West Nile, nuovi casi in Italia. Limitazioni su donazioni sangue ma niente allarmismi

Cronaca
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Continua a salire il bilancio delle persone contagiate dal virus nel nostro Paese: si registrano nuovi casi in Lazio, Lombardia e Campania. Da inizio anno le vittime sono nove. Sono scattate le bonifiche sul territorio e anche le misure di prevenzione rispetto alle donazioni di sangue. Medici e autorità sanitarie, comunque, invitano a evitare allarmismi

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Continua a salire il bilancio delle persone contagiate dal virus West Nile in Italia. Si registrano nuovi casi in Lombardia (una donna di 38 anni a Milano e una 66enne a Pavia che è stata ricoverata), Campania (dove due persone sono risultate positive al virus, di cui una in gravi condizioni) e Lazio, dove le positività ammontano a 12 e dove dalla Regione è arrivata un'ordinanza urgente per bloccare la diffusione del virus. Da inizio anno le vittime sono nove: una in Piemonte, cinque in Campania e tre nel Lazio. Sono intanto scattate le bonifiche sul territorio in varie parti d'Italia e anche le misure di prevenzione rispetto alle donazioni di sangue, possibile - sia pur rara - via di contagio: in una trentina di province è stato deciso lo stop temporaneo alle donazioni o l'esecuzione di uno specifico test sui donatori. In tutto si stimano al momento "almeno 10mila infezioni da virus West Nile, la maggior parte asintomatiche", spiega Federico Gobbi, direttore Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali e Microbiologia dell'Irccs Ospedale Sacrocuore Don Calabria Negrar. Medici e autorità sanitarie, comunque, invitano a evitare allarmismi.

Le vittime

Le vittime in Italia da inizio anno sono nove. L'ultimo è un uomo 76enne morto della provincia di Salerno, ma ospite di una residenza sanitaria a Grazzanise, dal quadro clinico già compromesso. In mattinata era morto all'ospedale di Caserta un 73enne di Maddaloni. Nella stessa regione si erano segnalati ieri altri due decessi: un uomo di 74 anni, con un quadro clinico aggravato da un'insufficienza renale, è deceduto venerdì scorso all'Ospedale del Mare di Napoli; un 68enne di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, è deceduto lunedì sera al presidio ospedaliero di Aversa (Caserta). L’uomo avrebbe contratto il virus West Nile a casa, visto che stava scontando agli arresti domiciliari un cumulo di pene (fino a qualche mese fa era in carcere a Santa Maria Capua Vetere). Secondo dati forniti dalla Regione, in Campania vi sono una ventina di casi di West Nile tra sospetti e confermati. Ieri un altro paziente è deceduto nel Lazio, il terzo da inizio anno: è un uomo di 86 anni morto all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Era tra i primi contagiati nel territorio, era in terapia intensiva e sarebbe stato affetto da diverse patologie pregresse. Un altro paziente in condizioni definite "critiche" è ricoverato a Oristano.

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I casi

Secondo l'Istituto superiore di sanità (Iss), l'andamento dei casi per ora è in linea con gli anni precedenti. “Ferma restando la necessità di avere il massimo di attenzione, non abbiamo una situazione di allarme. Non c'è preoccupazione. Lo scorso anno abbiamo avuto più decessi di quanti ne registriamo oggi", ha detto anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, ha ribadito l'importanza di utilizzare "repellenti, la manica lunga e i pantaloni lunghi nelle ore più critiche ed evitare ristagni d'acqua. La lotta è alle zanzare che depositano uova".

I nuovi casi in Lazio

Dei 12 nuovi casi in Lazio, 11 hanno sintomi con febbre e sono monitorati a domicilio, mentre una ha riscontrato la sindrome neurologica, come certificano le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani. I 12 nuovi casi sono stati registrati in provincia di Latina, in particolare a Latina, Cisterna di Latina, Pontinia, Priverno, Sabaudia e Santi Cosma e Damiano. Con questi ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile Virus salgono a 58. Nel dettaglio: 54 casi monitorati dalla Asl di Latina; due casi monitorati dalla Asl Roma 6; un caso monitorato dalla Asl di Frosinone; un caso registrato fuori regione, con probabile esposizione nella provincia di Caserta.

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Le donazioni di sangue

Intanto, sono scattate anche le restrizioni per la donazione del sangue: sono una trentina le province sottoposte a limitazioni, tra cui Roma, Napoli, Torino e Venezia. Andranno effettuati Test NAT o in alternativa andrà praticata la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella stagione 2025 nei luoghi indicati. Per Stati Uniti e Canada la misura è in vigore tutto l'anno. "Le donazioni di sangue restano sicure e non subiscono alcuna limitazione. Come ogni anno, nei mesi estivi viene attivato il sistema nazionale di sorveglianza per monitorare la circolazione di virus trasmessi da vettori, come ad esempio il West Nile virus. Le donazioni possono continuare senza alcuna preoccupazione: il sistema è strutturato per garantire la sicurezza sia del donatore sia del ricevente. Non c'è alcun blocco, ma solo un'attenta vigilanza epidemiologica, come accade ogni estate", ha sottolineato in una nota il Policlinico di Bari.

L'ordinanza urgente della Regione Lazio

Come detto, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha firmato una ordinanza urgente per prevenire la diffusione del West Nile. Il testo prevede che i Comuni della regione con circolazione virale in atto, eseguano, con urgenza e senza ritardo, interventi straordinari per il controllo vettoriale, con particolare riguardo alle attività di disinfestazione, come da indicazione delle Aziende sanitarie locali territorialmente competenti, con la collaborazione dell'Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana, il quale verifica, ai fini dell'erogazione del contributo, le attività e gli interventi. Il finanziamento di tali interventi - precisa la Regione - sarà garantito da risorse economiche straordinarie stanziate dalla Regione Lazio con un'apposita delibera di Giunta.

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