In calo le terapie intensive (-18) e i ricoveri ordinari (-183) nelle ultime 24 ore. Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, nei 7 giorni dal 20 al 26 luglio, rispetto alla settimana precedente, i nuovi casi di infezione scendono del 25%, mentre continuano ad aumentare i nuovi decessi. Il dato degli attualmente positivi segna un -4%. Ema esamina il farmaco anti-tumore sabizabulina contro il virus. Biden è guarito dal Covid
In Italia si sono registrati 60.381 nuovi casi Covid su 296.304 tamponi processati. I decessi sono 199 nelle ultime 24 ore. In calo le terapie intensive, 18 in meno (ieri -10): in tutto sono 406 con 49 ingressi del giorno. Scende anche il numero dei ricoveri ordinari: sono 183 in meno (ieri -30), per un totale di 10.911. Il tasso di positività sale dal 20,1% al 20,4% (BOLLETTINO - MAPPE - GRAFICHE).
Continua la discesa dei nuovi casi (-25% in 7 giorni) e frena l'aumento di ricoveri (+1,4%) e delle terapie intensive (+5,1%) mentre restano ancora in crescita i decessi (+23,8%). Lo rileva la fondazione Gimbe nel consueto monitoraggio settimanale. In particolare nella settimana compresa tra il 20 e il 26 luglio si registra - rispetto a quella precedente - una diminuzione di nuovi casi (473.820 vs 631.693) a fronte di un aumento dei decessi (1.019 vs 823).
Intanto negli Usa è stato annunciato che in alcune aree le mascherine torneranno obbligatorie negli edifici scolastici pubblici: è il caso di Louisville, la più grande città del Kentucky. Ad Atlanta, in Georgia, i dispositivi di protezione individuale saranno reintrodotti invece almeno per gli impiegati degli istituti educativi.
Gli ultimi approfondimenti:
- Covid-19, nel mondo 27 milioni di persone con danni a olfatto e gusto: ecco chi rischia
- Ipotesi riduzione isolamento positivi, per quanto tempo si è contagiosi? Gli studi
- RCovid-19, nel mondo 27 milioni di persone con danni a olfatto e gusto: ecco chi rischia
- Covid e vacanze, mascherine in Europa: dove vanno indossate
- Iscriviti alla newsletter di Salute per rimanere aggiornato
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui. Per tutti gli aggiornamenti segui il nuovo live di venerdì 29 luglio
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Coronavirus in Italia, il bollettino del 28 luglio: 60.381 nuovi casi, i morti sono 199
Itamponi sono 296.304, compresi i test rapidi. La percentuale di positivi è al 20,4%. Le persone in terapia intensiva sono 406 (-18), quelle nei reparti ordinari 10.911 (-183). I decessi totali, dopo alcuni riconteggi, arrivano a 171.638 . IL BOLLETTINO COVID DEL 28 LUGLIO
Covid, record contagi in Russia: mai così alti da aprile
"I numeri stanno davvero crescendo, vediamo che la curva è salita, questo non avviene solo nel nostro Paese, ma in un certo numero di Paesi tale tendenza è allarmante” ha affermato Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino. L'APPROFONDIMENTOCoronavirus in Europa e nel mondo: infografiche
Covid, Gimbe: continua calo nuovi casi, ma aumentano decessi
I nuovi contagi dal 20 al 26 luglio 2022 sono stati 473.820, a fronte dei 631.693 della settimana precedente, con un calo del 25%. Frena l'aumento dei ricoveri sia in area medica sia in terapia intensiva. Lo ha rilevato l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. IL REPORT
Ipotesi riduzione isolamento positivi, per quanto tempo si è contagiosi?
