
Scuola, in arrivo nuove regole per la quarantena: scatta con tre positivi in classe
Il protocollo è stato stilato dall'Istituto superiore di sanità, dai ministeri della Salute e dell'Istruzione e dalle Regioni, potrebbe essere approvato e trasmesso agli istituti già questa settimana, secondo quanto riporta Repubblica. Tra le novità, l’introduzione della “sorveglianza con testing”: prevede che gli alunni e i docenti vengano testati appena scoperto il contatto con positivo e, in caso di negatività, possano continuare ad andare a scuola, senza osservare l’isolamento

Il protocollo condiviso per uniformare le regole delle quarantene nelle scuole è sul tavolo del governo. L’obiettivo è ridurre il periodo di isolamento dei ragazzi vaccinati per salvare la scuola in presenza e non tornare alla didattica a distanza
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La bozza del documento con le indicazioni per “L'individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico" è stata stilata dall'Istituto superiore di sanità, dai ministeri della Salute e dell'Istruzione e dalle Regioni
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Potrebbe essere approvato e trasmesso a scuole e Regioni già questa settimana, secondo quanto riporta Repubblica, dopo aver trovato un’intesa con il Garante della privacy che aveva chiesto di modificare alcuni passaggi
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La novità più importante che verrebbe introdotta con il protocollo è la “sorveglianza con testing” con un solo caso positivo. La quarantena per tutta la classe verrebbe prescritta solamente in presenza di tre casi positivi
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La “sorveglianza con testing” prevede che gli alunni e i docenti vengano testati appena scoperto il contatto con positivo e, in caso di negatività, possano continuare ad andare a scuola, senza osservare la quarantena. Il tampone viene ripetuto dopo cinque giorni
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Ad oggi la regola generale prevede che se viene trovato uno studente positivo venga messa in quarantena tutta la classe. L’isolamento dura sette giorni per i vaccinati, dieci per i non vaccinati. Dopo il periodo di quarantena, viene fatto il tampone per poter essere riammessi in classe
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Il problema però è che di fatto le regole per decidere la quarantena sono lasciate alle singole Regioni: sono le Aziende sanitarie a decidere caso per caso. Le indicazioni arrivano con ritardo, complicando la gestione dei casi di Covid-19 nelle aule

Nella bozza del nuovo protocollo si prescrive che, se la Asl non può intervenire tempestivamente, è il dirigente scolastico insieme al referente Covid a dover individuare i possibili “contatti scolastici” del caso positivo e a prescrivere le misure, seguendo le indicazioni contenute nel documento

La scuola deve poi comunicare le disposizioni da intraprendere agli studenti (o ai genitori, in caso di minorenni) e agli insegnanti che sono venuti a contatto con il positivo entro le 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o l’esecuzione del tampone. Il referente Covid deve comunicare alla Asl le misure adottate

I TAMPONI – Il nuovo protocollo prevede un tampone da effettuare il prima possibile dal momento in cui si è stati informati del contatto (“tempo zero” T0). Se il risultato è negativo si può già rientrare a scuola senza fare la quarantena. Bisognerà effettuare un secondo tampone dopo cinque giorni (“tempo 5” T5)

CON UN CASO POSITIVO – Per gli alunni che hanno frequentato la stessa classe del caso positivo si applica la “sorveglianza con testing”. Potranno quindi rientrare a scuola dopo risultato del test T0 negativo senza fare la quarantena e dovranno fare un altro tampone dopo cinque giorni (T5)

Invece per i docenti che hanno svolto attività in presenza nella classe del caso positivo, se vaccinati, verrà applicata la “sorveglianza con testing” con tampone T0 e T5. Se non vaccinati, dovranno osservare la quarantena di dieci giorni con tampone all’inizio (anche in caso di negatività) e alla fine del periodo di isolamento

CON DUE CASI POSITIVI – In presenza di un ulteriore contagio oltre al primo caso positivo, per gli alunni e i docenti vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi si farà la “sorveglianza con testing”. Gli studenti e gli insegnanti non vaccinati dovranno fare la quarantena di dieci giorni e dopo servirà un tampone negativo per tornare in classe

CON TRE CASI POSITIVI – Nel caso ci fossero in totale tre casi positivi in una classe, il documento prescrive la quarantena per tutti con le regole vigenti: sette giorni per i vaccinati, dieci per i non vaccinati. Alla fine del periodo di isolamento tutti dovranno fare un tampone prima di rientrare a scuola

PER I BAMBINI – Diverso il caso dei servizi per l’infanzia, elementari e prima media, dato che gli under 12 non possono ancora essere vaccinati. Per i bambini appartenenti alla stessa sezione o gruppo del positivo è prescritta la quarantena di dieci giorni con tampone alla fine del periodo di isolamento

Gli educatori che hanno svolto attività in presenza nella sezione del bambino positivo dovranno osservare il periodo di quarantena che varia da sette giorni (per i vaccinati) a dieci giorni (per i non vaccinati). Anche loro dovranno fare un tampone dopo l’isolamento. La valutazione del singolo caso è comunque a carico del dirigente in base al tempo di permanenza nella sezione e l’entità del contatto diretto con il positivo

“Aspettiamo con impazienza le linee guida che devono essere precise e lasciare pochi spazi alle interpretazioni. Devono essere prescrittive altrimenti le Asl si comportano in modi difformi”, ha dichiarato Mario Rusconi, presidente dei presidi di Anp