Registrati 28.900 nuovi contagi e 129 morti. Tasso di positività al 14,1%. Agenas: "Intensive stabili a 5%, un anno fa 33%". Speranza: "Occorre ancora prudenza, la pandemia non è scomparsa, il virus continua a circolare". Oms: "In Europa e Asia centrale 100mln casi Covid in 100 settimane"
1 nuovo post
Di Serio: aumento dei casi era atteso, monitorare ospedali
"Il dato attuale relativo all'incremento dei casi di Covid-19 in Italia e' un dato atteso, perche' ogni volta che c'e' un allentamento delle misure restrittive si ha come conseguenza una crescita dei contagi; dunque, piu' che guardare al numero dei casi, che credo continueranno a salire almeno fino ad aprile-maggio, in questo momento vanno monitorati attentamente i due indici piu' affidabili e indicativi che sono le ospedalizzazioni e l'occupazione delle terapie intensive". Cosi' Clelia Di Serio, ordinario di Statistica Medica all'Universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano, commenta all'ANSA l'andamento della curva epidemica, sottolineando come resti pero' "fondamentale" in questa situazione non abolire l'obbligo delle mascherine al chiuso.
Farmaci, dopo pandemia esperti chiedono revisione settore
- Il futuro del settore farmaceutico dopo la pandemia passa dalla necessità di rivedere l’intero impianto di sviluppo, test, approvazione, il prezzo dei prodotti farmaceutici, da quelli avanzati come la terapia genica (Atmp, medicinali biologici di terapia genica, contenenti un Rna o un Dna in grado di indurre un effetto terapeutico) alle terapie digitali in forma di app o algoritmi, alle nuove combinazioni di farmaci già esistenti (farmaci 'follow on'), fino anche al riposizionamento di principi attivi utilizzati per certe malattie per un nuovo scopo, come si è visto ampiamente anche durante l’emergenza Covid. È questo il cuore del workshop dal titolo 'La sfida dell’innovazione terapeutica centrata sui bisogni della persona. Aspetti regolatori e accesso alle terapie', che si terrà domani a Roma (10-13.30 all'Hotel Nazionale in Piazza di Monte Citorio, 131).
L'evento è promosso dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) - Facoltà di Economia dell’Università Cattolica nel campus di Roma, diretta da Americo Cicchetti, in collaborazione con Farmindustria. Obiettivo: inquadrare e approfondire le questioni cruciali per assicurare l’accesso a tutti i pazienti e naturalmente la sostenibilità di cure mediche sempre più personalizzate e sempre più tecnologiche. "Il settore farmaceutico sta attraversando importanti cambiamenti – sottolinea Cicchetti - I temi della sostenibilità continuano a caratterizzare l’agenda della politica sanitaria a livello globale alla ricerca di un delicato equilibrio tra la necessità di garantire l’accesso alle nuove terapie a tutti i pazienti e il mantenimento degli equilibri economici complessivi”. "La pandemia da Covid-19 ha ulteriormente ridefinito lo scenario globale delle innovazioni in ambito farmaceutico - afferma Cicchetti - L’accelerazione in termini stretti l’abbiamo vista nell’ambito dei vaccini, degli anticorpi monoclonali e degli antivirali sviluppati in tempi da record durante la pandemia beneficiando, però, di tanti anni di ricerca anche di base, pregressa”.
L'evento è promosso dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) - Facoltà di Economia dell’Università Cattolica nel campus di Roma, diretta da Americo Cicchetti, in collaborazione con Farmindustria. Obiettivo: inquadrare e approfondire le questioni cruciali per assicurare l’accesso a tutti i pazienti e naturalmente la sostenibilità di cure mediche sempre più personalizzate e sempre più tecnologiche. "Il settore farmaceutico sta attraversando importanti cambiamenti – sottolinea Cicchetti - I temi della sostenibilità continuano a caratterizzare l’agenda della politica sanitaria a livello globale alla ricerca di un delicato equilibrio tra la necessità di garantire l’accesso alle nuove terapie a tutti i pazienti e il mantenimento degli equilibri economici complessivi”. "La pandemia da Covid-19 ha ulteriormente ridefinito lo scenario globale delle innovazioni in ambito farmaceutico - afferma Cicchetti - L’accelerazione in termini stretti l’abbiamo vista nell’ambito dei vaccini, degli anticorpi monoclonali e degli antivirali sviluppati in tempi da record durante la pandemia beneficiando, però, di tanti anni di ricerca anche di base, pregressa”.
