
Maltempo sulle montagne del Veneto, tromba d’aria devasta il Cadore. FOTO
Una violenta perturbazione ha messo fine all’improvviso al grande caldo. La tromba d'aria, accompagnata da forti scrosci di grandine, è passata sui boschi del Cadore, del Comelico e dell'Ampezzano. Il vento ha scoperchiato i tetti di vari edifici e causato la caduta di alberi, con alcuni fusti che si sono abbattuti sulle auto parcheggiate. Non si registrano feriti. Zaia: “Alcuni versanti di bosco sono stati quasi completamente abbattuti. Immagini che ricordano, con le dovute proporzioni, quanto accaduto con Vaia”

Una tromba d'aria ha colpito, nel pomeriggio di oggi 18 luglio, diversi centri del Cadore, nel Bellunese: il vento ha scoperchiato i tetti di vari edifici e causato la caduta di alberi, con alcuni fusti che si sono abbattuti sulle auto parcheggiate. Non si registrano feriti
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Ai centralini dei vigili del fuoco sono arrivate decine di telefonate. Le squadre del bellunese e delle province limitrofe hanno portato a termine un'ottantina di interventi di soccorso e di messa in sicurezza delle case. Impegnate soprattutto nella rimozione di alberi abbattuti sulle strade e sulle case. I danni sono stati inferti dal vento anche ai tetti delle abitazioni. Molti pure i danni alle automobili parcheggiate nelle aree vicino ai boschi, rimaste schiacciate dalla caduta delle piante
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La violenza del vortice ha risentito del grande accumulo di energia presente in atmosfera, dopo i tanti giorni di gran caldo. L'evento meteo è stato accompagnato anche da rovesci di grandine
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La tromba d’aria che si è abbattuta sulla montagna veneta ha provocato devastazione in ampi tratti di bosco del Cadore e del Comelico
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"Alcuni versanti di bosco colpiti dal vento sono stati quasi completamente abbattuti. Immagini che ricordano, con le dovute proporzioni, quanto accaduto con Vaia", ha detto il presidente della Regione Luca Zaia. Su gran parte dell'area dolomitica bellunese, ha aggiunto Zaia, “si è scatenato un vento violento, accompagnato da grandine". “Siamo al lavoro per definire i danni agli edifici”, ha spiegato

Il maltempo, con questo break violento, ha messo fine all’improvviso al grande caldo sulle montagne del Veneto. Fino al pomeriggio anche in quota, come in pianura, si boccheggiava per la calura. Tutto è cambiato intorno alle 17, quando il primo fronte nuvoloso che si è avvicinato alle Dolomiti ha fatto da detonatore con l'enorme quantità d'energia accumulatasi con le temperature over 35 di queste giornate

L'innesco ha scatenato una tromba d'aria, non di grandi dimensioni, accompagnata da forti scrosci di grandine passati sui boschi del Cadore, del Comelico e dell'Ampezzano come un “rasa erba”. Interi pezzi di versante di abetaie e lariceti sono stati buttati giù con quell'effetto domino dei tronchi che, in caduta, si piegano l'uno addosso all'altro e che si era visto finora solo durante la terribile tempesta Vaia, alla fine di ottobre del 2018, che causò la distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste

L'effetto sulla temperatura è stato immediato: nelle stazioni di valle, dove fino a poco prima i termometri segnavano 26-27 gradi, la perturbazione ha abbassato i valori fino a 14-13 gradi in poco meno di un'ora
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