Restano i dubbi sui dati forniti su contagi e vittime. Sul pericolo della nuova diffusione del virus in Cina, l'Oms getta acqua sul fuoco: "Il picco attuale non dovrebbe avere un impatto significativo in Europa". In Italia nuova settimana, è la quarta, con il segno meno per la curva dei ricoveri Covid: -9% rispetto a 7 giorni fa (-0,7). E' quanto emerso dalla rilevazione degli ospedali sentinella della rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso)
Secondo la Cina, la fase peggiore della pandemia è passata. Ma per la comunità internazionale esprime restano ancora dubbi su contagi e vittime. Il gigante asiatico ha smesso di segnalare casi Covid e decessi quando l'Oms ha rinnovato la richiesta di ulteriori elementi per un quadro più preciso sulla situazione. L'ultima volta che ha pubblicato aggiornamenti risale a lunedì scorso: circa 15mila nuove infezioni e tre decessi domenica 8 gennaio. Ma intanto le autorità invitano a non visitare i familiari anziani ancora non contagiati durante la lunga festività dell'imminente Capodanno lunare, dal 22 gennaio al 5 febbraio. L'Oms: nel mondo in 7 giorni tre milioni di nuovi casi e 11mila decessi. Il numero più alto di nuovi casi settimanali segnalato dal Giappone, oltre un milione. Poi Usa (463mila), Corea (403mila), Cina (204mila) e Brasile (145mila).
In Italia nuova settimana, è la quarta, con il segno meno per la curva dei ricoveri Covid: -9% rispetto a 7 giorni fa (-0,7). È quanto emerso dalla rilevazione degli ospedali sentinella della rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) del 10 gennaio 2023. In calo anche le terapie intensive: -6,3%
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Covid, dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken
L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni. LO STUDIO
Covid, la battaglia della scienza alle varianti. Tra richiami vaccino e nuovi farmaci
L'evoluzione del virus rende necessario spingere sulle quarte e le quinte dosi (per anziani e fragili), spiega Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri. Mentre si cerca di capire se potrebbero esserci rischi legati a multiple somministrazioni vaccinali, proseguono gli studi per mettere a punto nuove medicine, dallo spray nasale all'impiego dell'acido ursodessìossicolico. LE COSE DA SAPERE
Allarme farmacia per carenza di farmaci, ecco quelli che non si trovano più
Antinfiammatori, antipiretici, alcuni tipi di antibiotici, prodotti per la tosse, farmaci antipertensivi e antiepilettici. Sono circa 3200 i medicinali che scarseggiano nelle farmacie del nostro Paese. "Ma i farmacisti restano un punto di riferimento per i cittadini che non vengono mai lasciati soli", sottolinea il presidente della Federazione farmacisti italiani, Andrea Mandelli. L'APPROFONDIMENTO
Covid Cina, Oms: 'Ondata non è minaccia, varianti già note in Europa'
"Condividiamo la visione del centro europeo per il controllo delle malattie che ritiene che l'impennata di contagi non dovrebbe avere un impatto significativo" fanno sapere dall'Organizzazione mondiale della Sanità. LEGGI L'ARTICOLO
Covid, la nuova variante Kraken è più trasmissibile
Il nome ufficiale è XBB.1.5, è entrata a far parte dell'ormai numerosissima famiglia di Omicron e sta crescendo rapidamente in Usa e in altri Paesi. Deriva da una mutazione della prima sottovariante di Omicron XBB, nota come Gryphon (un ricombinante delle varianti BA.2.10.1 e BA.2.75). A preoccupare è la doppia mutazione che la rende più trasmissibile della sua parente più stretta. Ma l’Oms rassicura: “Non esiste indicazione di una maggiore gravità”. COSA SAPPIAMO
Carenza farmaci, dalla Francia alla Grecia: cosa succede negli altri Paesi
Parigi ha vietato la vendita online di prodotti a base di paracetamolo. La Cina, principale produttrice del principio attivo, ha vietato l’esportazione. Dalla Grecia si chiede "una politica centrale a livello dell’Ue" per affrontare il problema. L'APPROFONDIMENTO
