Continua il calo delle terapie intensive (-8) e dei ricoveri ordinari (-87). Processati 146.983 tamponi. Agenas: occupazione reparti a 6%, aumenta in 5 Regioni. La commissione tecnica scientifica dell'Aifa ha dato l'ok al vaccino anti Covid adattato contro le sotto-varianti Omicron 4 e 5
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Pregliasco: "Omicron 5 più contagiosa ma avremo onde a digradare"
"L'articolo citato da Roberto Burioni evidenzia effettivamente l'aumento della capacità di contagio di Omicron 4-5. Ad oggi, tuttavia", la 'versione' ormai dominante del virus Sars-CoV-2 "non ha comunque evidenziato un effetto pesante". E benché ci sia "bisogno di tempo per una valutazione complessiva" e fare previsioni sia sempre una cosa "non facile", secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all'Università Statale di Milano, lo scenario più probabile per il futuro sarà quello di "onde di risalita di Covid-19 che speriamo siano onde a digradare - spiega all'Adnkronos Salute - salvo l'insorgenza di varianti che non sono la Omicron 5". Per darci ancora grossi problemi, precisa, eventuali nuovi mutanti di Sars-CoV-2 "dovrebbero essere varianti che hanno caratteristiche antigeniche davvero molto diverse dalle precedenti". L'esperto ribadisce dunque la sua previsione di "onde come quelle prodotte da un sasso buttato in uno stagno", anche all'indomani del monito lanciato sui social da Burioni, docente all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Commentando uno studio pubblicato su 'Cell', il virologo ha infatti evidenziato che il lavoro "conferma la maggiore contagiosità" Omicron BA.4-BA.5, "la capacità di infettare le persone vaccinate e/o guarite (anche da Omicron 1 o 2) e purtroppo" indica come "prevedibile anche una maggiore patogenicità".
In Abruzzo 613 nuovi casi e 2 decessi
Sono 613 i casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale d all'iniziodell'emergenza a 548.391. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 2 nuovi casi e sale a 3.653. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 517.003 dimessi/guariti (+706 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 27.735 (-97 rispetto a ieri). Di questi, 111 pazienti (+1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 3 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1.827 tamponi molecolari (2.469.825 in totale dall'inizio dell'emergenza) e 3.254 test antigenici (4.302.513). Del totale dei casi positivi, 111.097 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+147 rispetto a ieri), 156.515 in provincia di Chieti (+157), 127.874 in provincia di Pescara (+184), 131.944 in provincia di Teramo (+117), 12.180 fuori regione (+12) e 8.781 (-6) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. Lo comunica l'assessorato regionale alla Sanità.
Covid: nel Lazio 40.401 positivi, 26 in terapia intensiva
Sono 40.401 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 378 ricoverate, 26 in terapia intensiva e 39.997 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 1.987.889, i morti 12.049, su un totale di 2.040.339 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.
Cislaghi: "Casi salgono in 4 Regioni, 8 decrescita lenta"
Sembra decelerare la diminuzione di casi di Covid-19 in Italia: "Ci sono 9 Regioni (quasi tutte al Sud e nelle Isole) in cui i contagi continuano a decrescere, 8 Regioni invece hanno ancora una decrescita 'timida' e 4 Regioni dove invece i contagi crescono". A sottolinearlo è Cesare Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia. "E' una situazione - rileva - in cui è difficile ipotizzare cosa potrà succedere nei prossimi giorni, ma sicuramente è opportuno prestare molta attenzione anche perchè sarebbe davvero preoccupante una crescita contemporanea all'inizio delle scuole che tutti vogliamo che continuino ad avere una normalità didattica. Certo che gli assembramenti elettorali - commenta - non aiutano e speriamo oltretutto che una eventuale nuova crescita non crei un allarme che disincentiverebbe la partecipazione al voto". E' dal "10 luglio - spiega Cislaghi - che vediamo decrescere la frequenza media settimanale dei contagi e seppur ridotta da Ferragosto in poi, la diminuzione è stata costante e dura tuttora. Ma adesso si è veramente assottigliata tanto". L'indicatore che però "ci preoccupa maggiormente è l'indicatore RDt, simile a Rt ma molto sensibile e predittivo: RDt pari attualmente a 0,92 non vuol ancora dire che la circolazione del virus sia in crescita, ma è il suo andamento che ci fa temere che presto supererà da soglia dell'uno e se succede - conclude l'esperto - significa che i casi avrebbero ricominciato a crescere in Italia come purtroppo già sta succedendo in alcune Regioni".
