Le autorità cinesi ammettono che ''è impossibile'' tracciare il contagio del coronavirus. E mentre a Pechino si registra un vero e proprio boom di casi dopo la rimozione delle restrizioni introdotte nell'ambito della politica zero-Covid, la Commissione sanitaria nazionale annuncia che nei bollettini quotidiani non verranno più registrati i casi asintomatici. Pregliasco: "Via tampone in uscita per sintomatici? Rischio troppo alto"
Oggi nel Lazio 2.087 casi e 4 decessi
D'Amato: "Nel Lazio -5% casi e calo Rt in ultimi 7 giorni"
In Cina medici positivi al lavoro negli ospedali
Nel Lazio 53.709 positivi, 28 in terapia intensiva
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Covid, in Cina medici positivi al lavoro negli ospedali
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Covid: in Cina medici positivi al lavoro negli ospedali
A una settimana dalla decisione del Governo cinese di allentare le restrizioni, un pericoloso focolaio di Covid-19 sta svuotando le strade di Pechino. L'impennata di casi non si limita alla capitale e sta investendo anche gli operatori sanitari. Tant'è che secondo quanto riferisce il quotidiano britannico, in alcuni ospedali di Pechino, l'80% del personale sanitario risulta positivo al Sars-CoV-2.
Covid: Fontana e Bertolaso a Brescia, 'grazie ai sanitari per impegno in pandemia'
Un incontro che è stata anche l'occasione per ascoltare le testimonianze dei protagonisti che durante il periodo più critico e, dopo, con la campagna vaccinale hanno contribuito a contenere la diffusione del Coronavirus e a limitarne gli effetti: "Rientrare in questo posto mi ha procurato una forte emozione -ha detto Fontana-. Quando arrivai per la prima volta in questo sito bellissimo tutto funzionava in modo eccellente, si respirava la determinazione di risolvere un problema con le vaccinazioni, rasserenando i cittadini". Anche "il presidente Mattarella, in visita a Brescia, fu molto colpito da questa efficienza. Avete dimostrato di essere comunità che sa essere solidale e non si piange addosso nonostante i dolori subiti a causa della diffusione del Coronavirus. L'orgoglio di essere bresciano, di essere lombardo -ha aggiunto il governatore- è stata l'arma che ci ha permesso di uscire dalla emergenza pandemia".
Veneto, ieri 3.609 nuovi casi e 18 vittime
In Toscana 1.352 nuovi casi, 2 decessi
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.551.882. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.076 persone) e raggiungono quota 1.466.751 (94,5% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 73.860 positivi, +0,4% rispetto a ieri. Di questi 583 (17 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 20 (2 in più) si trovano in terapia intensiva.
La lista dei decessi si aggiorna con 2 nuovi decessi: 2 uomini, con un'età media di 79 anni.
Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 924 tamponi molecolari e 7.935 tamponi antigenici rapidi: di questi il 15,3% è risultato positivo. Sono invece 1.671 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: l'80,9% di questi è risultato positivo.
Pregliasco, per vaccino arrivare a richiamo annuale
Durante il primo anno della pandemia meno nascite pretermine in Italia
Nell'articolo, che ha analizzato quasi 1,5 milioni di nati, l'andamento delle nascite pretermine è stato confrontato in due periodi: quello del primo anno di pandemia, marzo 2020 - marzo 2021, e quello pre-pandemia – dal 2017 al febbraio 2020.
Lo studio ha mostrato due fenomeni importanti e nuovi: un trend in diminuzione per i nati pretermine di tutte le età gestazionali dal 2017 in avanti e una ulteriore diminuzione a partire da marzo 2020, in corrispondenza dell'entrata in vigore di numerose restrizioni a livello di popolazione.
Sanità: virus sinciziale e influenza, l'ospedale Meyer di Firenze preso d'assalto
A provocare il tutto esaurito, la combinazione tra il virus sinciziale, responsabile di bronchioliti molto aggressive nei piccoli, e l’influenza, che quest’anno è arrivata in anticipo. "Al momento – spiega il professor Zaccaria Ricci, primario dell’Anestesia e Rianimazione del Meyer – abbiamo sette bambini che hanno richiesto intubazione e ventilazione meccanica invasiva e altrettanti che necessitano di un supporto respiratorio non invasivo". Si tratta di pazienti che arrivano da tutti gli ospedali della Regione e che sono molto piccoli: la maggior parte ha pochi mesi o comunque non più di un anno. "Presentano tutti una insufficienza respiratoria – continua lo specialista – provocata dalla presenza del virus respiratorio sinciziale che, in alcuni casi, si associa con l’influenza".
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Pregliasco, 'via tampone in uscita per sintomatici? Rischio troppo alto'
Quanto all'abrogazione di green pass in ospedali e Rsa per Pregliasco ''si poteva aspettare un po' anche in questo caso. In futuro il green pass si potrebbe mantenere solo su indicazione del direttore sanitario in funzione del contesto in cui ci si trova, ossia della presenza di persone particolarmente fragili, ma anche del periodo. Mantenendolo ad esempio nei mesi invernali''.
Sui vaccini, però, ''non deve esserci alcuna ambiguità, perché hanno salvato decine di migliaia di vite umane solo in Italia e ora è il momento di proteggersi anche dall'influenza''. Su questo versante sarà un Natale ''impegnativo. Il consiglio è di vaccinarsi se non lo si è fatto ed evitare troppi contatti con gli anziani''.
Cina, medici lavorano da positivi, a Pechino fino a 80% sanitari infetti
L'aumento dei contagi di Covid-19 non si limita a Pechino e il cambiamento nella politica ufficiale per combattere l'infezione ha suscitato paura in molti cinesi. I residenti di altre grandi città hanno detto al Guardian che sembrava che "i casi positivi fossero ovunque". A Chongqing, nella Cina sud occidentale, un residente ha detto al Guardian che tutti gli insegnanti della scuola del figlio erano positivi e che le lezioni si stavano svolgendo online. A Zhengzhou, nella Cina centrale, molte aziende sono passate allo smart working a causa dei contagi. Molte le strade deserte segnalate nella metropoli di Guangzhou, dove tanti residenti restano in casa e dove le linee telefoniche dedicate all'emergenza sanitaria restano senza risposta.
L'Oms ha espresso preoccupazione per il fatto che la popolazione cinese di 1,4 miliardi non fosse adeguatamente vaccinata. La Cina ha risposto che circa il 90 per cento della sua popolazione è vaccinata e la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha annunciato che avrebbe lanciato il secondo richiamo per i fragili e gli anziani di età superiore ai 60 anni.