
Vacanze, i consigli per riconoscere ed evitare le truffe online
Polizia Postale e Airbnb hanno diffuso alcune regole da seguire per tutti coloro che sono poco avvezzi al mondo di Internet e vogliono prenotare una vacanza online: una delle più importanti è non uscire mai dai siti specializzati e non pagare se arrivano richieste attraverso canali non ufficiali. “Bastano davvero pochi accorgimenti per prenotare il proprio soggiorno in tutta sicurezza”, assicura Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia

L’estate è ormai arrivata e sempre più persone scelgono di organizzare in totale autonomia le vacanze: una tendenza che ha attirato l'attenzione dei malintenzionati, facendo così aumentare i tentativi di truffa. Per questa ragione Polizia Postale e delle Comunicazioni e Airbnb hanno avviato una campagna per aiutare i meno esperti a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi
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IL TESTIMONIAL – La campagna vede come testimonial l'esperto di comunicazione digitale, docente e imprenditore Marco Camisani Calzolari, che si è messo a disposizione gratuitamente, in quanto collabora già con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online
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AIRBNB - "I tentativi di truffa su Airbnb sono estremamente rari grazie anche alla nostra scelta di trattenere i pagamenti per l'host fino a check-in avvenuto. Inoltre, comunicando solamente attraverso la piattaforma gli ospiti sono tutelati lungo tutto il percorso. La collaborazione con la Polizia Postale è un'ulteriore iniziativa pensata per i meno esperti: bastano davvero pochi accorgimenti per prenotare le proprie vacanze in tutta sicurezza", ha dichiarato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia
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IL PROPRIETARIO ALL’ESTERO – Ma quali sono questi tentativi di truffa? Uno è il “proprietario all’estero”: lo schema vede un finto proprietario appena trasferitosi all'estero che non può ricevere l'affittuario. La trattativa viene condotta a distanza con richiesta di bonifico internazionale, documenti (utilizzati per la prossima falsa identità), condivisione di non meno di 2-3 bozze di contratto, in un crescendo di zelo che arriverà alla richiesta di concludere l'affare entro 24 ore. Pagata la caparra il proprietario scompare
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IL PROBLEMA INFORMATICO – C’è poi “il problema informatico": l'host crea un annuncio su un sito di seconda mano o immobiliare, ma appena gli vengono chieste ulteriori informazioni, anche tramite l'app ufficiale, propone di continuare la conversazione per posta o messaggistica. Informa poi tramite mail che, per un problema con l'aggiornamento del calendario, l'annuncio non è in visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso) e fornirà per comodità il link diretto all'annuncio sul portale, che altro non è che un sito clone
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L’AMICO – C’è poi “l’amico": in questo caso l'host ha creato (da poco, troppo poco) un annuncio, sprovvisto di recensioni. La proposta è allettante, e si passa alla prenotazione. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che sia stata scelta la sua abitazione, e proporrà addirittura un bello sconto. Come? Annullando la prenotazione e passando a trattare privatamente, così da risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, l'host sparirà nel nulla

ATTENZIONE AI LINK – Per evitare simili truffe bisogna fare attenzione ai link condivisi e diffidare da chi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari e poi vuole trasferire la trattativa su un altro. C'è il rischio che venga condiviso un link ad un sito fasullo. Occhio anche alle mail con il logo della piattaforma: non è detto che siano autentiche ed è meglio non aprire i link allegati. Infine, le prenotazioni si concludono solamente dal sito o dall'app: se nella mail si richiede un bonifico bancario, è una truffa

I SITI CLONE - Occhio ai siti-clone. Per prenotare dal telefonino è consigliato usare l'applicazione, scaricandola dallo store ufficiale, e non la navigazione Internet. Dal computer, bisogna assicurarsi che le pagine consultate non abbiano un indirizzo sospetto e prestare attenzione che sia presente l'icona del lucchetto accanto all'indirizzo della pagina web

MAI USCIRE – È buona regola non uscire mai dal sito. Se le comunicazioni avvengono via mail oppure WhatsApp, qualcosa non torna. Bisogna diffidare da chi propone di lasciare il portale per accordarsi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico. Inoltre, uscendo dalla piattaforma ufficiale, l'utente non sarà tutelato dalle garanzie della stessa. In ogni caso, restando nella chat dell'applicazione, segnalare sempre i comportamenti sospetti al servizio clienti

ATTENZIONE ALL’ANNUNCIO - Attenzione alla lettura dell'annuncio. Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Dovrebbero invece mettere in allarme: un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni

IL RUOLO DI ARIBNB – Va ricordato che Airbnb non è un'agenzia immobiliare. Bisogna diffidare di chi dice di aver dato incarico al sito per mostrare la casa. Il sito infatti è solamente un portale di intermediazione, equidistante da host e guest. Non esiste "personale Airbnb con le chiavi", come se si trattasse di agenti immobiliari

NESSUN BONIFICO – Attenzione: se viene proposto di inviare una caparra, non bisogna fidarsi, visto che è contrario ai termini del servizio della piattaforma. I pagamenti devono avvenire esclusivamente attraverso carta di credito sul sito, e in nessun altro modo. Airbnb trattiene l'intera somma dalla carta e la inoltra all'host solamente 24 ore dopo l'avvenuto check-in, dando il tempo di arrivare a destinazione e verificare che la casa sia esattamente come pubblicizzata

GLI ALLOGGI ESCA – Attenzione agli alloggi "esca". Arrivato a destinazione, viene chiesto all'utente un cambio di sistemazione, ovviamente non all'altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell'appartamento originario, che lo ha reso momentaneamente inagibile. La cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale
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