La guardia di Finanza ha sequestrato quasi 17mila euro a un imprenditore della Romagna faentina del settore del trasporto merci in quanto usati a fini personali - vedi l'acquisto di un cavallo - sebbene facessero parte di un finanziamento agevolato erogato per fronteggiare la crisi pandemica
Denunciato un imprenditore dell'area Faentina per aver utilizzato a fini personali i fondi di un finanziamento agevolato erogato per fronteggiare la crisi d'impresa determinata dall'emergenza pandemica da Covid-19. L'episodio è scaturito da un'indagine dei militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Faenza. E' stata, inoltre, sequestata all'imprenditore, la somma di 16.838,08 euro. L'uomo operante nel settore del trasporto di merci su strada, è infatti, accusato di aver utilizzato gran parte della liquidità ottenuta con un finanziamento agevolato garantito dallo Stato per fini personali, estranei alla gestione aziendale. Tra gli acquisti fatti, anche quello di un cavallo (COVID, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Aveva ottenuto 25mila euro in aiuti per fonteggiare la pandemia
Le verifiche sono scattate ad agosto scorso quando le Fiamme Gialle hanno controllato la ditta individuale in questione che aveva ottenuto un finanziamento da 25mila euro assistito dalla garanzia gratuita rilasciata dal fondo centrale per le piccole-medie imprese. L'impegno era però di destinare tali somme al risanamento aziendale pagando il personale e i fornitori, investendo nell'attività e facendo fronte a debiti già scaduti nel periodo di pandemia. Secondo le indagini invece gran parte delle somme era rimasta per alcuni mesi sul conto aziendale per poi essere spostata, senza giustificazione, sul conto corrente personale del titolare, co-intestato con il coniuge, dal quale dopo due giorni era stato disposto l'acquisto di un cavallo.
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Denunciato a piede libero
Il titolare della ditta è stato così denunciato a piede libero per malversazione a danno dello Stato (articolo 316-bis del codice penale). Ciò ha fatto scattare un provvedimento di sequestro per equivalente a firma del Gip del Tribunale di Ravenna pari alle somme distratte dal patrimonio aziendale. I finanzieri hanno così ora sottoposto a blocco giudiziario, per pari importo, le somme nella disponibilità dell'indagato.