
Messina Denaro, da via D'Amelio a Capaci: stragi e attentati per cui è stato condannato
Il boss di Cosa Nostra, latitante da 30 anni, è ritenuto tra i mandanti degli attentati mafiosi avvenuti in Italia tra il 1992 e il 1993. È stato condannato per la strage di Capaci e per quella di via D'Amelio e per gli eccidi del 1993 a Roma, Firenze e Milano. È ritenuto colpevole anche di decine di omicidi, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo nel 1996

Un'immagine dell'attentato di via D'Amelio (19 luglio 1992) nel quale perse la vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della scorta. Tredici condanne all'ergastolo sono state inflitte a 16 boss accusati di essere i mandanti delle stragi del '92 in cui furono uccisi i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tra i condannati figura anche Matteo Messina Denaro, arrestato oggi 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza
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Messina Denaro figura dunque anche tra i mandanti della Strage di Capaci, il 23 maggio del 1992. Nella foto uno scatto di Franco Lannino, il primo fotoreporter dell'ANSA giunto sul luogo della strage. Nell'attentato morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e rimasero ferite 23 persone, fra le quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza
Da Meloni a Salvini, tutte le reazioni all'arresto
Un'altra immagine della strage di Capaci per la quale Messina Denaro è stato condannato all'ergastolo in contumacia il 20 ottobre 2022 dalla Corte di Caltanissetta
L'annuncio dei carabinieri
Messina Denaro è ritenuto responsabile anche della Strage dei Georgofili a Firenze avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993 nei pressi della Galleria degli Uffizi. Cinque i morti in seguito all'esplosione di un'autobomba, oltre 40 i feriti
Il blitz dell'arresto e l'abbraccio tra i carabinieri. VIDEO
Tra le stragi ricondotte al boss di Costa Nostra anche quella di via Palestro a Milano, il 27 luglio del 1993, nei pressi della Galleria d'Arte Moderna. Cinque i morti e 12 i feriti anche in questo caso per l'esplosione di un'autobomba

Nella foto il vigile del fuoco Massimo Salsamo, uno degli scampati dalla strage di via Palestro, raggiunge il luogo dell'esplosione accompagnato da un funzionario
Chi è Messina Denaro: la scheda
C'è la firma di Messina Denaro anche dietro l'attentato di via Fauro a Roma, quando, il 14 maggio del 1993, un'autobomba esplose vicino alla casa del giornalista Maurizio Costanzo, all'epoca molto impegnato nella lotta alla mafia
Arresto Messina Denaro: il liveblog
L'esplosione della bomba non provocò fortunatamente morti ma 24 feriti, tra i quali l'autista e una delle guardie del corpo del giornalista

Matteo Messina Denaro fece perdere le sue tracce nell'estate del 1993. L’ultima volta era stato visto in vacanza a Forte dei Marmi insieme con i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano. Poi nei suoi confronti è stato emesso un mandato di cattura per associazione mafiosa, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materiale esplosivo, furto e altri reati minori. E da allora Messina Denaro è rimasto irreperibile, fino all'arresto del 16 gennaio 2023

Matteo Messina Denaro è stato arrestato il 16 gennaio 2023 nella clinica La Maddalena di Palermo dove era in cura, sotto falso nome, da almeno un anno. Al momento dell'arresto si trovava nella struttura per delle procedure legate a un day hospital
30 anni di latitanza: la timeline