Registrati 28.900 nuovi contagi e 129 morti. Tasso di positività al 14,1%. Agenas: "Intensive stabili a 5%, un anno fa 33%". Speranza: "Occorre ancora prudenza, la pandemia non è scomparsa, il virus continua a circolare". Oms: "In Europa e Asia centrale 100mln casi Covid in 100 settimane"
Di Serio: aumento dei casi era atteso, monitorare ospedali
Farmaci, dopo pandemia esperti chiedono revisione settore
L'evento è promosso dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) - Facoltà di Economia dell’Università Cattolica nel campus di Roma, diretta da Americo Cicchetti, in collaborazione con Farmindustria. Obiettivo: inquadrare e approfondire le questioni cruciali per assicurare l’accesso a tutti i pazienti e naturalmente la sostenibilità di cure mediche sempre più personalizzate e sempre più tecnologiche. "Il settore farmaceutico sta attraversando importanti cambiamenti – sottolinea Cicchetti - I temi della sostenibilità continuano a caratterizzare l’agenda della politica sanitaria a livello globale alla ricerca di un delicato equilibrio tra la necessità di garantire l’accesso alle nuove terapie a tutti i pazienti e il mantenimento degli equilibri economici complessivi”. "La pandemia da Covid-19 ha ulteriormente ridefinito lo scenario globale delle innovazioni in ambito farmaceutico - afferma Cicchetti - L’accelerazione in termini stretti l’abbiamo vista nell’ambito dei vaccini, degli anticorpi monoclonali e degli antivirali sviluppati in tempi da record durante la pandemia beneficiando, però, di tanti anni di ricerca anche di base, pregressa”.
In Emilia Romagna 2.002 nuovi positivi e 16 decessi
In Abruzzo 687 nuovi casi, salgono i ricoveri
In Friuli Venezia Giulia 245 nuovi contagi e 6 decessi
Covid: oggi in Piemonte 1.892 contagi e 5 decessi
Covid: in Campania 2.806 nuovi casi su 14.930 test e 9 decessi
Covid, Costa: entro fine marzo capienza stadi al 100%
Covid, in Calabria 1.547 nuovi casi e 8 morti, aumento ricoveri
7.969 tamponi eseguiti. Nella regione finora sono stati effettuati 2.431.284 tamponi mentre le persone risultate positive salgono a 244.142. Rispetto a ieri sale il rapporto tra tamponi fatti e tamponi positivi (dal 18,87% al 19,41%). Dall'inizio dell'emergenza i decessi sono 2.188 (+8 rispetto a ieri), i guariti sono 190.264 (+1.376 rispetto a ieri),
attualmente i ricoveri sono 325 in area medica (+12 rispetto a ieri) e 14 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono 51.690 (+163).
Covid, bollettino: oggi 28.900 casi e 129 morti, positività cala a 14,1%
pochi tamponi del weekend), e soprattutto i 22.083 di lunedì scorso: un aumento su base settimanale di oltre il 30%. I tamponi processati sono 204.877 (ieri 330.028), con un tasso di positivita' che cala dal 14,8 al 14,1%. I decessi sono 129 (ieri 86): le vittime totali dall'inizio della pandemia sono 156.997. Ancora in salita i ricoveri, per il secondo giorno di fila: le terapie intensive sono 2 in piu' (ieri +3) con 32 ingressi del giorno, e arrivano complessivamente a 518, mentre i ricoveri ordinari aumentano di ben 228 unita' (ieri +6), 8.468 in tutto. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Offerta mascherine fuori norma, custodia costa 1mln al mese
Covid, Speranza: 'pandemia non è scomparsa, mascherine servono ancora'
''Serve ancora - ha aggiunto - mantenere cautela, attenzione, prudenza e anche gradualità. Le mascherine continuano a essere un elemento molto importane e vanno usate nei momenti in cui ce n'è bisogno. Al chiuso in questo momento sono ancora obbligatorie e anche all'aperto, dove non sono obbligatorie, sono però necessarie nei momenti in cui ci possono essere assembramenti, quindi nei momenti di grandissima partecipazione. Ne vediamo tanti. Quindi in quei casi è utile tenere ancora la mascherina''.
