
Un possibile distacco parziale del monte Frejus, nella serata di ieri, ha causato l'esondazione del torrente omonimo e del Rio Merdovine nel centro di Bardonecchia, in provincia di Torino. Gravi danni e un bilancio che al momento parla di un ferito non grave, ritrovati i 5 dispersi. Terminata l'emergenza sfollati

L'esondazione dei torrenti Rio Merdovine e Frejus ha causato gravi danni nel centro abitato di Bardonecchia, in provincia di Torino, rendendo necessario l'intervento massiccio di forze dell'ordine e soccorritori nella notte. Sono state ritrovate le 5 persone disperse, mentre risulta un ferito non grave e 120 sfollati
Nubifragio a Bardonecchia, esonda il torrente Merdovine
L'evento, verosimilmente scatenato da un distacco parziale del monte Frejus, ha colpito principalmente la zona lungo via Einaudi. Le auto sono completamente ricoperte dal fango e le strade sommerse dai cumuli di detriti, nei video postati sui social si vedono alcune persone mettersi in fuga mentre alle loro spalle arriva l'ondata di detriti
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Tra i danni più gravi si annovera il locale commissariato di polizia, al momento non agibile e con gravi danni al piano terra, oltre alla totale compromissione del parco mezzi
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La colata di fango ha travolto tutto ciò che si trovava sul suo corso, travolgendo segnali stradali, auto e persino le pensiline dell'autobus. Anche l'Hotel "La Betulla" ha subito danni, con il piano seminterrato interessato dall'ondata di piena

"Sono contenta di sapere che le cinque persone disperse siano state ritrovate - sottolinea la premier Giorgia Meloni -. Ringrazio la Protezione civile e i vigili del fuoco e quanti si sono mobilitati fin da subito nelle operazioni di ricerca e soccorso. A nome mio e del governo esprimo la massima vicinanza ai cittadini, al presidente della regione Piemonte e al sindaco. Faremo tutto ciò che è necessario per dare il massimo aiuto e supporto"

Al fine di evitare esplosioni potenzialmente pericolose, è stata interrotta l'erogazione del gas, in attesa di individuare e risolvere i danneggiamenti alle condotte. "Le squadre dei soccorsi e dei tecnici - scrive su Facebook l'amministrazione del Comune - sono al lavoro fin dalla serata di ieri per cercate di ripristinare al più presto la condizione di normalità"

Nel paese è stato attrezzato un centro di soccorso avanzato, ha spiegato a Sky TG24 Luca Cari, responsabile della comunicazione dei Vigili del fuoco. L'intervento dei pompieri ha consentito, ieri sera, di salvare sei persone rimaste intrappolate a bordo di un camper trascinato a valle dalla colata di acqua, fango e detriti

Le operazioni di ricerca e soccorso per i veicoli trascinati dalla corrente sono proseguite fino alle 02.30, per poi riprendere alle prime ore del mattino. "Tecnici e soccorritori sono da ieri sera al lavoro, senza sosta, per ripristinare i gravi danni causati dalla frana che ha colpito il torrente Frejus a Bardonecchia. Al momento non risultato dispersi e ci momento ancora una sessantina di persone sfollate". A renderlo noto, il sindaco di Bardonecchia, Chiara Rossetti

"Sono in stretto contatto con il presidente della Regione Alberto Cirio - aggiunge Rossetti - che mi ha assicurato di aver già sentito il Governo tramite il Ministro Tajani. Ringrazio quanti si sono adoperati e si stanno adoperando senza sosta e i numerosi residenti e turisti che in queste ore stanno offrendo la loro collaborazione"

La frana in ha coinvolto anche la strada statale 335, invasa da fango e detriti. Al momento è sconsigliato accedere a Bardonecchia sia dalla Statale 335 sia dall'Autostrada ed è chiuso so svincolo autostradale di Oulx in direzione Bardonecchia. Consentita e anche consigliata, invece, l'uscita da Bardonecchia in direzione Torino attraverso l'autostrada e la rete ferroviaria. Chiusa la strada provinciale 216 del Melezet, in direzione Valle Stretta, con la chiusura che potrebbe potrarsi diversi giorni

"La situazione è al momento sotto controllo - precisano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l'assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi- l'onda anomala di fango e detriti ha coinvolto molte auto, danneggiato strade e ponti, ma non risultano al momento coinvolte persone. Anche le verifiche già effettuate sulla diga di Rochemolles non hanno rilevato criticità"

"Siamo vicini alla Città di Bardonecchia, ai suoi cittadini, ai commercianti, ai turisti in un momento così difficile - spiega il vicesindaco di Torino Jacopo Suppo - nella disgrazia possiamo ringraziare che non ci siano vittime: ma e' l'ennesimo segnale di quanto occorra essere sempre attenti sul territorio a fronte di eventi climatici estremi"

Al momento, si contano 120 sfollati, che sono stati ospitati in alberghi o nel campo C.R.I. allestito all'interno del "Palazzetto dello Sport", le 5 persone disperse sono state ritrovate. Un unico ferito lieve è stato segnalato

Nel pomeriggio gli sfollati, ospitati in alberghi o nel palazzetto dello sport, sono stati lasciati liberi di rientrare nelle loro case o nelle strutture ricettive in cui si trovavano fino a ieri sera. Lo si è appreso dall'unità di crisi allestita al Centro congressi

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"Ho visto un'onda gigante dall'alto, piena di fango, e ho preso tutti i clienti che erano dentro e li ho portati ai piani superiori, verso il terzo, che è il più alto, per metterli in sicurezza". Lo racconta il responsabile dell'hotel La Betulla, Francesco Torre, uno degli edifici più danneggiati di Bardonecchia

"Erano le 21 - prosegue l'albergatore - i clienti avevano appena finito di cenare, stavo sistemando le carte contabili e ho sentito dei botti come se facessero i fuochi d artificio. Ho sentito la polizia urlare 'uscite uscite' e ho visto delle persone che prese dal panico prendevano le auto e volevano andare via. Ovviamente nessuno riusciva a muoverle"

Ed è stato un bene - ha spiegato poi il questore di Torino Vincenzo Ciarambino, "altrimenti avrebbe potuto essere una tragedia". L'hotel La Betulla è stato evacuato alle 23 dai soccorritori

All'origine della colata di fango e detriti, una bomba d'acqua in un punto remoto e assai circoscritto fra le montagne dell'Alta Valle di Susa al confine fra Italia e Francia

La ricostruzione è stata operata nel centro congressi della città, dove è stata allestita una Unità di crisi alla quale partecipa l'assessore regionale alla protezione civile Marco Gabusi

"Ieri sera - è stato spiegato - a Bardonecchia neppure pioveva. La centralina di Rochemolles ha rilevato 3 mm di acqua: è stato sul versante opposto che si è abbattuto il violento nubifragio"

Il rio Frejus, che sul versante italiano prende il nome di Merdovine, ha raccolto una copiosa quantità di fango e detriti da un affluente e si è ingrossato al punto che nel tratto in cui attraversa Bardonecchia il letto si è alzato di almeno 5-6 metri

Incontrando un primo ponte si è determinata una sorta di onda anomala, un piccolo tsunami, che ha frantumato i parapetti. Poi, proseguendo la corsa, il rio è esondato, danneggiando un secondo ponte e seppellendone un terzo all'altezza di un albergo e del commissariato di polizia. Decine di auto parcheggiate nei paraggi sono state trascinate verso valle fino ad uscire dal territorio del Comune
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