In Emilia Romagna 2.002 nuovi positivi e 16 decessi
Sedici decessi e 2.002 casi di coronavirus in più rispetto a ieri nelle ultime 24 ore in Emilia Romagna, su un totale di 9.734 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 4.991 molecolari e 4.743 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 20,6%, età media 41,8 anni. Si tratta di un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo. Da inizio pandemia, in Emilia Romagna si sono registrati 1.217.647 casi di positività e 16.084 decessi.
In Abruzzo 687 nuovi casi, salgono i ricoveri
Sono 687 i nuovi casi di Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Abruzzo. Del totale, 636 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari (817) e test antigenici rapidi (3.776), è pari al 14,96%. Aumentano ancora i ricoveri, che passano dai 285 di ieri ai 296 di oggi. Si registra un decesso recente: il bilancio delle vittime sale a 3.027. I nuovi positivi hanno età compresa tra 3 mesi e 92 anni. Gli attualmente positivi sono 30.680 (-154): 283 pazienti (+11) sono ricoverati in ospedale in area medica e 13 (invariato) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 30.384 (-75) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 245.640 (+740). Il decesso riguarda una 79enne della provincia di Chieti. Il totale dei casi accertati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza ad oggi sale a 279.347: 60.282 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+111), 77.283 in provincia di Chieti (+203), 65.085 in provincia di Pescara (+199), 68.946 in provincia di Teramo (+148) e 3.788 fuori regione (+4), mentre per 3.963 (+12) sono in corso verifiche sulla provenienza.
In Friuli Venezia Giulia 245 nuovi contagi e 6 decessi
Oggi in Friuli Venezia Giulia su 3.212 test e tamponi sono state riscontrate 245 positività al Covid 19, pari al 7,62%. Nel dettaglio, su 1.298 tamponi molecolari sono stati rilevati 30 nuovi contagi (2,31%); su 1.914 test rapidi antigenici realizzati 215 casi (11,23%). Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 8 (stabili), mentre i pazienti in altri reparti sono 142 (+4). Lo ha comunicato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. La fascia d'età più colpita dal virus e' la 40-49 anni (16,33%), seguita dalla 50-59 (15,51%) e dalla 30-39 (14,69%). Oggi si registrano i decessi di 6 persone, tra i 75 e i 96 anni. Il numero complessivo dei decessi corrisponde a 4.836: 1.183 a Trieste, 2.302 a Udine, 922 a Pordenone e 429 a Gorizia. I totalmente guariti sono 293.815, i clinicamente guariti 200, le persone in isolamento 17.527. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive 316.528 persone: 68.782 a Trieste, 131.023 a Udine, 76.493 a Pordenone, 35.571 a Gorizia e 4.659 da fuori regione. Per quanto riguarda il Sistema sanitario regionale, sono state rilevate 4 positività nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina; 5 nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale; una nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale. Relativamente alle residenze per anziani del Fvg si registra il contagio di 1 operatore e 1 ospite.
Covid: oggi in Piemonte 1.892 contagi e 5 decessi
Oggi l'Unita' di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.892 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 7,7% di 24.543 tamponi eseguiti, di cui 22.062 antigenici. Il totale dei casi positivi diventa 1.007.496. I ricoverati in terapia intensiva sono 27 (invariati rispetto a ieri), non in terapia intensiva 621 (+24 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 42.835 mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 16.024.539 (+24.543 rispetto a ieri). Sono 5 i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall'Unita' di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti). Il totale diventa quindi 13.127 deceduti risultati positivi al virus. Infine i pazienti guariti, che diventano complessivamente 950.886 (+1.728 rispetto a ieri).