In Puglia 3 morti e 753 casi, il 15,4% dei test
Oggi in Puglia si registrano 753 nuovi casi di positività al Covid su 4.890 test eseguiti nelle ultime 24 ore per una incidenza del 15,3%. Sono stati tre i decessi. I nuovi casi sono così distribuiti: in provincia di Bari 254, nella Bat 37, in provincia di Brindisi 94, nel Foggiano 84, nel Leccese 179, in provincia di Taranto 92. Sono residenti fuori regione altre otto persone risultate positive in Puglia. Delle 10.495 persone attualmente positive 126 sono ricoverate in area non critica (ieri 128) e 8 in terapia intensiva (come ieri ).
Gismondo: Omicron 5 cattiva? 'Ascoltiamo Oms, fine pandemia vicina'
"L'Organizzazione mondiale della sanità ha detto finalmente che siamo vicini alla fine della pandemia di Covid e questo è un annuncio che forse avremmo dovuto dare qualche mese fa e che confermo assolutamente. Io credo che in questa fase si debba comunicare questo aspetto, ne abbiamo bisogno tutti". Perché se "ci sono lavori che ipotizzano che il ceppo circolante" di Sars-CoV-2, Omicron 4-5, "possa avere una maggiore patogenicità, ci sono anche altri lavori che lo smentiscono. Come sempre, per tutti gli studi, bisogna considerare che protocollo è stato adottato e che prove sono state fatte". Lo dichiara all'Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'Ospedale Sacco di Milano.
Una rassicurazione che arriva dopo una ricerca pubblicata su 'Cell' e commentata sui social dal virologo Roberto Burioni, docente all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che "conferma la maggiore contagiosità" Omicron BA.4-BA.5, ha evidenziato lo scienziato, "la capacità di infettare le persone vaccinate e/o guarite (anche da Omicron 1 o 2) e purtroppo" indica come "prevedibile anche una maggiore patogenicità".
Gismondo concorda con il messaggio lanciato dal direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Non siamo mai stati in una posizione migliore per porre fine alla pandemia. Non ci siamo ancora, ma la fine è in vista", ha sottolineato il Dg ieri in conferenza stampa. "Un maratoneta però non si ferma quando vede il traguardo - ha aggiunto - Corre più forte, con tutta l'energia che le resta. Anche noi dobbiamo farlo". La microbiologa precisa che "uscire dalla pandemia non significa che il virus ci lascerà, ma neanche che avremo nuove ondate: avremo onde sempre meno importanti, con la tendenza a una presenza molto scarsa del virus tra la popolazione che fra l'altro ormai è immunizzata quasi totalmente, ancor più considerando che Sars-CoV-2 ha circolato tanto conferendo un'immunità naturale che è quella necessaria per poter sconfiggere una pandemia".
Una rassicurazione che arriva dopo una ricerca pubblicata su 'Cell' e commentata sui social dal virologo Roberto Burioni, docente all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che "conferma la maggiore contagiosità" Omicron BA.4-BA.5, ha evidenziato lo scienziato, "la capacità di infettare le persone vaccinate e/o guarite (anche da Omicron 1 o 2) e purtroppo" indica come "prevedibile anche una maggiore patogenicità".
