Le autorità cinesi ammettono che ''è impossibile'' tracciare il contagio del coronavirus. E mentre a Pechino si registra un vero e proprio boom di casi dopo la rimozione delle restrizioni introdotte nell'ambito della politica zero-Covid, la Commissione sanitaria nazionale annuncia che nei bollettini quotidiani non verranno più registrati i casi asintomatici. Pregliasco: "Via tampone in uscita per sintomatici? Rischio troppo alto"
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Diversa la visione del 'Quotidiano del popolo', del partito comunista, secondo cui invece le dure misure anti-Covid adottate in Cina hanno creato le condizioni e fatto guadagnare tempo per l'adattamento del virus alla variante più debole Omicron e ridurre l'impatto economico. Molte delle politiche più severe sono state revocate la scorsa settimana. Ma l'allentamento non ha innescato l'attuale ondata di contagi, ha detto Ryan ieri in conferenza stampa a Ginevra.
Lo specialista della sanità pubblica ha affermato che spera che Pechino in futuro concentri la sua politica Covid-19 sull'alleggerimento del carico sul sistema sanitario. Ora, ha detto, è importante garantire che i gruppi ad alto rischio siano vaccinati. Mentre il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha suggerito che Pechino non sta collaborando a sufficienza con l'agenzia per andare a fondo di ciò che ha scatenato la pandemia. "Continuiamo a chiedere alla Cina di condividere i dati e condurre gli studi che abbiamo richiesto, per comprendere meglio le origini di questo virus", ha affermato. Difficile valutare la situazione Covid nel Paese al momento. Gli ospedali segnalano un afflusso di infezioni, mentre le autorità esortano le persone a curare i casi di Covid-19 a casa, se possibile. Molte aziende, negozi e ristoranti a Pechino sono chiusi a causa di una serie di infezioni tra il personale.
Virologo Pregliasco: "Influenza del cammello? Alzare sorveglianza"
Anche su 'The Lancet Global Health' un gruppo di esperti di diversi centri con sede dall'Arabia Saudita al Portogallo, fanno presente che il rischio di un aumento della trasmissione di Mers non è da sottovalutare, per via del fatto che due maxi eventi che si stanno svolgendo in contemporanea nel Paese - i Mondiali e un festival per il concorso di bellezza dei cammelli del Camel Mzayen Club - stanno attirando centinaia di migliaia di persone dal Medio Oriente e da tutto il mondo. E molti partecipano a entrambi questi raduni di massa, interagendo a stretto contatto tra loro e con i cammelli, "creando - scrivono gli autori del commento - condizioni ideali per la trasmissione di agenti patogeni zoonotici associati ai cammelli con potenziale epidemico. Questi agenti patogeni includono il Mers-CoV, altamente letale. I cammelli dromedari in Medio Oriente sono un importante serbatoio di Mers-CoV. Gli esseri umani vengono sporadicamente infettati attraverso il contatto diretto o indiretto con cammelli o latticini di cammello infetti".
"Effettivamente è possibile - ammette Pregliasco - e si tratta un po' di verificare le connessioni. Questa è una zoonosi che vede cammelli e altri mammiferi come possibili capi che si infettano e possono trasmettere anche la malattia all'uomo. E' un segnale di attenzione da cogliere. Lo abbiamo capito con Sars-CoV-2 che l'interconnessione di più persone da luoghi diversi può determinare questo rischio".