Covid e influenza, news di oggi. Italia: rallentano ricoveri. Cina: 2mila nuovi casi

Le autorità cinesi ammettono che ''è impossibile'' tracciare il contagio del coronavirus. E mentre a Pechino si registra un vero e proprio boom di casi dopo la rimozione delle restrizioni introdotte nell'ambito della politica zero-Covid, la Commissione sanitaria nazionale annuncia che nei bollettini quotidiani non verranno più registrati i casi asintomatici. Pregliasco: "Via tampone in uscita per sintomatici? Rischio troppo alto"

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Oggi nel Lazio 2.087 casi e 4 decessi

"Oggi nel Lazio, su 3.135 tamponi molecolari e 14.236 tamponi antigenici per un totale di 17.371 tamponi, si registrano 2.087 nuovi casi positivi (-115), sono 4 i decessi (-3), sono 866 i ricoverati (+23), 28 le terapie intensive (-1) e +2.310 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 12%. I casi a Roma città sono a quota 1.074". Lo comunica in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Nel dettaglio: nella Asl Roma 1 sono 384 i nuovi casi e 1 decesso nelle ultime 24 ore; nella Asl Roma 435 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl Roma 3 sono 255 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl Roma 4 sono 57 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl Roma 5 133 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl Roma 6 sono 248 i nuovi casi e 1 decesso.  Nelle province si registrano 575 nuovi casi: la Asl di Frosinone registra 136 nuovi casi e 0 decessi; la Asl di Latina 323 nuovi casi e 0 decessi; la Asl di Rieti 55 nuovi casi e 1 decesso e la Asl di Viterbo 61 nuovi casi e 1 decesso.
- di Redazione Sky TG24

D'Amato: "Nel Lazio -5% casi e calo Rt in ultimi 7 giorni"

Nel Lazio "il numero complessivo dei casi" Covid-19 "su base settimanale segna un -5%, con l’incidenza in lieve discesa a 324 ogni 100mila abitanti e il valore Rt in diminuzione a 0.82". Lo comunica in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. 
- di Redazione Sky TG24

In Cina medici positivi al lavoro negli ospedali

La decisione delle autorità cinesi è dovuta alla carenza di personale di fronte a un acutizzarsi dell'infezione. Lo riporta il Guardian. 
- di Redazione Sky TG24

Nel Lazio 53.709 positivi, 28 in terapia intensiva

Sono 53.709 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 866 ricoverate, 28 in terapia intensiva e 52.815 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 2.230.940, i morti 12.463, su un totale di 2.297.112 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio. 
- di Redazione Sky TG24

Regno Unito: al via il più grande sciopero degli infermieri

Nel Regno Unito gli infermieri hanno iniziato questa mattina il primo di un pacchetto di due giorni di sciopero, il primo su scala nazionale nei 106 anni di storia del loro sindacato, il "Royal College of Nursing". Sono decine di migliaia gli infermieri di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord che incrociano le braccia per chiedere un adeguamento salariale a fronte all'inflazione record. Un'astensione dal lavoro senza precedenti nella storia del servizio sanitario britannico (Nhs). Lo sciopero, che sarà ripetuto il 20 dicembre, arriva a seguito del "no" del Governo a un confronto sull’argomento.
- di Redazione Sky TG24

Covid, studio conferma efficacia antivirale contro omicron

La rivista Cell Death & Discovery (Nature press) ha pubblicato oggi uno studio internazionale sul Covid-19 coordinato dai professori Giuseppe Novelli (Tor Vergata - Reno, Usa) e Pier Paolo Pandolfi (Torino - Reno Usa), in collaborazione con l'Universita' di Urbino, Istituto Spallanzani (Roma), l'Irccs San Raffaele (Roma) e la Soochow University (Cina). Il gruppo internazionale ha confermato l'attività antivirale di I3C su varianti omicron del virus Sars-Cov-2 in organoidi di polmoni ottenuti in laboratorio e dimostrato che il composto è privo di tossicità alle dosi utilizzate. Il composto Indolo-3 Carbinolo (I3C) si è dimostrato capace di bloccare, in vitro, l'uscita e la moltiplicazione del virus dalle cellule umane polmonari infettate. Non sono stati registrati effetti di tossicità su modelli animali per questo composto alle dosi indicate, caratterizzandolo come un composto antivirale sicuro e potenziale. I risultati presentati in questo studio forniscono dati preclinici sperimentali necessari per l'avvio di studi clinici sull'uomo con I3C per il trattamento di Sars-Cov-2 e altri virus respiratori.
- di Redazione Sky TG24