Gismondo concorda con il messaggio lanciato dal direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Non siamo mai stati in una posizione migliore per porre fine alla pandemia. Non ci siamo ancora, ma la fine è in vista", ha sottolineato il Dg ieri in conferenza stampa. "Un maratoneta però non si ferma quando vede il traguardo - ha aggiunto - Corre più forte, con tutta l'energia che le resta. Anche noi dobbiamo farlo". La microbiologa precisa che "uscire dalla pandemia non significa che il virus ci lascerà, ma neanche che avremo nuove ondate: avremo onde sempre meno importanti, con la tendenza a una presenza molto scarsa del virus tra la popolazione che fra l'altro ormai è immunizzata quasi totalmente, ancor più considerando che Sars-CoV-2 ha circolato tanto conferendo un'immunità naturale che è quella necessaria per poter sconfiggere una pandemia".
Trapianti: con Covid crollo donazioni midollo osseo, campagna Admo
In Italia, "a causa dell'emergenza sanitaria dovuta a Covid-19, è stata registrata una drastica contrazione del numero di nuove iscrizioni al Registro donatori di midollo osseo, mentre purtroppo i malati sono in aumento: un trend non sostenbile sul lungo periodo", avverte l'Admo, Associazione donatori di midollo osseo, che per invertire la marcia lancia la campagna 'Match It Now'. L'obiettivo è invitare i giovani tra 18 e 35 anni a iscriversi al Registro italiano donatori midollo osseo (Ibmdr), attraverso un semplice prelievo di sangue o la raccolta di un campione di saliva. Con l'iniziativa, in programma nelle piazze del Paese dal 17 settembre - Giornata mondiale della donazione di midollo osseo - al 25, è "arrivare a mille nuovi tipizzati".
Dal 1990, la missione di Admo Onlus è "informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere, attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo, le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre patologie del sangue. Purtroppo - sottolinea l'associazione - la compatibilità di midollo osseo all'interno della propria famiglia è una variabile molto rara e in caso di malattia è quasi sempre necessario rivolgersi al Registro dei donatori, tra cui solo 1 su 100mila può essere 'il tipo giusto'". Match It Now punta ad aumentare le chance di trovarlo, e "quest'anno assume un ruolo strategico" proprio alla luce del crollo delle donazioni rilevato con la pandemia.
"Sono stati realizzati enormi progressi in campo medico, che rendono la donazione un processo assolutamente sicuro e per niente invasivo", assicura Admo. "La tipizzazione - evidenzia - dovrebbe entrare a far parte dell'educazione dei più giovani, poiché è effettuabile solo dai 18 ai 35 anni di età, in persone di almeno 50 chilogrammi di peso e in buone condizioni di salute. La donazione effettiva di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche è una procedura sicura e in grado di cambiare in meglio la propria vita, oltre che di salvarne una", conclude l'associazione che ricorda i "tanti personaggi del mondo dello spettacolo che hanno avuto a che fare con la donazione o il trapianto di midollo osseo - da Violante Guidotti Bentivoglio a Beppe Sala e ad Alessandro Baricco, per citarne alcuni - e che molte celebrities si battono da anni per la sensibilizzazione: da Cindy Crawford a Rihanna, da Jennifer Lopez a Hugh Jackman". Per rispondere all'appello e iscriversi al Registro, cliccare su admo.it/iscriviti/.
Dal 1990, la missione di Admo Onlus è "informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere, attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo, le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre patologie del sangue. Purtroppo - sottolinea l'associazione - la compatibilità di midollo osseo all'interno della propria famiglia è una variabile molto rara e in caso di malattia è quasi sempre necessario rivolgersi al Registro dei donatori, tra cui solo 1 su 100mila può essere 'il tipo giusto'". Match It Now punta ad aumentare le chance di trovarlo, e "quest'anno assume un ruolo strategico" proprio alla luce del crollo delle donazioni rilevato con la pandemia.
