
Case popolari, poca offerta e tanta domanda: sono 650mila le richieste in lista d’attesa
Come evidenzia Federcasa, in Italia c’è un problema con il social housing: la domanda è altissima a fronte di un’offerta insufficiente. In più, circa il 10% di tali abitazioni non è regolarmente assegnata. Anche per questo l’Italia è agli ultimi posti in Europa per numero di residenze a canone concordato. Di questo si è parlato nella puntata di Numeri, approfondimento di Sky TG24, andata in onda il 23 maggio

Una domanda di gran lunga inferiore alla richiesta. È questo il caso delle case popolari nel nostro Paese, esploso nuovamente a braccetto con l'emergenza abitativa e gli affitti alle stelle che hanno portato alle proteste degli studenti svelando come il tema riguardi non solo una categoria ma tanti e in tutte le città italiane. Di questo si è parlato nella puntata di Numeri; andata in onda su Sky TG24 il 23 maggio
GUARDA IL VIDEO: Sky TG24 Numeri, puntata del 23 maggio 2023
I DATI – Come sottolinea Federcasa, attualmente in Italia ci sono circa 805mila case popolari e 2,2 milioni di persone che attualmente ci vivono
Caro affitti, a Milano più case popolari e aiuti a genitori under 35
LE OCCUPAZIONI ABUSIVE – Sempre Federcasa sottolinea come la questione maggiore riguardi l’assegnazione. Infatti, più del 10% di queste abitazioni non è regolarmente assegnata: le statistiche dicono che il 4% è in stato di occupazione abusiva mentre il 7% degli alloggi è sfitto
Sindaco di Venezia: "Paghi 700 euro una stanza? Non meriti la laurea"
LE FAMIGLIE IN LISTA D’ATTESA – Un problema evidente, visto che la domanda è molto elevata: sono 650mila le domande in lista d'attesa per una casa popolare, senza contare le famiglie che avrebbero i requisiti per farne richiesta ma che per una serie di ragioni non la fanno (che potrebbero essere addirittura un milione)
Le richieste degli studenti in tenda contro il caro affitti. VIDEO
NEL RESTO D’EUROPA - In Italia le case popolari sono poche, e il confronto con l'Europa rende ciò ancora più evidente: secondo dati OCSE, le case popolari in Italia sono il 3,8% del totale delle abitazioni. Nei Paesi Bassi sono il 37%, in Danimarca il 21%, nel Regno Unito il 17,6% e in Francia il 16,8%
Affitti, meno aiuti agli inquilini: più rischi per i proprietari
COSA SUCCEDE A MILANO – La capofila di un possibile cambiamento in tema abitativo potrebbe essere proprio Milano, che sembra intenzionata a limitare gli affitti ai turisti, specie attraverso piattaforme come ad esempio Airbnb, e rivedere gli accordi sul canone concordato, adeguando le tariffe ma pensando anche ad agevolazioni fiscali, che potrebbero essere applicate anche all'affitto di una singola camera
Non solo Milano e Roma, in Europa l'affitto diventa una questione politica
AUMENTARE LE CASE POPOLARI – Altro punto all’ordine del giorno è l’aumento dell’offerta: per questo a Milano già si pensa a far aumentare le case popolari da 22 a 25mila entro il 2030 e cambiare la gestione con una nuova società, Società casa. In questo rientra il progetto avviato per affittare appartamenti popolari sfitti a lavoratori a un canone agevolato a condizione che siano loro a fare i lavori di ristrutturazione

UN CONTRIBUTO AI GENITORI UNDER 35 - Il Comune di Milano introdurrà inoltre nelle prossime settimane un contributo per i genitori under 35 che vivono in affitto con un figlio nato o adottato nel 2023. Si tratta di un bonus triennale da 9mila euro (250 euro mese). "Il maggior contributo alla natalità presente oggi in Italia", ha sottolineato Palazzo Marino
Caro affitti, in campo c'è il bonus giovani: cos'è e come funziona