Mentre in Italia si discute sull’opportunità o meno di modificare le norme a riguardo, alcuni studi indicano come le persone contagiate potrebbero infettarne altre anche “nella seconda settimana dopo i primi sintomi”. Ecco cosa dicono le ricerche
Coronavirus in Italia: dati, infografiche e mappe
Covid-19, nel mondo 27 milioni di persone con danni a olfatto e gusto: ecco chi rischia
A dirlo è una ricerca coordinata dalla National University of Singapore: una parte di queste persone potrebbe non recuperare a pieno i due sensi. A correre i pericoli maggiori sarebbero le donne, chi ha avuto sintomi severi e chi soffre abitualmente di congestione nasale. LA RICERCA
Long Covid, studio rivela che tra i sintomi ci sono anche perdita di capelli e calo libido
Un nuovo studio coordinato dall'Università di Birmingham e pubblicato su Nature Medicine ha indicato 62 sintomi associati a Covid-19 fino a 12 settimane dall'infezione. Tra quelli più frequenti ci sono anosmia (perdita dell'olfatto), mancanza di respiro, dolore toracico e febbre. Ma anche amnesia, aprassia, incontinenza intestinale, disfunzione erettile, allucinazioni, gonfiore degli arti. Individuati anche gruppi demografici e stili di vita che espongono le persone a maggior rischio di sviluppare long Covid. LA RICERCA
Iscriviti alla newsletter di Salute per rimanere aggiornato
Covid, verso riduzione isolamento dei positivi asintomatici: come potrebbe cambiare
“Credo che l'obiettivo sia convivere con il virus, e la convivenza significa anche rivedere e rivalutare le regole in caso di positivi senza sintomi”, ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Il passo successivo potrebbe comportarne la totale eliminazione. Nei prossimi giorni è attesa una circolare del ministero della Salute che, secondo alcune indiscrezioni, permetterebbe di lasciare casa 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi, in caso di test negativo. COSA SAPPIAMO
Covid, la pandemia è partita da Wuhan: “Primo contagio a fine 2019”. Lo studio di Science
Secondo un team di ricercatori internazionali non ci sarebbero dubbi sull’origine cinese del virus. Sotto la lente di ingrandimento lo Huanan Seafood Wholesale Market dove ”anche a novembre 2019 si vendevano animali vivi sia per la loro carne che per la loro pelliccia, come i cani procione”. LA RICERCA
Le altre notizie sul Covid e non solo nella sezione di Salute
Covid, effetti anche sulla pelle: macchie, dermatiti ed eruzioni cutanee
Anche un forte prurito può essere la manifestazione del contagio da coronavirus: dermatiti, eczemi e rash cutanei sono sintomi dell’infezione per un quarto dei contagiati, in particolare le donne, e possono manifestarsi anche dopo la guarigione: cosa fare per gestirli al meglio. LO STUDIO
Usa, tornano mascherine in alcune scuole
Stanno per tornare, sia pure ancora a macchia di leopardo, le mascherine contro il Covid in alcuni distretti scolastici americani. Negli Usa continua la crescita dei casi dovuti alla variante BA.5 e molte zone sono ad "alto livello di contagi nella comunità". In alcune aree è già stato annunciato che le mascherine saranno obbligatorie negli edifici scolastici pubblici: è il caso di Louisville, la più grande città del Kentucky. Ad Atlanta, in Georgia, i dispositivi di protezione individuale saranno reintrodotti almeno per gli impiegati degli istituti educativi. Los Angeles e San Diego stanno soppesando l'obbligo. E in varie aree i dirigenti scolastici hanno fatto sapere di stare considerando l'obbligo. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno detto tramite la portavoce Kristen Nordlung: "Stiamo continuamente valutando le raccomandazioni da dare sulla base della scienza in continua evoluzione e di nuovi dati".
Dal Covid al vaiolo delle scimmie al virus di Marburg: le malattie monitorate dall’Oms
Epatiti, colera, ebola: sono diversi i virus che l’Organizzazione mondiale della Sanità monitora costantemente, a causa della loro portata aggressiva nei confronti dell’uomo. Ecco gli ultimi casi registrati dalle autorità sanitarie internazionali. LO STUDIO
Covid, presto un nuovo vaccino a Dna plasmidico contro tutte le varianti
I ricercatori della Facoltà di Medicina di San Diego, in California, stanno lavorando a un prodotto in grado di bloccare il virus e tutte le sue possibili variazioni. “Quanto presente adesso sul mercato fa poco per bloccare la trasmissione, con le nostre ricerche invece possiamo ottenere una risposta anticorpale più specifica”, spiegano. COSA SAPPIAMO
Covid, rischio diabete e malattie cardiovascolari dopo l'infezione
Emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista 'Plos Medicine', condotto dagli scienziati del King's College di Londra. I rischi sono più elevati specialmente nei tre mesi post infezione da coronavirus. LA RICERCA