Alessandro Cerella, avvocato del boss della mafia, sostiene che lo stato di salute del suo assistito non sia più compatibile con alcun tipo di detenzione. "Date le sue condizioni di salute deve stare in una struttura sanitaria", afferma. La risposta del viceministro della Giustizia Sisto: "Sarà compito della magistratura di sorveglianza" valutare
Le condizioni del boss mafioso Matteo Messina Denaro si sono aggravate e non sarebbero “compatibili con il carcere duro”. Ad affermarlo a Sky TG24 è Alessandro Cerella, legale dell’ex latitante che questo pomeriggio è stato ricoverato all’ospedale San Salvatore dell'Aquila dove è stato operato per una improvvisa occlusione intestinale. Messina Denaro è affetto da un tumore grave e dal giorno dell’arresto è in cura all’interno del penitenziario del capoluogo abruzzese, dove per lui è stata allestita una stanza per la chemioterapia.
Il legale: "Condizioni critiche"
Già nelle scorse settimane il boss aveva accusato sintomi di peggioramento e aveva subito un piccolo intervento per problemi urologici. Era però rientrato già il giorno stesso presso l'istituto di pena. Oggi però le condizioni di salute di Messina Denaro hanno richiesto il ricovero e una nuova operazione. “Le condizioni del mio assistito sono critiche”, ha specificato l’avvocato Cerella. “Il signor Messina Denaro è peggiorato. Pertanto alla luce di questi problemi di salute il suo status è incompatibile con quello da detenuto”. Per il suo legale l’ex latitante “non può più stare in un carcere. Né in un carcere comune né in un 41bis. Date le sue condizioni di salute deve stare in una struttura sanitaria”. E specifica: “All’interno del carcere le cure sono garantite ma un conto è essere curato all’interno di un carcere, in una stanzetta adibita ad ambulatorio, un altro è essere curato in un ospedale”. A questa richiesta ha subito risposto il viceministro della giustizia Sisto per il quale “sarà compito della magistratura di sorveglianza” verificare se le condizioni di salute e quindi la richiesta del legale di Messina Denaro siano tali da “giustificare una modifica della situazione del 41bis”.
leggi anche
Matteo Messina Denaro ai pm: "Non mi pentirò mai"
"Nessun rischio di fuga"
Qualora le condizioni di detenzione di Messina Denaro dovessero cambiare, la domanda è se ci possa essere un eventuale pericolo di fuga da parte del boss mafioso. "Ma assolutamente no”, è la replica del legale. “Ha un tumore al colon al quarto stadio, ha difficoltà a mantenersi in piedi, quindi figuriamoci di correre o di scappare. Siamo all'inverosimile qui".