Covid: in Campania 2.806 nuovi casi su 14.930 test e 9 decessi
Sono 2.806 i nuovi casi di Covid 19 in Campania, di cui 2.479 positivi all'antigenico e 327 al molecolare. I test processati sono 14.930, 11.550 antigenici e 3.380 molecolari. Sono poi 5 i deceduti nelle ultime 48 ore; 4 i deceduti in precedenza ma registrati ieri. Dei 631 posti letto di terapia intensiva disponibili, ne sono occupati 34: dei 3.160 posti letto di degenza disponibili, compresi quelli da privati, ne sono occupati 572
Covid, Costa: entro fine marzo capienza stadi al 100%
"Sicuramente entro fine marzo gli stadi torneranno alla capienza del 100%, ci siamo". Lo dice a Rai Radio1, ospite del programma Radio1 In Vivavoce', il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Covid, in Calabria 1.547 nuovi casi e 8 morti, aumento ricoveri
Sono 1.547 in piu', rispetto a ieri, le persone risultate positive al Covid in Calabria su
7.969 tamponi eseguiti. Nella regione finora sono stati effettuati 2.431.284 tamponi mentre le persone risultate positive salgono a 244.142. Rispetto a ieri sale il rapporto tra tamponi fatti e tamponi positivi (dal 18,87% al 19,41%). Dall'inizio dell'emergenza i decessi sono 2.188 (+8 rispetto a ieri), i guariti sono 190.264 (+1.376 rispetto a ieri),
attualmente i ricoveri sono 325 in area medica (+12 rispetto a ieri) e 14 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono 51.690 (+163).
7.969 tamponi eseguiti. Nella regione finora sono stati effettuati 2.431.284 tamponi mentre le persone risultate positive salgono a 244.142. Rispetto a ieri sale il rapporto tra tamponi fatti e tamponi positivi (dal 18,87% al 19,41%). Dall'inizio dell'emergenza i decessi sono 2.188 (+8 rispetto a ieri), i guariti sono 190.264 (+1.376 rispetto a ieri),
attualmente i ricoveri sono 325 in area medica (+12 rispetto a ieri) e 14 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono 51.690 (+163).
Covid, bollettino: oggi 28.900 casi e 129 morti, positività cala a 14,1%
Si conferma in salita la curva epidemica in Italia. I nuovi casi sono 28.900, contro i 48.886 di ieri (ma oggi, come ogni lunedì, i pochi casi sono condizionati dai
pochi tamponi del weekend), e soprattutto i 22.083 di lunedì scorso: un aumento su base settimanale di oltre il 30%. I tamponi processati sono 204.877 (ieri 330.028), con un tasso di positivita' che cala dal 14,8 al 14,1%. I decessi sono 129 (ieri 86): le vittime totali dall'inizio della pandemia sono 156.997. Ancora in salita i ricoveri, per il secondo giorno di fila: le terapie intensive sono 2 in piu' (ieri +3) con 32 ingressi del giorno, e arrivano complessivamente a 518, mentre i ricoveri ordinari aumentano di ben 228 unita' (ieri +6), 8.468 in tutto. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
pochi tamponi del weekend), e soprattutto i 22.083 di lunedì scorso: un aumento su base settimanale di oltre il 30%. I tamponi processati sono 204.877 (ieri 330.028), con un tasso di positivita' che cala dal 14,8 al 14,1%. I decessi sono 129 (ieri 86): le vittime totali dall'inizio della pandemia sono 156.997. Ancora in salita i ricoveri, per il secondo giorno di fila: le terapie intensive sono 2 in piu' (ieri +3) con 32 ingressi del giorno, e arrivano complessivamente a 518, mentre i ricoveri ordinari aumentano di ben 228 unita' (ieri +6), 8.468 in tutto. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Offerta mascherine fuori norma, custodia costa 1mln al mese
La struttura del Commissario per l'Emergenza Covid, Francesco Figliuolo, ha avviato le disposizioni per la vendita o manifestazioni di interesse riguardo ad un "accumulo ingente" di mascherine prive della certificazione Ce e altri materiali destinati all'emergenza Covid nella prima fase della pandemia nel 2020, non piu' impiegabili. Secondo quanto si legge dalla determina del Commissario, il materiale occupa un volume complessivo di 40mila metri cubi nei magazzini, per il cui stoccaggio si sostiene un onere di oltre un milione di euro al mese
Covid, Speranza: 'pandemia non è scomparsa, mascherine servono ancora'
''La pandemia non è scomparsa, il virus continua a circolare. E' chiaro che la protezione che ci danno i vaccini è altissima e ci sta consentendo di gestire in modo diverso questa fase. E' una fase molto diversa rispetto a quelle del passato ma non dobbiamo pensare che il virus non c'è più''. Così il ministro alla sanità Roberto Speranza, a margine della tappa lucana di presentazione del Pnrr a Potenza.
