
Green pass sui mezzi pubblici, si va verso la deroga per gli studenti
Dopo l’entrata in vigore delle nuove regole, rimangono ancora dubbi e perplessità su ragazzi e ragazze, che non devono esibire il certificato verde per entrare a scuola ma devono farlo per salire sui mezzi. I governatori auspicano una deroga alla normativa almeno per gli under 18, la ministra Gelmini si è detta disponibile a "valutare la richiesta"

Per entrare a scuola non c’è l’obbligo di Green pass, ma gli studenti devono avere il certificato verde per salire sui mezzi pubblici. Le nuove regole sono entrate in vigore ieri ma rimangono ancora dubbi e perplessità, tanto che si continua a parlare di una deroga per gli studenti che devono prendere scuolabus, tram, metropolitane, treni e aliscafi per raggiungere gli istituti
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Il problema, fanno presente le Regioni, è che quella degli studenti è una "generazione di mezzo", che per ultima ha avuto accesso alla vaccinazione e che, anche per questo potrebbe non essere ancora in regola con il certificato verde
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Per evitare che gli studenti possano perdere giorni di scuola, i governatori portano avanti il pressing sul governo: chiedono una deroga alla normativa almeno per gli under 18
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Tra i governatori favorevoli a questa deroga c’è quello del Friuli-Venezia-Giulia, e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, da ieri sotto scorta per le continue minacce no-vax
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Il presidente della Calabria Roberto Occhiuto, poi, ha definito "di buon senso" la richiesta fatta dalle Regioni di una "deroga per gli studenti, affinché possano ancora per qualche giorno prendere i mezzi pubblici senza il Green pass"
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Una richiesta che trova le porte aperte della ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini e che potrebbe essere discussa in uno dei prossimi incontri tra esecutivo ed Enti locali. La ministra nelle scorse ore si è detta disponibile a "valutare la richiesta", sottolineando che la priorità in questo momento è la "sicurezza dei mezzi pubblici"

Sulla possibilità di una deroga per gli studenti che devono prendere i mezzi pubblici per andare a scuola, anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ospite su Rai Radio 1, ha ribadito: "Valuteremo con le Regioni, ma al momento è giusto procedere con le regole già decise"

Frena, invece, il sottosegretario al ministero dell'Interno Carlo Sibilia. "Sull'obbligo di certificazione verde 'semplice' per gli studenti sui mezzi pubblici non abbiamo intenzione di operare deroghe", ha detto a Radio Capital. "Anzi – ha aggiunto – bisogna continuare su questa linea. Lo strumento sta funzionando, c'è stata una grande risposta da parte dei cittadini e poche multe, quindi va mantenuto. Su 70mila persone controllate ci sono state solo 130 multe e pochissime denunce. Va fatto un plauso ai cittadini italiani"

Ampliando il discorso a tutte le persone che prendono i mezzi, il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini ha rivelato: “Stiamo dialogando con le aziende di trasporto in questa prospettiva", che in futuro possa acquistare un biglietto per il tpl solo chi ha il Green pass. "Le faccio l'esempio del Dolomiti Superski, che è uno skipass molto usato in cui l'utente carica ogni giorno il proprio Green pass e automaticamente lo skipass autorizza solo chi ce l’ha", ha detto a Rainews24. “Siamo ottimisti che nelle prossime settimane possano iniziare sperimentazioni"

Intanto, tornando agli studenti, qualcuno si è già portato avanti: il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha annunciato che in questi primi giorni "non ci saranno controlli mirati sugli studenti”

Ieri l'entrata in vigore delle nuove regole ha creato qualche disagio soprattutto agli studenti pendolari che, nonostante abbiano ricevuto la prima dose, sono ancora sprovvisti del Green pass. A Catania, per esempio, una studentessa della provincia non è stata fatta salire sull'autobus di linea perché, nonostante fosse in regola con la prima dose, non era ancora in possesso del certificato

Controlli serrati anche per chi, come ogni mattina, si è imbarcato a Messina o Villa San Giovanni per attraversare lo Stretto. "Siamo felici di questa decisione almeno si viaggia più tranquilli, non era normale che solo qui non ci fossero controlli", hanno confessato due giovani studenti

Su Telegram è spuntata anche una sorta di “car pooling” per studenti no-vax, che consente di dare e ricevere passaggi per chi non è in possseso del certificato base (dato sia dal vaccino che dal tampone). Inziative come questa presentano naturalmente dei rischi dal punto di vista sanitario