Matteo Messina Denaro, cos'è l'adenocarcinoma mucinoso colorettale di cui soffriva il boss

Cronaca
ANSA / Ufficio stampa Carabinieri

L'ex superlatitante è morto il 25 settembre. Era affetto da una forma aggressiva di cancro per cui era stato operato già nel 2020. Le sue condizioni di salute si sono aggravate negli ultimi mesi: l'8 agosto era stato trasferito dal carcere di massima sicurezza de L’Aquila a una struttura ospedaliera nella stessa città, poi il 22 settembre la notizia del coma irreversibile e la decisione dei medici di sospendere l'alimentazione

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L'ex superlatitante Matteo Messina Denaro è morto nella notte tra il 24 e il 25 settembre, dopo che il 22 settembre i medici avevano decretato un coma irreversibile e deciso per la sospensione dell'alimentazione. Il boss era stato trasferito l'8 agosto dal carcere di massima sicurezza de L’Aquila all’ospedale San Salvatore, sempre nella stessa città. “Con un tumore al quarto stadio, con la difficoltà anche a reggersi in piedi, non può stare dentro una cella al 41 bis”, aveva detto all’Adnkronos uno dei suoi legali, Alessandro Cerella. Messina Denaro era affetto da una forma tumorale aggressiva che attacca il colon: adenocarcinoma mucinoso colorettale (DALLA LATITANZA ALL'ARRESTO, LA STORIA DI MATTEO MESSINA DENARO - LE DONNE NELLA VITA DEL BOSS).

La diagnosi di Matteo Messina Denaro

La diagnosi di adenocarcinoma mucinoso rappresenta tra il 10 e il 20% di tutti i tumori del colon negli adulti. Quello del boss, secondo un documento consultato da Adnkronos, era un tumore indifferenziato (grado 4), ossia senza la produzione di ghiandole e con un comportamento più aggressivo.

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"Condizioni gravi" già al momento dell'arresto

La storia della malattia di Messina Denaro è strettamente legata a quella del suo arresto: il 16 gennaio 2023 si trovava proprio nella clinica La Maddalena di Palermo quando le forze dell’ordine hanno messo fine a quasi 30 anni di latitanza. Vittorio Gebbia, responsabile dell'Oncologia medica della struttura, lo aveva visitato – sotto l’alias di Andrea Bonafede - nel gennaio 2021, prima di una valutazione multidisciplinare chirurgica, dopo un’operazione che era stata portata a termine all'ospedale di Mazara del Vallo il 13 novembre 2020. A gennaio, Gebbia parlava di “condizioni gravi” per una malattia che aveva avuto “un'accelerazione” negli ultimi tempi. “Non lo definirei un paziente in buone condizioni di salute”, diceva il medico. Dopo quattro cicli di chemioterapia, il boss fu operato per la resezione delle metastasi al fegato, sempre alla Maddalena, il 4 maggio 2021. Sempre secondo quanto è trapelato in questi mesi, aveva già subito, anche non si sa quando e dove, un intervento di ernioplastica inguinale e uno di emorroidectomia. 

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