''Serve ancora - ha aggiunto - mantenere cautela, attenzione, prudenza e anche gradualità. Le mascherine continuano a essere un elemento molto importane e vanno usate nei momenti in cui ce n'è bisogno. Al chiuso in questo momento sono ancora obbligatorie e anche all'aperto, dove non sono obbligatorie, sono però necessarie nei momenti in cui ci possono essere assembramenti, quindi nei momenti di grandissima partecipazione. Ne vediamo tanti. Quindi in quei casi è utile tenere ancora la mascherina''.
''Serve ancora - ha aggiunto - mantenere cautela, attenzione, prudenza e anche gradualità. Le mascherine continuano a essere un elemento molto importane e vanno usate nei momenti in cui ce n'è bisogno. Al chiuso in questo momento sono ancora obbligatorie e anche all'aperto, dove non sono obbligatorie, sono però necessarie nei momenti in cui ci possono essere assembramenti, quindi nei momenti di grandissima partecipazione. Ne vediamo tanti. Quindi in quei casi è utile tenere ancora la mascherina''.
Covid, Sebastiani: ripresa dei contagi in tutta Europa
La ripresa dei contagi di Covid-19 sta avvenendo in tutta Europa: in 11 Paesi si rileva gia' una crescita dell'incidenza e in 21 si prevede un aumento imminente: e' quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). "L'analisi delle differenze settimanali dei dati dell'incidenza dei positivi al virus SarsCov2 negli Stati dell'Europa rivela la ripresa del contagio", osserva l'esperto. "L'incidenza e' gia' in crescita in undici Stati, otto dei quali - prosegue - formano un cluster di Stati confinanti" che comprende anche l'Italia; si tratta di Austria, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Portogallo, Slovenia, Svizzera. I dati indicano inoltre che "in altri 21 Stati la discesa dell'incidenza e' in frenata ed e' prevista la risalita durante questa settimana". Si tratta di Albania, Bielorussia, Belgio, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Irlanda, Kosovo, Lituania, Moldavia, Montenegro, Nord Macedonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Turchia. "Ci sono infine due Stati, Olanda e Norvegia, dove e' gia' avvenuta di recente una nuova crescita, ma nell'ultima settimana - rileva il matematico - e' iniziata di nuovo la discesa. Di seguito i valori dell'incidenza dei casi negli ultimi sette giorni per 100.000 abitanti nei Paesi europei: oltre 5.000: Islanda (5.154); da 3.000 a 4.000: Austria (3.175); da 2.000 a 3.000: Olanda (2.689), Lettonia (2.166), Svizzera (2.103); da 1.000 a 2.000: Germania (1.639), Danimarca (1.493), Slovacchia (1.469), Grecia (1.221), Estonia (1.165), Finlandia (1.128), Lituania (1.109); da 500 a 1.000: Lussemburgo (893), Norvegia (802), Slovenia (680), Italia (574), Irlanda (540) Repubblica Ceca (527); Meno di 500: Portogallo (472), Belgio (464), Francia (462), Russia (265), Spagna (264), Turchia (234), Croazia (233), Polonia (203), Serbia (171), Bulgaria (164), Ungheria (148), Romania (123), Bielorussia (108), Svezia (105), Montenegro (95), Macedonia (89), Moldavia (64), Bosnia (29), Albania (16), Kosovo (14).