Covid, in Cina medici positivi al lavoro negli ospedali

"Meloni 1 o Meloni 2, scegli tu, cortesemente la fate questa Commissione d'inchiesta sul Covid? Perché qui c'è qualcosa che qualcuno nasconde". Lo ha affermato Matteo Renzi, ospite di 'Omnibus su La7. "D'Alema la commissione di inchiesta non la vuole -ha aggiunto- nemmeno la Meloni vuol fare la commissione d'inchiesta sul Covid, sono l'unico che la chiede?" si domanda il senatore di Italia Viva. 
- di Redazione Sky TG24

Covid, Onda: donne hanno pagato il prezzo più alto 

Le donne hanno subito l'impatto maggiore della pandemia, sia in termini di salute sia sul piano sociale, con un rischio doppio di sviluppare quadri sindromici severi e a lungo termine, con carichi di cura addizionali dovuti all'interruzione della scuola e alla difficoltà di conciliare smart working e famiglia, con un aumento della violenza di genere. A dirlo è l'ottava edizione del Libro bianco sulla salute della donna, realizzato da Fondazione Onda (Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere), con il contributo incondizionato di Farmindustria, e presentato oggi in Senato. Nel volume si evidenzia come le donne costituiscano anche la maggioranza del personale del Ssn (il 76% degli infermieri e il 57% dei medici); hanno quindi affrontato la pandemia in prima linea e sono state più esposte al virus, considerato che hanno rappresentato la maggioranza del personale impegnato anche in altri servizi essenziali rimasti aperti durante la pandemia. Guardando oltre l'emergenza Covid, Onda ricorda come le donne rappresentano anche la maggioranza dei malati cronici e l'80% dei caregiver, le figure principali nella gestione e cura di bambini e anziani. Per tutte queste ragioni la presentazione del Libro Bianco è anche occasione per sottolineare com nella riorganizzazione del Sistema sanitario delineata dal Pnrr, sia "imprescindibile" un approccio di genere. 
- di Redazione Sky TG24

Medici famiglia a Valditara, stop certificati rientro

"In molte regioni il certificato di rientro a scuola era stato abolito e poi reintrodotto con il Covid. Ora sono venute a cadere le misure di contenimento e si è concluso lo stato emergenziale. E allora, se il Covid è considerato finito, perché dobbiamo ancora fare questi certificati? E' ora che il ministero dell'Istruzione abolisca questo certificato. O almeno chiarisca una volta per tutte le modalità di rientro, visto che ogni scuola si comporta diversamente". E' lo sfogo di Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), che all'AGI spiega: "Mi sembra assurdo che il ministero dell'Istruzione non chieda di eliminare questa pratica. I medici di famiglia sono intasati dall'influenza che sta facendo registrare picchi elevati. A questo bisogna aggiungere la parte burocratica con i certificati che, per il rientro a scuola, sono sempre più complicati. Siamo arrivati al punto che, in alcuni istituti, il singolo preside arriva a chiedere anche tre certificazioni diverse. Quella relativa all'assenza di Covid, che però è già attestata dal tampone negativa, il certificato di rientro a scuola e poi le varie attestazioni per l'idoneità a determinate attività fisiche" racconta ancora Scotti.
- di Redazione Sky TG24