"Sono stati realizzati enormi progressi in campo medico, che rendono la donazione un processo assolutamente sicuro e per niente invasivo", assicura Admo. "La tipizzazione - evidenzia - dovrebbe entrare a far parte dell'educazione dei più giovani, poiché è effettuabile solo dai 18 ai 35 anni di età, in persone di almeno 50 chilogrammi di peso e in buone condizioni di salute. La donazione effettiva di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche è una procedura sicura e in grado di cambiare in meglio la propria vita, oltre che di salvarne una", conclude l'associazione che ricorda i "tanti personaggi del mondo dello spettacolo che hanno avuto a che fare con la donazione o il trapianto di midollo osseo - da Violante Guidotti Bentivoglio a Beppe Sala e ad Alessandro Baricco, per citarne alcuni - e che molte celebrities si battono da anni per la sensibilizzazione: da Cindy Crawford a Rihanna, da Jennifer Lopez a Hugh Jackman". Per rispondere all'appello e iscriversi al Registro, cliccare su admo.it/iscriviti/.
Inps: lavoro recupera livelli pre-Covid, +26% assunzioni e +36% cessazioni
Mercato del lavoro dinamico nel primo semestre del 2022, recupera infatti il trend prepandemia registrando un +26% nelle assunzioni, +--36%-- cessazioni e +74% di trasformazioni. E' quanto emerge dai dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps
Bassetti: 'da Oms messaggio positivo ma in Italia ancora troppi morti'
"Il messaggio che viene dall'Oms è positivo, si vede la luce in fondo al tunnel. Ora facciamo vaccinare più persone anziane possibili per passare indenni questa ultima fase. Ma sul conteggio italiano dei decessi Covid qualcosa non ha funzionato, è ancora troppo elevato". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commenta quanto affermato dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità: "La scorsa settimana il numero di morti Covid è stato il più basso da marzo 2020. Non siamo mai stati in una posizione migliore per porre fine alla pandemia".
"Siamo arrivati al numero più basso di morti Covid, ma non in Italia, dove il dato dei decessi è ancora significativo, con numeri troppi alti. Il problema, quindi - rimarca l'infettivologo - è che o non abbiamo capito come gestire la pandemia o queste persone non sono morte per Covid. Continuare a dare questi numeri per l'Italia non è un messaggio corretto che diamo fuori dal Paese".
"Siamo arrivati al numero più basso di morti Covid, ma non in Italia, dove il dato dei decessi è ancora significativo, con numeri troppi alti. Il problema, quindi - rimarca l'infettivologo - è che o non abbiamo capito come gestire la pandemia o queste persone non sono morte per Covid. Continuare a dare questi numeri per l'Italia non è un messaggio corretto che diamo fuori dal Paese".
Pregliasco: 'Omicron 5 più contagiosa ma avremo onde a digradare'
"L'articolo citato da Roberto Burioni evidenzia effettivamente l'aumento della capacità di contagio di Omicron 4-5. Ad oggi, tuttavia", la 'versione' ormai dominante del virus Sars-CoV-2 "non ha comunque evidenziato un effetto pesante". E benché ci sia "bisogno di tempo per una valutazione complessiva" e fare previsioni sia sempre una cosa "non facile", secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all'Università Statale di Milano, lo scenario più probabile per il futuro sarà quello di "onde di risalita di Covid-19 che speriamo siano onde a digradare - spiega all'Adnkronos Salute - salvo l'insorgenza di varianti che non sono la Omicron 5". Per darci ancora grossi problemi, precisa, eventuali nuovi mutanti di Sars-CoV-2 "dovrebbero essere varianti che hanno caratteristiche antigeniche davvero molto diverse dalle precedenti". L'esperto ribadisce dunque la sua previsione di "onde come quelle prodotte da un sasso buttato in uno stagno", anche all'indomani del monito lanciato sui social da Burioni, docente all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Commentando uno studio pubblicato su 'Cell', il virologo ha infatti evidenziato che il lavoro "conferma la maggiore contagiosità" Omicron BA.4-BA.5, "la capacità di infettare le persone vaccinate e/o guarite (anche da Omicron 1 o 2) e purtroppo" indica come "prevedibile anche una maggiore patogenicità".