Covid, ecco le varianti individuate sui passeggeri in arrivo dalla Cina a Malpensa
L'European Centre for Disease Prevention and Control ha fatto sapere che “le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell'Ue e, in quanto tali, non rappresentano un pericolo per la risposta immunitaria dei cittadini” europei. Una conferma arriva anche dai controlli sui passeggeri arrivati in questi giorni a Malpensa dal Paese asiatico e risultati positivi al tampone: BA.5.2 è la più diffusa, non c’è Gryphon. L'APPROFONDIMENTO
Covid, quali sono i sintomi che caratterizzano le nuove varianti Gryphon e Cerberus
Entrambe fanno parte della grande famiglia di Omicron 5. Mal di testa, mal di gola, stanchezza e dolori muscolari sono le manifestazioni più comuni delle due infezioni, alla pari di altre forme di coronavirus e dell'influenza. Meglio sottoporsi sempre a tampone per capire se si è contratto il Covid-19 e non un'altra infezione simile. LE COSE DA SAPERE
Covid, vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio
Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. LA RICERCA
Covid, cosa cambia in Italia dopo le ultime circolari del Ministero della Salute
Modifiche alle regole sulla gestione dei casi e dei contatti: per i soggetti che "sono sempre stati asintomatici e per coloro che comunque non presentano sintomi da almeno due giorni, l'isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall'effettuazione del test antigienico o molecolare”. Ma in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, sono già state diffuse indicazioni in tema di mascherina, smart working, vaccini, tamponi e cure domiciliari. L'APPROFONDIMENTO
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Farmaci introvabili, il ministro Schillaci avvia verifiche su carenza
Un tavolo di lavoro permanente sull'approvvigionamento dei farmaci, per definire la reale entità dell'attuale carenza di alcuni medicinali, e indicare proposte risolutive. Lo ha annunciato il ministro della Salute Orazio Schillaci, aprendo l'incontro convocato oggi al ministero insieme al Sottosegretario Marcello Gemmato, alla presenza di rappresentanti del Ministero della Salute, di Aifa e della filiera farmaceutica produttiva e della distribuzione.
Covid, liste attesa: Puglia recupera quasi 15 mila interventi
Per il terzo trimestre del 2020 in Puglia sono state recuperati 8.609 ricoveri ospedalieri, il 35% rispetto al piano di recupero totale delle prestazioni perse durante la pandemia Covid. Lo evidenzia la Regione Puglia comunicando l'esito dell'incontro tecnico con il ministero della Salute. Complessivamente gli interventi recuperati sono 14.820, il 71% del totale da recuperare. Nel dettaglio, sono state recuperate la quasi totalità delle prestazioni con drg chirurgici con classe di complessità e priorità elevata come interventi maggiori, chirurgia oncologica, interventi cardiaci e trapianti. Analogo discorso la specialistica ambulatoriale, dove è stato recuperato il 73% rispetto alle 261.909 prestazioni in lista di attesa. La valutazione del ministero, fa sapere la Regione è stata "ottima" da parte del ministero della Salute, del Mef e dell'Agenzia nazionale Sanità sul recupero delle liste d'attesa in sanità. Il monitoraggio è suddiviso in tre aree, rispettivamente: prestazioni ospedaliere, screening (mammografico, colorettale e cervice) e specialistica ambulatoriale. L'assessore Rocco Palese ed il direttore di dipartimento Vito Montanaro esprimono "soddisfazione rispetto alla valutazione resa dai Ministeri affiancanti, confermando l'impegno della Regione Puglia a migliorare ulteriormente l'offerta sanitaria pugliese, nella piena consapevolezza che trattasi di piccoli passi volti a ridurre il disagio dei cittadini, aggravatosi a causa del periodo pandemico".