Covid: in Cina medici positivi al lavoro negli ospedali

Le autorità cinesi, come riporta il Guardian, per ovviare alla carenza di personale dovuta al rialzo delle infezioni da Sars-Cov-2, hanno chiesto ai medici e agli infermieri di lavorare in ospedale anche se positivi al coronavirus.
A una settimana dalla decisione del Governo cinese di allentare le restrizioni, un pericoloso focolaio di Covid-19 sta svuotando le strade di Pechino. L'impennata di casi non si limita alla capitale e sta investendo anche gli operatori sanitari. Tant'è che secondo quanto riferisce il quotidiano britannico, in alcuni ospedali di Pechino, l'80% del personale sanitario risulta positivo al Sars-CoV-2.
- di Redazione Sky TG24

Covid: Fontana e Bertolaso a Brescia, 'grazie ai sanitari per impegno in pandemia'

Oltre mille tra operatori sanitari, medici e volontari riuniti ieri sera al 'Brixia Forum' di Brescia hanno accolto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso per ricevere il loro ringraziamento per l'impegno e il lavoro svolto nel periodo in cui sono stati in prima linea per lottare contro la pandemia provocata dal Covid-19.
Un incontro che è stata anche l'occasione per ascoltare le testimonianze dei protagonisti che durante il periodo più critico e, dopo, con la campagna vaccinale hanno contribuito a contenere la diffusione del Coronavirus e a limitarne gli effetti: "Rientrare in questo posto mi ha procurato una forte emozione -ha detto Fontana-. Quando arrivai per la prima volta in questo sito bellissimo tutto funzionava in modo eccellente, si respirava la determinazione di risolvere un problema con le vaccinazioni, rasserenando i cittadini". Anche "il presidente Mattarella, in visita a Brescia, fu molto colpito da questa efficienza. Avete dimostrato di essere comunità che sa essere solidale e non si piange addosso nonostante i dolori subiti a causa della diffusione del Coronavirus. L'orgoglio di essere bresciano, di essere lombardo -ha aggiunto il governatore- è stata l'arma che ci ha permesso di uscire dalla emergenza pandemia".
 
- di Redazione Sky TG24

Veneto, ieri 3.609 nuovi casi e 18 vittime

Sono 3.609 i nuovi casi ufficiali di Covid-19 registrati ieri in Veneto, e 18 le vittime, che portano i totali rispettivamente a 2.604.933 contagi e 16.156 morti. Il Bollettino regionale segnala 56.118 attuali positivi, in calo (-729) rispetto alle 24 ore precedenti. Nei reparti ospedalieri non critici vi sono 1.642 pazienti (+3) e 71 (+3) in terapia intensiva. 
- di Redazione Sky TG24

In Toscana 1.352 nuovi casi, 2 decessi

Sono 1.352 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 284 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 1.068 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.551.882. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.076 persone) e raggiungono quota 1.466.751 (94,5% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 73.860 positivi, +0,4% rispetto a ieri. Di questi 583 (17 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 20 (2 in più) si trovano in terapia intensiva.
La lista dei decessi si aggiorna con 2 nuovi decessi: 2 uomini, con un'età media di 79 anni.
Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 924 tamponi molecolari e 7.935 tamponi antigenici rapidi: di questi il 15,3% è risultato positivo. Sono invece 1.671 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: l'80,9% di questi è risultato positivo.
- di Redazione Sky TG24

