel trasporto pubblico, nello sviluppo delle piste ciclabili e nell’incremento del verde