Covid, Sebastiani: ripresa dei contagi in tutta Europa
Covid, Cassazione: locale negazionista 'non ha commesso reato'
Covid, ambulatori privati Lombardia: "+30-50% liste attesa, quadro drammatico"
"Dopo 2 anni di assedio dovuto alla pandemia da Covid-19, che ha messo a dura prova il Ssn, specialmente nella nostra regione - spiega in una nota - ci troviamo a dover affrontare un problema che era già noto, ma che ora è notevolmente amplificato: le liste di attesa. Se prima del Covid questo problema era già esistente, ma in qualche maniera tenuto sotto controllo dalle strutture ambulatoriali private accreditate, ora anche queste non riescono più a dare risposte ai pazienti nei termini stabiliti dalle priorità indicate sulle ricette mediche". In base a quanto rileva Anisap, "le liste hanno subito incrementi che" in Lombardia "vanno dal 30 al 50%" e "che si sommano ai tempi di attesa del 2021, già in sofferenza".
Potestio chiama in causa due fattori. "Il problema esisteva già prima del Covid - ricorda - ed era determinato da un aspetto legato alle risorse disponibili nel sistema. I finanziamenti per il settore privato accreditato che arrivano alle Regioni sono bloccati da un tetto non incrementabile legato al Dl 95 del 2012. I budget assegnati alle singole strutture sono fermi al 2011, per effetto di questo decreto, con una popolazione che fortunatamente vive più a lungo che in altri Paesi europei, ma conseguentemente ha sempre maggiore necessità di cure. Risultato: maggiore domanda, scarsità di offerta dovuto alle risorse, allungamento costante e progressivo dei tempi di attesa". Poi c'è "il secondo fattore imputabile a questi 2 tragici anni, che hanno visto il sistema sanitario totalmente concentrato nel tentativo di curare e salvare i cittadini dalla pandemia con l'interruzione obbligata da parte del pubblico dell'attività ambulatoriale da un lato, e dall'altro l'impossibilita di sottoporsi agli esami necessari per paura di contagiarsi da parte dei pazienti. In questa situazione il settore ambulatoriale privato ha fornito sempre il proprio servizio, cercando di far fronte a tutta la domanda inevasa dal pubblico".
Ricciardi: "Con variante contagiosissima si tolgono misure e rallentano vaccinazioni"
Covid, De Luca: "Aumento ingressi in terapia intensive, stiamo attenti"
Covid: Austria, contagi in continuo aumento, calano vaccinazioni
completa contro il coronavirus. Il Land con piu' vaccinati e' il piccolo Burgenland con il 75,5%. Nelle ultime 24 ore sono state registrati 34.220 nuovi contagi, 7.394 di essi in Bassa Austria e 6.676 in Alta Austria. Prosegue la crescita della media settimanale di nuovi contagi che e' pari a 42.033 per un'incidenza su sette giorni di 3.276,6 ogni 100.000 abitanti. Sono trascorsi nove giorni da quando quasi tutte le misure di
protezione contro il coronavirus sono state abolite. Attualmente i pazienti Covid ricoverati in ospedale sono 2.856 (59 in piu' rispetto a ieri) e l'aumento settimanale e' stato di 264. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 192. In una settimana esatta i nuovi decessi sono stati 195 per un totale di 15.221 dal 12 marzo 2020, data della prima vittima riconducibile al coronavirus in Austria.
Covid: in Francia +20% casi, ma via mascherina e pass vaccinale
entra in vigore un protocollo sanitario anti-Covid ulteriormente semplificato. Nonostante il rimbalzo dei contagi - +20% in una settimana - il governo francese ha deciso di rispettare il calendario stabilito nelle scorse settimane, teso ad allentare
le norme anti-Covid e a concedere maggiore liberta' ai cittadini verso un pieno (o quasi) ritorno alla normalita'. Tuttavia in alcuni territori d'oltremare, come in Martinica, rimangono in vigore pass sanitario e coprifuoco alle 22 per frenare il boom di nuovi casi. "La situazione e' migliorata negli ospedali e la nostra copertura vaccinale e' alta. Per questi motivi le restrizioni sanitarie vengono revocate" ha detto al quotidiano Le Parisien il primo ministro Jean Castex