Pregliasco, per vaccino arrivare a richiamo annuale

Per il virologo dell'università di Milano Fabrizio Pregliasco, la decisione di abrogare il tampone in uscita dall'isolamento domiciliare per i sintomatici è un azzardo: "Per gli asintomatici è un passo verso la normalità che si poteva fare, perché la contagiosità si concentra nei primi giorni dopo aver contratto l'infezione - spiega in un'intervista a La Stampa -. Che poi non significa escludere totalmente la possibilità di contagiare gli altri, ma solo che quel pericolo diminuisce con il calare della carica virale". Un rischio "che si può anche correre responsabilizzando le persone. Ma abrogare il tampone in uscita anche per i sintomatici, che invece hanno una carica virale ancora alta è un rischio troppo alto. Magari era un passo che si poteva tentare scavallato l'inverno", aggiunge. Secondo il virologo, anche per l'abrogazione del green pass in ospedali e Rsa "si poteva aspettare un po'". In futuro "il green pass si potrebbe mantenere solo su indicazione del direttore sanitario in funzione del contesto in cui ci si trova, ossia della presenza di persone particolarmente fragili, ma anche del periodo. Mantenendolo ad esempio nei mesi invernali". Ora "c'è già una certa stanchezza vaccinale. Questo perché non possiamo continuare a proporre il vaccino ogni 4 o 6 mesi. Dobbiamo arrivare a un richiamo annuale, concentrandoci su anziani e fragili". Comunque "sui vaccini non deve esserci alcuna ambiguità, perché hanno salvato decine di migliaia di vite umane solo in Italia e ora è il momento di proteggersi anche dall'influenza - sottolinea -. E invece anche qui la vaccinazione non sta andando bene purtroppo". 
- di Redazione Sky TG24

Durante il primo anno della pandemia meno nascite pretermine in Italia

"Il nostro studio - afferma la dottoressa Franca Rusconi, prima firmataria dell’articolo - dimostra che durante il primo anno di pandemia il numero e la percentuale dei nati pretermine sono diminuiti in Italia. Ciò è di estrema importanza perché la nascita pretermine è una delle principali cause di mortalità neonatale e infantile e di disabilità. È stato quindi rilevante studiarne l’andamento pre e post pandemia e confrontarsi con i dati di altre nazioni".
Nell'articolo, che ha analizzato quasi 1,5 milioni di nati, l'andamento delle nascite pretermine è stato confrontato in due periodi: quello del primo anno di pandemia, marzo 2020 - marzo 2021, e quello pre-pandemia – dal 2017 al febbraio 2020.
Lo studio ha mostrato due fenomeni importanti e nuovi: un trend in diminuzione per i nati pretermine di tutte le età gestazionali dal 2017 in avanti e una ulteriore diminuzione a partire da marzo 2020, in corrispondenza dell'entrata in vigore di numerose restrizioni a livello di popolazione.
- di Redazione Sky TG24

Sanità: virus sinciziale e influenza, l'ospedale Meyer di Firenze preso d'assalto

Virus sinciziale, influenza e, anche se in misura molto ridotta, Covid: da giorni l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze è preso d'assalto, con un'affluenza record in molti reparti. La situazione è particolarmente impegnativa in Rianimazione, dove nei giorni scorsi sono stati occupati tutti i posti letto. E' quanto rende noto lo stesso ospedale.
A provocare il tutto esaurito, la combinazione tra il virus sinciziale, responsabile di bronchioliti molto aggressive nei piccoli, e l’influenza, che quest’anno è arrivata in anticipo. "Al momento – spiega il professor Zaccaria Ricci, primario dell’Anestesia e Rianimazione del Meyer – abbiamo sette bambini che hanno richiesto intubazione e ventilazione meccanica invasiva e altrettanti che necessitano di un supporto respiratorio non invasivo". Si tratta di pazienti che arrivano da tutti gli ospedali della Regione e che sono molto piccoli: la maggior parte ha pochi mesi o comunque non più di un anno. "Presentano tutti una insufficienza respiratoria – continua lo specialista – provocata dalla presenza del virus respiratorio sinciziale che, in alcuni casi, si associa con l’influenza".
 
- di Redazione Sky TG24

Renzi, 'Meloni 1 o Meloni 2 faccia commissione inchiesta'

"Meloni 1 o Meloni 2, scegli tu, cortesemente la fate questa commissione d'inchiesta sul Covid? Perché qui c'è qualcosa che qualcuno nasconde". Lo ha affermato Matteo Renzi, ospite di 'Omnibus su La7. "D'Alema la commissione di inchiesta non la vuole -ha aggiunto- nemmeno la Meloni vuol fare la commissione d'inchiesta sul Covid, sono l'unico che chiede la commissione d'inchiesta sul Covid".
- di Redazione Sky TG24

Pregliasco, 'via tampone in uscita per sintomatici? Rischio troppo alto'