Covid, Cassazione: locale negazionista 'non ha commesso reato'
Non ha commesso il reato di 'inosservanza dei provvedimenti dell'autorita" la titolare della Torteria di Chivasso (Torino) che durante l'emergenza Covid si rifiutava di chiudere l'esercizio commerciale. E' quanto si legge nella sentenza con cui la Cassazione ha annullato, senza rinvio, la conferma del sequestro preventivo da parte del tribunale del riesame di Torino. Secondo la Suprema Corte il fatto non e' previsto dalla legge come reato con riferimento all'articolo 650 del codice penale.
Covid, ambulatori privati Lombardia: "+30-50% liste attesa, quadro drammatico"
E' "drammatica la situazione delle liste d'attesa in Lombardia", con "incrementi del 30-50%. Le strutture ambulatoriali private non sono più in grado di garantire prestazioni adeguate ai pazienti", è l'allarme lanciato da Pietro Potestio, vicepresidente e portavoce dell'Anisap lombarda (Associazione regionale delle istituzioni sanitarie ambulatoriali private e accreditate con il Servizio sanitario nazionale), che chiede "un finanziamento straordinario del Governo".
"Dopo 2 anni di assedio dovuto alla pandemia da Covid-19, che ha messo a dura prova il Ssn, specialmente nella nostra regione - spiega in una nota - ci troviamo a dover affrontare un problema che era già noto, ma che ora è notevolmente amplificato: le liste di attesa. Se prima del Covid questo problema era già esistente, ma in qualche maniera tenuto sotto controllo dalle strutture ambulatoriali private accreditate, ora anche queste non riescono più a dare risposte ai pazienti nei termini stabiliti dalle priorità indicate sulle ricette mediche". In base a quanto rileva Anisap, "le liste hanno subito incrementi che" in Lombardia "vanno dal 30 al 50%" e "che si sommano ai tempi di attesa del 2021, già in sofferenza".
Potestio chiama in causa due fattori. "Il problema esisteva già prima del Covid - ricorda - ed era determinato da un aspetto legato alle risorse disponibili nel sistema. I finanziamenti per il settore privato accreditato che arrivano alle Regioni sono bloccati da un tetto non incrementabile legato al Dl 95 del 2012. I budget assegnati alle singole strutture sono fermi al 2011, per effetto di questo decreto, con una popolazione che fortunatamente vive più a lungo che in altri Paesi europei, ma conseguentemente ha sempre maggiore necessità di cure. Risultato: maggiore domanda, scarsità di offerta dovuto alle risorse, allungamento costante e progressivo dei tempi di attesa". Poi c'è "il secondo fattore imputabile a questi 2 tragici anni, che hanno visto il sistema sanitario totalmente concentrato nel tentativo di curare e salvare i cittadini dalla pandemia con l'interruzione obbligata da parte del pubblico dell'attività ambulatoriale da un lato, e dall'altro l'impossibilita di sottoporsi agli esami necessari per paura di contagiarsi da parte dei pazienti. In questa situazione il settore ambulatoriale privato ha fornito sempre il proprio servizio, cercando di far fronte a tutta la domanda inevasa dal pubblico".
"Dopo 2 anni di assedio dovuto alla pandemia da Covid-19, che ha messo a dura prova il Ssn, specialmente nella nostra regione - spiega in una nota - ci troviamo a dover affrontare un problema che era già noto, ma che ora è notevolmente amplificato: le liste di attesa. Se prima del Covid questo problema era già esistente, ma in qualche maniera tenuto sotto controllo dalle strutture ambulatoriali private accreditate, ora anche queste non riescono più a dare risposte ai pazienti nei termini stabiliti dalle priorità indicate sulle ricette mediche". In base a quanto rileva Anisap, "le liste hanno subito incrementi che" in Lombardia "vanno dal 30 al 50%" e "che si sommano ai tempi di attesa del 2021, già in sofferenza".
