Strage di Corinaldo, evaso dopo laurea: Cavallari estradato in Italia

Cronaca

Dopo una latitanza di due settimane, è tornato in Italia su esecuzione di un mandato d'arresto europeo iIl 26enne di Bomporto (Modena) che stava scontando alla Dozza di Bologna 11 anni e 10 mesi di detenzione dopo la condanna per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona) 

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Andrea Cavallari, dopo una latitanza di due settimane  è tornato in Italia su esecuzione di un mandato d'arresto europeo. Il 26enne di Bomporto (Modena) che stava scontando alla Dozza di Bologna 11 anni e 10 mesi di detenzione dopo la condanna per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona) e che dal capoluogo emiliano è evaso il 3 luglio approfittando del permesso premio per conseguire la laurea, è di nuovo in carcere, a Civitavecchia.

L'arrivo a Fiumicino

Felpa bordeaux sulle spalle, shorts neri e sneakers, Cavallari è atterrato alle 13.40 a Fiumicino con un volo di linea dalla Spagna e da qui è stato trasferito nell'istituto penitenziario in provincia di Roma. Un'operazione portata a compimento in tempi abbastanza celeri - circa due settimane a fronte di un mese inizialmente ipotizzato - anche su impulso della Procura generale di Ancona che aveva la competenza sulla latitanza di Cavallari. Indagini e ricerche sono state coordinate insieme alla Procura di Bologna che ha aperto un fascicolo per il reato di evasione e un altro per favoreggiamento volto a portare alla luce la rete di persone che verosimilmente avrebbe aiutato l'evaso a fuggire dall'Italia, con tanto di "kit" comprensivo di documenti falsi, carta di credito, contanti fasulli. Cavallari è stato scovato grazie alle indagini del Nucleo investigativo centrale e del Nucleo investigativo regionale di Bologna della Polizia penitenziaria, in stretta collaborazione con i Nuclei investigativi dei Carabinieri di Ancona e Bologna. Decisivi l'acquisizione e il monitoraggio di utenze telefoniche e carte prepagate, con cui sono stati ricostruiti i suoi spostamenti e abitudini. Il giovane è stato localizzato il 16 luglio, a Barcellona, e poi - dopo la richiesta di attivazione della rete Enfast da parte della Procura di Bologna - bloccato in un hotel della località turistica di Lloret de Mar il 17 mattina.

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La pena

Il 26enne, ex componente della famigerata 'banda dello spray' che l'8 dicembre 2018 in una delle sue azioni nella discoteca di Corinaldo seminò panico e provocò una calca costata la vita a cinque minori e a una madre 39enne, aveva già scontato quasi metà della sua pena. Gli mancavano cinque anni e nel carcere bolognese della Dozza aveva impiegato le sue giornate anche per mettersi sui libri e conseguire la laurea in Giurisprudenza. Proprio per la discussione della tesi gli era stato accordato il suo primo permesso, un permesso di necessità concesso dal magistrato di sorveglianza. Un gesto di fiducia che però Cavallari ha sfruttato per fuggire. Anzi, secondo gli inquirenti, c'è il sospetto che il tutto sia stato meditato e preparato. E non da solo, visto che si trovava in carcere. Dopo la fuga, secondo quando ricostruito, Cavallari avrebbe viaggiato in auto, passando verosimilmente per la Francia prima di arrivare in Spagna: a Barcellona, in altri centri limitrofi, e poi a Lloret de Mar. La sua fuga, a quanto appreso, potrebbe intanto costargli una sorta inasprimento del regime carcerario, con una sorveglianza maggiore che si traduce in più controlli e più limitazioni. Di certo c'è che i prossimi giorni li passerà in carcere a Civitavecchia, in attesa di capire come evolveranno le indagini coordinate dalla Procura bolognese.

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