Covid, in Cina nuovo picco di casi giornalieri dai tempi di Wuhan

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Giovedì 10 marzo nel Paese sono stati segnalati circa 1.100 nuovi contagi trasmessi localmente, una cifra ben lontana dai numeri registrati in altre nazioni, ma comunque significativa per gli standard del Paese, in cui dall'inizio della pandemia è attiva una rigorosa politica “zero-Covid"

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La Cina è alle prese con nuova ondata di casi di Covid-19. Giovedì 10 marzo, nel Paese sono stati segnalati circa 1.100 nuovi contagi da coronavirus Sars-CoV-2 trasmessi localmente: il totale giornaliero più alto dal picco di Wuhan, come riporta la Cnn. Si tratta di una cifra ben lontana dai numeri registrati in altre nazioni, ma comunque significativa per gli standard del Paese, in cui dall'inizio della pandemia è attiva una rigorosa politica “zero-Covid", che mira a eliminare tutti i focolai e le catene di trasmissione utilizzando una combinazione di controlli alle frontiere, test di massa e procedure di quarantena. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Cina, in lockdown città da 9 milioni di abitanti

Dalla scorsa settimana, quando i casi hanno iniziato a crescere in tutto il paese, le autorità locali hanno adottato misure rigide per cercare di bloccare la corsa del virus. A Changchun, il capoluogo con 9 milioni di abitanti della provinica cinese di Jilin, per esempio, è stato imposto il lockdown. Secondo quanto riferito dai media cinesi,  oltre all'avvio di test di massa, ai cittadini della città è stato imposto di lavorare da casa ed è consentito sono a una persona per ogni nucleo familiare di uscire di casa ogni due giorni per l'acquisto di beni primari. A Shangai, invece, come riporta la Cnn, il governo della città ha convertito diversi appartamenti in centri di quarantena.

In Cina via libera a test antigenici rapidi

Intanto, secondo quanto annunciato dalla Commissione sanitaria nazionale, anche in Cina è stato dato il via libera all'utilizzo dei test antigenici rapidi per contrastare la rapida diffusione della variante Omicron del coronavirus. I kit saranno resi disponibili sia per i cittadini sia per le cliniche.

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