Covid Cina, Oms: "Ondata non è minaccia, varianti già note in Europa"

Salute e Benessere

"Condividiamo la visione del centro europeo per il controllo delle malattie che ritiene che l'impennata di contagi non dovrebbe avere un impatto significativo" fanno sapere dall'Organizzazione mondiale della Sanità

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Il coronavirus continua a colpire e da qualche settimana i contagi sono tornati a preoccupare (SEGUI LIVE GLI AGGIORNAMENTI SUL COVID). Ci ha pensato Hans Henri Kluge, direttore regionale per l'Europa dell'Oms, a rassicurare la popolazione nella prima conferenza del 2023: "Scientificamente non c'è una minaccia imminente per l'Europa rispetto all'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Cina, poichè le sottovarianti individuate sono già circolanti in Ue. Condividiamo la visione del centro europeo per il controllo delle malattie che ritiene che l'impennata di contagi non dovrebbe avere un impatto significativo". 

"Misure precauzionali non siano discriminatorie"

Kluge ha comunque invitato i Paesi ad assumere misure "proporzionate e non discriminatorie" rispetto a chi arriva dalla Cina. Diversi Paesi infatti, hanno già imposto un test a questi viaggiatori, mentre altri hanno sconsigliato vivamente di visitare la Repubblica Popolare se non per necessità e l'Unione Europea ha incoraggiato l'obbligfo del tampone antigenico rapido.  "Non è irragionevole per gli Stati prendere misure precauzionali per proteggere le rispettive popolazioni mentre aspettiamo informazioni più precise, ma queste misure devono essere scientificamente giustificate. Dopo tre lunghi anni di pandemia, non ci possiamo permettere di gravare il sistema sanitario con nuove pressioni". 

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