Siccità in Sicilia, acqua razionata nelle città e stop all'irrigazione dei campi

Cronaca
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Gela non potrà ricevere alcun genere d'irrigazione, tutti i comuni della provincia di Caltanissetta stanno subendo riduzioni nella distribuzione idrica mentre a Enna l'acqua potabile viene erogata un giorno sì e due no. In Calabria il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha emesso un decreto con cui ha dichiarato "lo stato di emergenza regionale di Protezione civile, conseguente alla situazione di grave carenza idrica di carattere potabile"

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Sulla Sicilia, a fine Giugno, le precipitazioni cumulate in 12 mesi sono state mediamente mm. 414, cioè 1 solo millimetro in più rispetto a quanto registrato durante la grande siccità del 2002. Su larga parte della Sicilia Orientale il deficit pluviometrico supera il 60% su base annua. Gli invasi regionali trattengono 267 milioni di metri cubi, il 38,21% del volume di riempimento autorizzato e 42% in meno sulla media del periodo nello scorso quindicennio. Di questi, solamente 122 milioni di metri cubi sono realmente utilizzabili, al netto dei volumi utili alla fauna ittica, dell'interrimento e del cosiddetto "volume morto". 

La situazione

Sull'isola, 6 bacini su 29 non hanno più acqua utilizzabile, altri 6 hanno disponibile meno di un milione di metri cubi e 4 meno di due milioni. Gela non potrà ricevere alcun genere d'irrigazione, tutti i comuni della provincia di Caltanissetta stanno subendo riduzioni nella distribuzione idrica. Ad Enna l'acqua potabile viene erogata un giorno sì e due no. Nell'Agrigentino si sta cercando di salvare gli agrumeti, operando trasferimenti di risorsa irrigua. Nel Ragusano le sorgenti sono quasi prosciugate, come pure a Messina. L'acqua è razionata anche a Palermo. Le piogge dei giorni scorsi hanno solo lambito l'estremo lembo nord-orientale dell'isola, lasciando però a secco il resto dei territori siciliani.

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A Licata nave cisterna della Marina

Nel primo pomeriggio di oggi è arrivata al porto di Licata la nave cisterna "Ticino" della Marina militare con un carico di 1.200 metri cubi di acqua destinati a mitigare gli effetti della crisi idrica nell'area dell'Agrigentino e di Gela. La nave, comandata dal tenente di vascello Laura Zanon, era partita ieri sera da Augusta. Il porto di Licata è stato ritenuto il più idoneo per l'approdo in seguito alle verifiche effettuate da Aica, l'azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. L'acqua trasportata dalla nave verrà immessa nella rete idrica in circa 25-30 ore per rifornire il Comune, permettendo di "liberare" risorse che verranno dirottate verso altri centri della zona colpiti dall'emergenza siccità. 

Schifani: "Obiettivo risolvere problemi strutturali"

L’intervento della nave Ticino è stato sollecitato dal presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. "Ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze per mettere in campo ogni iniziativa necessaria ad alleviare gli effetti della siccità che sta colpendo la Sicilia e molte altre aree del Mediterraneo”, ha detto Schifani. “Il mio obiettivo non è solo arginare l'emergenza, ma risolvere definitivamente tutta una serie di problemi strutturali nel settore idrico siciliano che si trascinano da anni e che sono in parte causa dello stato in cui ci troviamo oggi. Abbiamo pianificato e avviato un vasto programma di interventi per rendere più efficiente il servizio idrico, opere che la Sicilia attende da troppo tempo e che incomprensibilmente non sono state avviate da chi ci ha preceduto. Un ringraziamento al ministro della Difesa, Guido Crosetto, per l'immediata disponibilità della Marina militare alla collaborazione con la Regione in un momento critico".

Emergenza idrica anche in Calabria

 

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha emesso un decreto con cui ha dichiarato "lo stato di emergenza regionale di Protezione civile, conseguente alla situazione di grave carenza idrica di carattere potabile nei territori della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria". Territori per i quali, lo scorso 24 luglio, l'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico dell'Appennino meridionale, aveva dichiarato lo stato di severità idrica "alto" per il comparto idro-potabile. A seguito del provvedimento, il Dipartimento di Protezione civile della Regione Calabria avvierà con i Comuni coinvolti e gli altri enti interessati, una ricognizione speditiva sui fabbisogni in termini di interventi urgenti, principalmente legati alla assistenza alla popolazione.

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