Fauci: "Sviluppare vaccini diretti alle mucose"
Bisogna "pensare fuori dagli schemi" per sviluppare vaccini innovativi che agiscano direttamente sulle mucose respiratorie in modo da garantire una protezione più duratura contro Covid-19, influenza e virus respiratorio sinciziale (Rsv): a indicare la rotta è un articolo pubblicato sulla rivista Cell Host & Microbe dall'immunologo Anthony Fauci insieme ad altri due esperti dell'Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive degli Stati Uniti (Niaid), Jeffery K. Taubenberger e David M. Morens. A differenza dei virus respiratori che causano il morbillo, gli orecchioni e la rosolia, per i quali il vaccino e la guarigione garantiscono una protezione decennale contro future infezioni, i virus come SarsCoV2, influenza e Rsv (così come i coronavirus del comune raffreddore) possono causare ripetute infezioni. Ciò è dovuto ad alcune loro peculiarità, come periodi di incubazione molto brevi, rapida trasmissione da persona a persona e replicazione nella mucosa nasale invece che in tutto il corpo. Proprio quest'ultima caratteristica fa sì che questi virus non stimolino appieno tutta la forza della risposta immunitaria adattativa (che in genere richiede almeno una settimana per essere organizzata). Secondo i tre esperti bisogna quindi ripensare i vaccini di prossima generazione, cercando di capire meglio come questi virus respiratori così sfuggenti interagiscono con le difese immunitarie delle alte vie respiratorie rendendole tolleranti. Bisognerà poi cercare la formulazione ottimale per i vaccini, determinando dosi e tempi di somministrazione. I tre esperti del Niaid esortano quindi i colleghi ricercatori a "pensare fuori dagli schemi", per arrivare ad avere vaccini che possano suscitare una protezione duratura contro questi virus di grande impatto sulla salute pubblica.
Cina: "Giudizi dell'Oms siano obiettivi e imparziali"
La Cina ha criticato l'Organizzazione mondiale della sanità per aver dubitato della trasparenza dei suoi dati relativi all'ondata di infezioni Covid che sta flagellando il Paese, quando l'agenzia dell'Onu ha ribadito che Pechino continua a sottostimare le morti per coronavirus. "Speriamo che l'Oms esamini scientificamente e razionalmente la risposta al Covid della Cina e che le relative dichiarazioni riflettano obiettività e imparzialità", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin. Il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha parlato di "seri dubbi sul conteggio ufficiale dei decessi" della Cina.
Bassetti: "Kraken non è un problema per vaccinati, no test per arrivi Usa"
La variante 'Kraken' dilaga con il rischio, evidenziato anche dall'Oms, di un aumento dei casi Covid in tutto il mondo. Servirebbero test anche su chi arriva dagli Usa, oltre che dalla Cina? "Più che i test per chi arriva dagli Stati Uniti o da altre parti del mondo, serve dire alle persone che se si è vaccinati con il ciclo completo Kraken non è un problema. E' più contagiosa, parliamo dei livelli del morbillo, probabilmente è la più contagiosa malattia respiratoria vista fino ad oggi, ma non è più aggressiva se sei immunizzato". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova. "Discorso diverso per la Cina, dove la copertura vaccinale è bassa e non abbiamo dati verificati su quello che sta circolando", precisa.
Oms: -9% e -12% morti in 7 giorni ma in ultimo mese +22% decessi
Nella settimana dal 2 all'8 gennaio 2023 sono stati segnalati quasi 2,9 milioni di nuovi casi Covid nel mondo e oltre 11mila decessi. Contagi e morti sono in calo negli ultimi 7 giorni rispettivamente del 9% e del 12%. Ma nell'ultimo mese il totale dei contagi e dei decessi segnalati a livello globale è aumentato rispetto al mese precedente: nei 28 giorni compresi tra il 12 dicembre 2022 e l'8 gennaio 2023 sono state censite oltre 13,9 milioni di infezioni e oltre 49mila nuove morti, rispettivamente il 10% e il 22% in più rispetto ai 28 giorni precedenti. E' il quadro tracciato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo aggiornamento settimanale su Covid.
Covid, nel Lazio 37.879 positivi, 30 in terapia intensiva
Sono 37.879 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 698 ricoverate, 30 in terapia intensiva e 37.151 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 2.297.479, i morti 12.611, su un totale di 2.347.969 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.