''Abrogare il tampone in uscita anche per i sintomatici, che invece hanno una carica virale ancora alta è un rischio troppo alto. Magari era un passo che si poteva tentare scavallato l'inverno''. Lo dice in un'intervista alla Stampa il virologo Fabrizio Pregliasco. Per gli asintomatici invece  ''è un passo verso la normalità che si poteva fare, perché la contagiosità si concentra nei primi giorni dopo aver contratto l'infezione. Che poi non significa escludere totalmente la possibilità di contagiare gli altri, ma solo che quel pericolo diminuisce con il calare della carica virale. Un rischio che si può anche correre responsabilizzando le persone''.
Quanto all'abrogazione di green pass in ospedali e Rsa per Pregliasco ''si poteva aspettare un po' anche in questo caso. In futuro il green pass si potrebbe mantenere solo su indicazione del direttore sanitario in funzione del contesto in cui ci si trova, ossia della presenza di persone particolarmente fragili, ma anche del periodo. Mantenendolo ad esempio nei mesi invernali''.
Sui vaccini, però, ''non deve esserci alcuna ambiguità, perché hanno salvato decine di migliaia di vite umane solo in Italia e ora è il momento di proteggersi anche dall'influenza''. Su questo versante sarà un Natale  ''impegnativo. Il consiglio è di vaccinarsi se non lo si è fatto ed evitare troppi contatti con gli anziani''. 
- di Redazione Sky TG24

Cina, medici lavorano da positivi, a Pechino fino a 80% sanitari infetti

Ai medici e agli infermieri cinesi è stato detto di lavorare in ospedale anche se positivi al coronavirus. Lo scrive il Guardian segnalando che, in alcuni ospedali di Pechino, l'80 per cento del personale sanitario risulta infetto. La decisione delle autorità cinesi è dovuta alla carenza di personale di fronte a un acutizzarsi dell'infezione che, secondo il responsabile delle emergenze dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Michael Ryan, precede ''di molto'' la revoca delle restrizioni introdotte nell'ambito della politica zero-Covid.
L'aumento dei contagi di Covid-19 non si limita a Pechino e il cambiamento nella politica ufficiale per combattere l'infezione ha suscitato paura in molti cinesi. I residenti di altre grandi città hanno detto al Guardian che sembrava che "i casi positivi fossero ovunque". A Chongqing, nella Cina sud occidentale, un residente ha detto al Guardian che tutti gli insegnanti della scuola del figlio erano positivi e che le lezioni si stavano svolgendo online. A Zhengzhou, nella Cina centrale, molte aziende sono passate allo smart working a causa dei contagi. Molte le strade deserte segnalate nella metropoli di Guangzhou, dove tanti residenti restano in casa e dove le linee telefoniche dedicate all'emergenza sanitaria restano senza risposta.
L'Oms ha espresso preoccupazione per il fatto che la popolazione cinese di 1,4 miliardi non fosse adeguatamente vaccinata. La Cina ha risposto che circa il 90 per cento della sua popolazione è vaccinata e la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha annunciato che avrebbe lanciato il secondo richiamo per i fragili e gli anziani di età superiore ai 60 anni.
- di Redazione Sky TG24

Cina: male la produzione a novembre, affondano le vendite

L'attività economica in Cina ha accusato a novembre un ulteriore peggioramento prima che la politica della 'tolleranza zero' al Covid fosse allentata all'improvviso dopo quasi tre anni facendo schizzare il numero di contagi: la produzione industriale, secondo l'Ufficio nazionale di statistica, è aumentata del 2,2% annuo (su attese a +3,6%) e le vendite al dettaglio sono calate del 5,9% (a fronte di stime a -3,7%). La disoccupazione è risalita al 5,7% (era al 5,5% a ottobre), ai livelli più alti da maggio: i senza lavori tra i 25-59 anni si sono portati al 5% (dal 4,7%), mentre quelli tra i 16-24 anni sono scesi dello 0,8%, a 17,1%. 
- di Redazione Sky TG24

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