Potestio chiama in causa due fattori. "Il problema esisteva già prima del Covid - ricorda - ed era determinato da un aspetto legato alle risorse disponibili nel sistema. I finanziamenti per il settore privato accreditato che arrivano alle Regioni sono bloccati da un tetto non incrementabile legato al Dl 95 del 2012. I budget assegnati alle singole strutture sono fermi al 2011, per effetto di questo decreto, con una popolazione che fortunatamente vive più a lungo che in altri Paesi europei, ma conseguentemente ha sempre maggiore necessità di cure. Risultato: maggiore domanda, scarsità di offerta dovuto alle risorse, allungamento costante e progressivo dei tempi di attesa". Poi c'è "il secondo fattore imputabile a questi 2 tragici anni, che hanno visto il sistema sanitario totalmente concentrato nel tentativo di curare e salvare i cittadini dalla pandemia con l'interruzione obbligata da parte del pubblico dell'attività ambulatoriale da un lato, e dall'altro l'impossibilita di sottoporsi agli esami necessari per paura di contagiarsi da parte dei pazienti. In questa situazione il settore ambulatoriale privato ha fornito sempre il proprio servizio, cercando di far fronte a tutta la domanda inevasa dal pubblico".
Ricciardi: "Con variante contagiosissima si tolgono misure e rallentano vaccinazioni"
"Si tolgono le misure di prevenzione (mascherine e Green pass) con una variante virale contagiosissima e rallentano le vaccinazioni". Secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l'emergenza coronavirus, le ragioni della risalita dei casi Covid sono queste e sono molto chiare. Il docente di Igiene all'università Cattolica di Roma lo sottolinea su Twitter, commentando un articolo che si interroga sui motivi della ripresa dei contagi in Europa. "Ma come non sappiamo perché!! Lo sappiamo benissimo", sostiene Ricciardi.
Covid, De Luca: "Aumento ingressi in terapia intensive, stiamo attenti"
"Dobbiamo fare attenzione, sono già 3 o 4 giorni che registriamo un aumento di ingressi nelle terapie intensive". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. "Dobbiamo stare attenti - ha aggiunto - per due motivi: primo perché andiamo verso la riapertura delle attività economiche, culturali, come è giusto che sia, e questo determina un rimescolamento della società; poi dobbiamo anche avere una prudenza in più perché arriveranno migliaia di profughi dall'Ucraina. Noi abbiamo il dovere di aprire le braccia ed accoglierli, ma dobbiamo anche fare in modo che ci siano controlli adeguati per evitare la diffusione di contagio Covid incontrollato nei nostri territori. Dunque bisogna essere prudenti, secondo la linea che ci siamo sempre dati: essere prudenti per poter aprire tutto, perché se prendiamo sempre decisioni a metà, poi rischiamo i problemi. Nessuna angoscia o esagerazione, ma perlomeno l'uso della mascherina dev'essere mantenuto. E' un elemento di tutela e di protezione".
Covid: Austria, contagi in continuo aumento, calano vaccinazioni
In Austria i casi di Covid-19 continuano ad aumentare e anche le nuove vaccinazioni sono in calo. Nella giornata di ieri sono state somministrate solo 911 dosi, il peggior dato dall'inizio della campagna vaccinale iniziata nel gennaio 2021. Le persone che ieri hanno ricevuto la prima dose nei nove Laender sono state appena 62. Secondo i certificati elettronici vaccinali, il 69,4% degli austriaci ha una copertura vaccinale
completa contro il coronavirus. Il Land con piu' vaccinati e' il piccolo Burgenland con il 75,5%. Nelle ultime 24 ore sono state registrati 34.220 nuovi contagi, 7.394 di essi in Bassa Austria e 6.676 in Alta Austria. Prosegue la crescita della media settimanale di nuovi contagi che e' pari a 42.033 per un'incidenza su sette giorni di 3.276,6 ogni 100.000 abitanti. Sono trascorsi nove giorni da quando quasi tutte le misure di
protezione contro il coronavirus sono state abolite. Attualmente i pazienti Covid ricoverati in ospedale sono 2.856 (59 in piu' rispetto a ieri) e l'aumento settimanale e' stato di 264. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 192. In una settimana esatta i nuovi decessi sono stati 195 per un totale di 15.221 dal 12 marzo 2020, data della prima vittima riconducibile al coronavirus in Austria.
