
8 marzo, nel 2022 cresce la violenza: una donna uccisa ogni 70 ore
Secondo i dati elaborati dal Dipartimento della pubblica sicurezza-Direzione centrale della polizia criminale del Viminale, nel 2022 c’è stato un aumento del 12% di donne uccise. Esponenziale crescita dei casi di violenza sessuale, +91%. Anche Sky TG24 con la sua campagna "Basta" monitora l'andamento dei femminicidi: gli ultimi dati del 25 novembre in occasione della giornata contro la violenza sulle donne

Sono 125 le donne uccise nel 2022, il 95% maggiorenni e il 78% italiane. Sono stati 103 gli omicidi in ambito familiare, 61 per mano del partner o ex, 34 da un genitore o da un figlio. Sono le cifre della strage ricordate in un'analisi realizzata in occasione dell'8 marzo dalla Direzione centrale della Polizia criminale
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Gli omicidi di donne erano stati 119 nel 2021. Negli ultimi quattro anni, a fronte di un numero stabile di omicidi, 319, c'è stato un aumento dei casi in cui la vittima è donna: da 112 del 2019 a 125 del 2022, con un aumento del 12% rispetto al 2019 e del 5% rispetto allo scorso anno
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Negli omicidi in ambito familiare o affettivo è preminente l'uso di armi improprie o armi bianche, usate in 49 casi; in 23 omicidi sono state utilizzate armi da fuoco. Sedici donne sono morte per asfissia, soffocamento o strangolamento, 14 per le percosse, in un caso è stato usato un veleno. Numerosi anche i casi in cui le donne risultano uccise per mano di genitori o figli (34 su 103, il 33%), mentre è residuale il caso di omicidi commessi da altro parente (8 su 103, l'8%)
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Nell'ambito familiare o affettivo nel 2022 la percentuale delle vittime donne si attesta al 74% dei casi; tra le persone uccise dal partner o dall'ex partner, la percentuale di donne raggiunge il 91% (61 su 67), mentre solo nel 9% dei casi le vittime sono uomini. Considerando le sole donne uccise in ambito familiare/affettivo, le stesse sono vittime di partner o ex partner nel 59% dei casi (61 su 103)
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Per quanto riguarda i cosiddetti reati spia, possibili indicatori di una violenza di genere, dopo un trend in progressivo e costante incremento nel quadriennio, il 2022 mostra invece un significativo decremento sull'anno precedente per gli atti persecutori (17.259 di cui il 74% contro donne, 18.724 nel 2021) e maltrattamenti contro familiari e conviventi (23.196 casi, l'81% con vittime donne, 23.728 nel 2021)

Un trend in evidente crescita si registra per la violenza sessuale, declinata in tutte le sue forme. Dal 2020, anno nel quale si è registrato il dato minore (4.497), l’incremento è stato significativo e si è attestato, nel 2022, a 5.991 eventi. Nell’ultimo anno resta invece sostanzialmente stabile l’efficacia dell’azione investigativa, con una percentuale di casi scoperti che si attesta al 61% (+4% sul 2021)

Il numero dei reati del codice rosso commessi nel periodo 2019-2022 è andato progressivamente aumentando per il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso e per le violazione ai provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa

Si evidenzia inoltre un incremento dell’azione di contrasto per tutte le fattispecie fino al 2021, con un leggero decremento, nel 2022, sia per la costrizione o induzione al matrimonio (-14%) che per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (-22%), che è, almeno in parte, coerente con la decrescita della specifica delittuosità

Esaminando gli atti persecutori, il cosiddetto 'stalking', si rileva un trend crescente del numero di reati commessi sino al 2021 e un successivo decremento nell’ultimo anno in esame. L’azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita fino al valore più basso nel 2021 (59% di reati scoperti), nel 2022 fa rilevare una significativa inversione di tendenza, attestandosi al 67%

In particolare, nel 2022, l’incidenza dei reati commessi risulta più elevata in Campania, Sicilia e Puglia. Le regioni in cui, invece, si registra un’incidenza minore sono il Veneto, il Trentino Alto Adige e le Marche

"Nel complesso scenario della violenza di genere - afferma il report -, un fenomeno particolarmente preoccupante è rappresentato dalla violenza nei confronti delle donne con disabilità perché le vittime, che già vivono una particolare fragilità, subiscono una doppia discriminazione che le rende esposte a forme ulteriori e peculiari di sopraffazione"

Spesso gli abusi vengono realizzati all'interno della famiglia o nelle strutture deputate alla cura e all'assistenza. Generalmente l'autore del reato è una persona vicina, che gode della fiducia della vittima, come un familiare, un amico, un operatore sanitario, un insegnante, un volontario o il caregiver

Dal monitoraggio condotto dall'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori emerge come i 'reati spia' della violenza di genere commessi nei confronti di donne con disabilità, anche minorenni, abbiano subito una flessione negli ultimi due anni: in particolare, i maltrattamenti contro familiari e conviventi sono scesi dai 128 del 2021 ai 112 del 2022, le violenze sessuali da 27 a 24, gli atti persecutori da 14 a 9

Lo sfruttamento dello stato di disabilità avviene anche on line, nei confronti di giovani donne contattate sui social network, circuite e indotte a produrre materiale sessualmente esplicito. In alcuni casi si registrano richieste estorsive, anche di natura sessuale, sotto la minaccia di divulgare il materiale pornografico che ritrae la vittima
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