Messina Denaro, a chi andranno il suo patrimonio e la gestione dei suoi affari?
Il boss di Castelvetrano è morto il 25 settembre. E ora si aprono diversi interrogativi sul suo patrimonio, quello che gli ha permesso di vivere in latitanza fino a gennaio 2023, spendendo migliaia di euro al mese. È difficile stabilire di quanto si tratti e attraverso quali canali passi
- Qual è l’eredità economica di Matteo Messina Denaro, il boss di Castelvetrano morto il 25 settembre? Il suo patrimonio, quello che gli ha permesso di vivere in latitanza fino a gennaio 2023, spendendo migliaia di euro al mese, probabilmente continuerà ad affluire nelle casse della sua famiglia. Resta, ad ogni modo, difficile quantificarlo e capire da quali canali passi
- Come ricorda il Corriere della Sera, metà e più dei parenti stretti di Messina Denaro sono in galera o sotto inchiesta. Ma è possibile che altri mafiosi vogliano entrare nella gestione degli affari economici del boss. Quando e come questo avverrà, e a nome di chi, saranno le indagini a dirlo
- Pietro Grasso, già procuratore nazionale antimafia, ha commentato così questa fase: “Con la morte di Matteo Messina Denaro finisce una vita piena di violenza, trame, misteri. Finisce anche un'era di Cosa nostra, ma non Cosa nostra. Cosa nostra non è finita con la morte di Riina, né con quella di Provenzano, e non finisce oggi. Cosa nostra cambia, evolve, si trasforma, ma resta il principale ostacolo per una Sicilia e per una Italia libera dal giogo della violenza, del ricatto, della povertà"
- In termini di famiglia, l'erede principale del mafioso è la figlia Lorenza, nata nel 1996 dalla relazione con Francesca Alagna. Fino a settembre la ragazza aveva tenuto il cognome della madre. Il primo incontro con il padre è avvenuto lo scorso aprile nel carcere de L’Aquila. Lorenza ha poi scelto di prendere il cognome del boss. Ma sono ancora in vita anche le sorelle del mafioso, nonché la madre
- Dopo l'arresto di Messina Denaro erano partiti degli approfondimenti, anche sulla scorta di pizzini e appunti ritrovati nell'ultimo nascondiglio del boss, a Campobello di Mazara, per capire qualcosa in più sul suo patrimonio
- Dalla sua meticolosa contabilità emergeva chiaramente che ogni anno i calcoli partivano da una cifra base e fissa di 20/23 mila euro. Ma da dove provenivano questi soldi?
- Nelle sue dichiarazioni davanti agli inquirenti, il boss ha sempre sostenuto di non avere nulla, ma anche se avesse avuto qualcosa, non lo avrebe svelato
- "Lavoravo in campagna ed ero un agricoltore", le dichiarazioni riportate nel verbale d'interrogatorio. Quando gli era stato chiesto se avesse dei beni, il boss aveva fatto dell'ironia: "Li avevo, ma me li avete tolti tutti, se qualcosa ho, non lo dico, sarebbe da stupidi"
- C’è però l’ipotesi che Messina Denaro abbia accumulato negli anni un “tesoro”. Le piste per trovarlo partono dalla Sicilia, ma arrivano potenzialmente in tutto il mondo
- Come riporta Palermo Today, uno dei Paesi sui quali si concentra l'attenzione degli investigatori è la Svizzera