
Covid, quali regioni rischiano di passare in zona gialla
La Calabria ha dati che potrebbero portarla al cambio di colore già da lunedì 13 dicembre. Nelle ultime 24 ore, i nuovi positivi sono stati 224. Sarebbe l’unico territorio che, a oggi, potrebbe andare ad aggiungersi a Friuli Venezia Giulia e Alto Adige

Il 6 dicembre l’Italia ha segnato 9.503 nuovi contagi su 301.560 tamponi giornalieri. Sono saliti i pazienti in terapia intensiva arrivati a 743, 7 in più rispetto al giorno precedente e sono aumentati di 282 persone anche i ricoverati, passati a 5.879
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C’è però una regione che rischia il passaggio in zona gialla, anche a partire dalla prossima settimana, ovvero da lunedì 13 dicembre. È la Calabria che ha registrato un aumento dei ricoveri sia in area medica che in terapia intensiva
Covid, il punto in Calabria
La regione, dal 6 dicembre, ha introdotto l’obbligo di mascherina anche all’aperto. Intanto i ricoverati in area medica sono 152 e 20 quelli in terapia intensiva
Covid, in aumento terapie intensive e ricoveri
Queste cifre fanno alzare ancora di più le percentuali di occupazione dei posti letto che già il 5 dicembre, secondo i dati Agenas, erano al limite delle soglie di rischio, fissate al 15% per l'area medica ed al 10% per le intensive
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La Calabria potrebbe quindi andare a unirsi alle altre due regioni che sono attualmente in zona di rischio giallo: Alto Adige e Friuli Venezia Giulia

Dai dati di Agenas, la Calabria è all’11% di occupazione delle terapie intensive e al 16% dei posti letto in area medica. Il Friuli Venezia Giulia, già giallo, è rispettivamente al 17% e al 24%, la provincia autonoma di Bolzano è al 15% e al 20% e la provincia autonoma di Trento al 9% e al 13%

Si avvicinano alle soglie anche il Lazio che è al 10% di occupazione in terapia intensiva e al 12% in area medica, la Liguria all’11% in entrambe le sezioni, le Marche al 12% in terapia intensiva e al 10% in area medica

Numeri alti sono anche in Veneto che ha il 12% dei posti in terapia intensiva occupati e l’11% in area medica. La Toscana è vicina alla soglia del 10% di occupazione delle terapie intensive, ma mantiene bassa l’area medica al 5%

La Valle d’Aosta ha superato la soglia del 15% di occupazione in area medica, con il suo 19%, ma tiene bassa la terapia intensiva al 3%. L’Umbria è all’8% di occupazione in terapia intensiva e al 6% in area medica e la Lombardia all’8% in terapia intensiva e al 12% in area medica

Tutte le altre regioni hanno numeri ancora abbastanza lontani dal superamento delle soglie. Nella situazione attuale, comunque, a rischiare il passaggio in giallo sarebbe solo la Calabria