Pregliasco conferma che "quest'inverno avremo una concomitanza di fattori facilitanti la diffusione del virus (la situazione meteorologica, le scuole aperte, così come i luoghi di lavoro), una variante con caratteristiche di invasività elevate e capace di eludere la risposta immunitaria, e un aumento nel numero di soggetti vaccinati o guariti da tempo e quindi nuovamente più suscettibili all'infezione. Tutto questo farà rialzare i casi", si aspetta il medico, "ma secondo quello che ripeto sempre come un mantra e cioè il modello 'sasso nello stagno': le onde saranno auspicabilmente a digradare". L'annuncio dell'Organizzazione mondiale della sanità, di una fine pandemia mai prima d'ora tanto vicina, per Pregliasco "va proprio in questa direzione: si prospetta un andamento endemico del virus"
Pregliasco conferma che "quest'inverno avremo una concomitanza di fattori facilitanti la diffusione del virus (la situazione meteorologica, le scuole aperte, così come i luoghi di lavoro), una variante con caratteristiche di invasività elevate e capace di eludere la risposta immunitaria, e un aumento nel numero di soggetti vaccinati o guariti da tempo e quindi nuovamente più suscettibili all'infezione. Tutto questo farà rialzare i casi", si aspetta il medico, "ma secondo quello che ripeto sempre come un mantra e cioè il modello 'sasso nello stagno': le onde saranno auspicabilmente a digradare". L'annuncio dell'Organizzazione mondiale della sanità, di una fine pandemia mai prima d'ora tanto vicina, per Pregliasco "va proprio in questa direzione: si prospetta un andamento endemico del virus"
Via libera da parte dell'Aifa al vaccino adattato a Omicron 4-5
La Commissione Tecnico Scientifica di Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha approvato il vaccino anti Covid adattato contro le sottovarianti Omicron 4 e 5. Nella giornata di martedì 13 settembre l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, aveva raccomandato l’utilizzo dei preparati come “dose booster per tutti i soggetti previsti dall'indicazione autorizzata”. LEGGI DI PIU'
Covid: a fine mese disponibili nuovi vaccini in Israele
I vaccini aggiornati della Pfizer contro le varianti del Covid saranno disponibili da fine settembre in Israele dove si comincerà da subito l'immunizzazione dei cittadini. Lo ha annunciato il resposabile nazionale della lotta all'infezione Salman Zarka senza tuttavia dettagliare se ci saranno priorità nella diffusione."I vaccini - ha detto - sono già arrivati nel Paese e nei prossimi giorni saranno inviati alle Casse mutue e saremo in grado di cominciare la somministrazione". Zarka ha spiegato che sono "molto molto raccomandati" per chi è a rischio e per quelli che lavorano nel settore medico ma che saranno disponibili anche per l'intera popolazione.
Gimbe: piano per scuola riapertura scuola è inadeguato
Il tema della riapertura in sicurezza delle scuole "nel vortice della campagna elettorale non ha ricevuto l'attenzione necessaria. Il piano predisposto per l'anno scolastico 2022-23 appare inadeguato non tanto per le misure previste, quanto per le raccomandazioni spesso generiche e, soprattutto, per le eccessive responsabilità scaricate sulle scuole, prive delle necessarie risorse e competenze sanitarie. Il rischio è quello di un impatto rilevante sulla circolazione virale e sulla salute pubblica, ma anche sui giorni di scuola perduti". Lo rileva il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, in una analisi.
Covid: negli anziani aumenta del 69% il rischio di Alzheimer
Per gli anziani ammalarsi di Covid-19 comporta un aumento del 69% del rischio di ammalarsi di Alzheimer. È quanto sostiene uno studio del Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland (Usa), pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease. Per indagare l'impatto del Covid-19 sul rischio di Alzheimer, il team di ricerca ha preso in esame le cartelle cliniche di 6,2 milioni di americani di età pari o superiore a 65 anni senza Alzheimer, che tra febbraio 2020 e maggio 2021 avevano ricevuto cure mediche (410.748 anche per Covid-19). L'analisi ha mostrato che chi aveva avuto il Covid-19 aveva un rischio quasi il 70% in più di ricevere una diagnosi di Alzheimer entro 360 giorni dall'infezione da SarsCoV2. L'aumento del rischio era ancora più forte per gli over-85 (+89%) e per le donne (+82%). I ricercatori hanno spiegato che non è chiaro se il Covid-19 rappresenti un nuovo fattore di rischio o se acceleri lo sviluppo della malattia, già presente in forma latente. Tuttavia, evidenziano come un aumento delle diagnosi di Alzheimer di questa entità - se fosse confermato - avrebbe un impatto durissimo sui sistemi sanitari e sui Paesi.