completa contro il coronavirus. Il Land con piu' vaccinati e' il piccolo Burgenland con il 75,5%. Nelle ultime 24 ore sono state registrati 34.220 nuovi contagi, 7.394 di essi in Bassa Austria e 6.676 in Alta Austria. Prosegue la crescita della media settimanale di nuovi contagi che e' pari a 42.033 per un'incidenza su sette giorni di 3.276,6 ogni 100.000 abitanti. Sono trascorsi nove giorni da quando quasi tutte le misure di
protezione contro il coronavirus sono state abolite. Attualmente i pazienti Covid ricoverati in ospedale sono 2.856 (59 in piu' rispetto a ieri) e l'aumento settimanale e' stato di 264. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 192. In una settimana esatta i nuovi decessi sono stati 195 per un totale di 15.221 dal 12 marzo 2020, data della prima vittima riconducibile al coronavirus in Austria.
Covid: in Francia +20% casi, ma via mascherina e pass vaccinale
Da oggi in Francia nella maggior parte dei luoghi pubblici non bisogna piu' esibire il pass vaccinale ne' indossare la mascherina, neanche in ufficio e a scuola, dove
entra in vigore un protocollo sanitario anti-Covid ulteriormente semplificato. Nonostante il rimbalzo dei contagi - +20% in una settimana - il governo francese ha deciso di rispettare il calendario stabilito nelle scorse settimane, teso ad allentare
le norme anti-Covid e a concedere maggiore liberta' ai cittadini verso un pieno (o quasi) ritorno alla normalita'. Tuttavia in alcuni territori d'oltremare, come in Martinica, rimangono in vigore pass sanitario e coprifuoco alle 22 per frenare il boom di nuovi casi. "La situazione e' migliorata negli ospedali e la nostra copertura vaccinale e' alta. Per questi motivi le restrizioni sanitarie vengono revocate" ha detto al quotidiano Le Parisien il primo ministro Jean Castex
entra in vigore un protocollo sanitario anti-Covid ulteriormente semplificato. Nonostante il rimbalzo dei contagi - +20% in una settimana - il governo francese ha deciso di rispettare il calendario stabilito nelle scorse settimane, teso ad allentare
le norme anti-Covid e a concedere maggiore liberta' ai cittadini verso un pieno (o quasi) ritorno alla normalita'. Tuttavia in alcuni territori d'oltremare, come in Martinica, rimangono in vigore pass sanitario e coprifuoco alle 22 per frenare il boom di nuovi casi. "La situazione e' migliorata negli ospedali e la nostra copertura vaccinale e' alta. Per questi motivi le restrizioni sanitarie vengono revocate" ha detto al quotidiano Le Parisien il primo ministro Jean Castex
India inizia a vaccinare 12-14enni, booster a over 60
Il ministero alla Sanita' indiano ha annunciato l'allargamento delle vaccinazioni anti Covid alla fascia di eta' dai 12 ai 14 anni, a partire dal 16 marzo. Per i ragazzi di questa fascia verra' utilizzato il Corbevax, il vaccino a subunita' proteica sviluppato dall'azienda di Hyderabad Biological E Limited, che si somministra in due dosi, ed e' il terzo vaccino nazionale. Il ministro Mansukh Mandaviya ha aggiunto che, sempre dal 16 marzo, tutti gli over 60 potranno accedere alla terza dose, mentre, sino a oggi, il booster veniva somministrato solo ai cittadini fragili, agli operatori sanitari e ai lavoratori in prima linea. Nel frattempo, in tutto il paese si riconferma la curva discendente dei nuovi contagi, che, sempre secondo i dati del ministero sono stati nelle ultime 24 ore 2.503, il numero piu' basso da 680 giorni.