
Milano, manifestazione dei sindacati contro le politiche sul lavoro del governo. FOTO
Le tre sigle si sono riunite all’Arco della Pace del capoluogo lombardo. Presenti in 40mila in piazza per protestare contro le politiche del lavoro del'esecutivo Meloni. Maurizio Landini: “Il governo sbaglia e fa solo propaganda”

Milano ha ospitato questa mattina la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per il Nord Italia all'Arco della Pace. In testa al corteo che ha preceduto gli interventi sul palco il segretario generale della Cgil Maurizio Landini con le bandiere rosse della sigla: “Andremo avanti fino a quando non otterremo quello che vogliamo”. Dal corteo sono arrivate le richieste di uno sciopero generale. Tra i presenti Gianni Cuperlo del Pd e Onorio Rosati di Avs
Sindacati a Milano, Landini: "In Italia primato europeo precarietà"
Partito da piazza Cadorna, intorno alle 10.30, il corteo Cgil è confluito all'Arco della Pace dove Landini era atteso dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e dalla segretaria confederale Cisl, Daniela Fumarola. Il governo "sbaglia e fa solo propaganda”, sono state le parole del segretario generale della Cgil
Landini: "Su taglio cuneo strutturale no impegno governo"
Per la manifestazione sono arrivate quarantamila persone in piazza a Milano. Lo hanno annunciato gli stessi sindacati che sottolineano come alla protesta di oggi siano confluiti lavoratori e pensionati da tutte le regioni del Nord, esclusa l'Emilia Romagna, che sabato scorso ha ospitato l'analoga protesta per il Centro. Il prossimo appuntamento è fissato per le regioni del Sud a Napoli sabato 20 maggio
Lavoro, Landini: "Agli incontri ci andiamo, follia il taglio del reddito di cittadinanza"
"Siccome loro dicono che sono quelli nuovi - ha scandito Landini - se lo sono davvero cambino le cose sbagliate che ci sono e discutano con il sindacato, che ascoltino quello che oggi i giovani e le donne gli dicono, il Paese". "Non lo stanno facendo - ha incalzato - e stanno facendo campagna elettorale e propaganda". Quanto alle misure del governo, a suo avviso "a oggi sono insufficienti”

"Cgil, Cisl e Uil non stanno facendo lo sciopero contro il cuneo fiscale come qualcuno continua a dire perché noi gli scioperi generali li abbiamo fatti per averlo”, ha invece detto Pierpaolo Bombardieri, spiegando che "Cgil Cisl e Uil stanno in piazza per chiedere al governo e alla politica di costruire un Paese diverso, basato su un lavoro stabile, dignitoso e sicuro, dato che si continua a morire, e di fare una riforma fiscale che tenga conto di chi effettivamente paga le tasse e di chi evade, e di discutere finalmente di una riforma delle pensioni”

"Parlano di flat tax progressiva, ma fate un corso di inglese o di italiano, perché la tassa o è piatta o progressiva”, ha evidenziato il segretario generale della Uil. "Il Santo padre - ha aggiunto - ha ricordato al presidente del Consiglio che il mercato libero senza correttivi diventa selvaggio, la presidente ha applaudito, ma si muova in modo coerente, combatta la precarietà di un mercato selvaggio"

"Non siamo qui per compromessi al ribasso”, ha affermato la segretaria confederale della Cisl Daniela Fumarola, sul palco della manifestazione di Milano al posto del numero uno Luigi Sbarra, a casa per il Covid. "Su questo siamo e saremo intransigenti - ha aggiunto - forti della nostra rappresentanza e della capacità di affondare le mani nei problemi reali del lavoro e delle famiglie". “È solo insieme - ha continuato - che possiamo riprendere la via giusta, riallacciando il filo del dialogo con il governo, un filo caduto per lunghi mesi”

A margine della manifestazione, invece, la segretaria confederale della Cisl ha spiegato di ritenere che uno sciopero generale oggi "è prematuro”. "Ci siamo dati un percorso che concluderemo con la manifestazione di Napoli - ha chiarito - poi faremo le nostre valutazioni". "Nel frattempo - ha concluso - auspichiamo, perché continuiamo a farlo, che il governo possa riaprire il confronto che non sia spot ma continuo”

Dello stesso avviso, riguardo allo sciopero, sembra essere anche Bombardieri che lo ritiene "uno strumento, non un obiettivo” sottolineando che "noi adesso dobbiamo parlare con le nostre persone, che mi pare che stiano riempiendo le piazze, ascoltarli, spiegare loro cosa stiamo facendo e costruire il consenso sulle nostre proposte". "Per fare lo sciopero generale c'è tempo - ha concluso - e noi fra l'altro pensiamo di fare più fastidio con le mobilitazioni che riescono a fare parlare questo Paese, mentre lo sciopero sarebbe la vittoria di un giorno"

Tornando al segretario Cgil, ha affermato che “il livello di precarietà che c'è nel nostro Paese non c'è in nessun altro Paese europeo”. "Proprio ieri hanno parlato di denatalità - ha aggiunto - ma una delle ragioni vere della denatalità è proprio il fatto che non c'è lavoro per le donne, e che c'è una precarietà che dà incertezza nel futuro delle persone”

Le manifestazioni indette da Cgil Cisl e Uil a Roma, Milano e Napoli "non sono di protesta ma di proposta”, ha poi spiegato Landini sottolineando che "noi vogliamo cambiare un modello sociale e un modello economico folle e vogliamo rimettere al centro non il mercato, il profitto e la rendita, ma vogliamo mettere al centro la persona". "Vogliamo mettere al centro - ha aggiunto - il diritto dei giovani e delle donne di potersi realizzare”

Il segretario Cgil ha lanciato poi una provicazione: "se è così bello essere pagati con i voucher perché non si fa pagare la ministra Calderone con i voucher?"."Se un giovane che rifiuta di lavorare sottopagato a 1000 euro fa bene - ha continuato - non può accettare quelle condizioni. È ora di smetterla con quest'idea che bisogna accettare qualsiasi tipo di lavoro". "Il lavoro -ha evidenziato - deve essere una condizione che permette a chi lo fa di vivere dignitosamente e non di essere sfruttato, non di dovere ringraziare perché ti fanno lavorare”

Per il segretario Cgil i 600 milioni messi in campo dal governo “non risolvono i problemi complessivi. Del resto, oggi se vogliamo ragionare, il problema dell'abitazione non riguarda solo gli studenti, è un problema più generale". "La povertà è aumentata - ha sottolineato - e se andiamo a vedere quali sono le ragioni di questa povertà sono la precarietà, la povertà abitativa e la povertà energetica". A sui dire "ci sono vari livelli di intervento che indicano la necessità di un cambiamento di modello sociale”

"Il mio primo pensiero va agli studenti, la loro lotta è la nostra lotta”, ha detto ancora Landini. "Il diritto allo studio - ha aggiunto - non è garantito nel nostro Paese, altroché merito e i figli dei lavoratori dipendenti hanno sempre più difficoltà a studiare”

"Ci avete tolto il pane e per le piazze di questo paese continueremo a darvi fastidio”, ha invece detto Bombardieri rivolgendosi al governo. "Vi continueremo a ricordare - ha aggiunto - che in questo Paese non va tutto bene". "Ci vediamo a Napoli - ha proseguito - non ci fermeremo. Non cercate di intimorirci o di fermarci perché non parlate mai di noi in televisione, i lavoratori e le lavoratrici continuano a mandare un grido d'allarme e noi lotteremo fino alla fine"
Dl lavoro, opposizioni attaccano