Covid: Gimbe, in 7 giorni intensive -11,9%, ricoveri -13,3%
Prosegue il calo di contagi e ospedalizzazioni per Covid-19. Nella settimana 7-13 settembre, le infezioni sono scese del 12,9%, i ricoveri in terapia intensiva dell'11,9%, quelli ordinari del 13,3%, rispetto alla settimana precedente. In diminuzione anche i decessi (-14,3%). Lo rileva il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. "Da 4 settimane consecutive - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - prosegue la lenta discesa dei nuovi casi settimanali che si attestano intorno a quota 108 mila, con una media mobile a 7 giorni di circa 15 mila casi al giorno".
Covid: Toscana, altri 3 morti e 903 nuovi positivi
Altri 903 nuovi casi (età media 53 anni) e altri tre morti per Covid in Toscana nelle 24 ore. Le ultime vittime sono state 1 a Prato, a Siena e a Grosseto. Il totale dei decessi sale a 10.712 persone dall'inizio dell'epidemia. Invece i nuovi casi portano a 1.388.326 i positivi totali censiti dalla Regione dall'inizio della pandemia (+0,1% sul totale del giorno precedente). I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 1.297.916 (93,5% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 79.698 (+0,1% su ieri). Tra loro i ricoverati sono 184 (-5 persone il saldo fra ricoveri e dimissioni su ieri, pari al-2,6%), di cui 4 in terapia intensiva (-3 persone il saldo fra ingressi e uscite su ieri, -42,9%). Altre 79.514 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (112 in più rispetto a ieri, più 0,1%).
Covid prima del paziente zero, risarcito corista della Scala
Il paziente zero non era ancora stato individuato ma lui il Covid lo aveva già preso il 18 febbraio: a un cantante della Scala - scrive oggi 'Il corriere della Sera' nelle pagine milanesi - è arrivato il riconoscimento dell'infortunio sul lavoro e un'integrazione delle buste paga arretrate. Del malessere, Alberto Rota, 54 anni, basso nel coro della Scala, si è accorto subito, per quella gola che bruciava mentre cantava ne 'Il Trovatore' di Verdi. Il 26 febbraio il tampone rivela la sua positività al Covid. E poi arriva la polmonite bilaterale. Sul fronte lavorativo, l'assenza del cantante è inizialmente legittimata da un certificato di malattia per 'sindrome da raffreddamento', ma da marzo la Scala ha fatto ricorso al Fis, cioè l'equivalente della cassa integrazione per il settore dello spettacolo, che comporta una decurtazione della busta paga base attorno al 20 per cento. Rota, che è anche delegato sindacale della Slc Cgil, decide di rivolgersi al patronato Inca Cgil e riesce a ottenere il riconoscimento dell'infortunio sul lavoro. Che comporta il pagamento del 100 per cento del salario. L'ipotesi è che il contagio sia avvenuto in treno o sui mezzi pubblici che Rota utilizzava per andare alla Scala nelle settimane in cui il virus stava già circolando.
Covid, l'Oms dichiara che il mondo non è mai stato così vicino alla fine della pandemia
"Non siamo mai stati in una posizione migliore per porre fine alla pandemia", ha dichiarato il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus. L'ARTICOLO COMPLETO
Covid, via libera da parte dell'Aifa al vaccino adattato a Omicron 4-5
"Dai soggetti che presentano fattori di rischio e dagli over 60", è raccomandato il richiamo alla popolazione a maggior rischio di sviluppare la malattia in forma grave. L'ARTICOLO COMPLETO