Messina Denaro, boss si aggrava: ritorno in carcere non è in agenda

Cronaca

I sanitari e le istituzioni hanno deciso di farlo rimanere all'ospedale San Salvatore dell'Aquila dove i medici si stanno adoperando per curare il tumore al colon

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Il ritorno in carcere di Matteo Messina Denaro non è più in agenda. Le condizioni di salute del boss si sono aggravate e di conseguenza i sanitari e le istituzioni hanno deciso per il momento di non farlo tornare nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila, nel quale è stato rinchiuso in regime di 41 bis fino all'8 agosto. Da quel giorno si trova all'ospedale San Salvatore dell'Aquila dove i medici si stanno adoperando per curare il tumore al colon giunto però a uno stadio molto avanzato.

Le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro

A quanto si è appreso, le condizioni di salute di Messina Denaro sono stazionarie, ma sempre gravi. L'ex superlatitante è stato sottoposto alla terapia del dolore e all'alimentazione parentelare nella cella del reparto per detenuti dove è sorvegliato a vista da decine di agenti delle forze dell'ordine. Il boss alterna momenti di lucidità, in cui appare persino di buon umore e si alza dal letto, a momenti di grande debolezza. Nei giorni scorsi, sarebbe anche andato in coma a causa di una reazione a farmaci somministrati per la terapia del dolore. Poi si sarebbe ripreso una volta rimodulate dosi e medicine. Messina Denaro è tenuto in cura sia dagli oncologici guidati dal primario del reparto, Luciano Mutti, sia dagli esperti della terapia del dolore del reparto di rianimazione coordinati dal primario Franco Marinangeli, reparto nel quale è stato ricoverato fino a una decina di giorni fa in seguito all'intervento chirurgico per un'occlusione intestinale.

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Le visite

Secondo quanto si è appreso, la nipote e legale Lorenza Guttadaurio e la figlia Lorenza, riconosciuta recentemente, si sono trasferite all'Aquila e sono spesso presenti fisicamente fuori dalla struttura sanitaria. In particolare, la nipote è assidua nelle visite per stare al capezzale dello zio. Messina Denaro non avrebbe voluto invece vedere la figlia, incontrata per la prima volta ad aprile nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila, proprio per non farsi trovare con il fisico e, a volte anche la mente, provato duramente dalle conseguenze della malattia. 

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