I 17,59 miliardi del Pnrr verranno spesi per "nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti" dice il ministro in un'intervista a Repubblica. E spiega: "A novembre partono i bandi per i primi 5 miliardi"
Investire sugli ambienti scolastici, metterli in sicurezza e realizzare "più laboratori" e "aule in
grado di adattarsi a diverse esigenze". Poi "permettere ai ragazzi di tutto il Paese di avere le stesse opportunità per combattere la dispersione" e "aumentare gli asili nidi". Questo il programma del ministro all'Istruzione Patrizio Bianchi che in un'intervista a Repubblica afferma: "Non ci sono mai stati tanti soldi per la scuola".
"Fondi del Pnrr per nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti"
Interpellato su come si spenderanno i 17,59 miliardi nel Pnrr, Bianchi risponde: "Nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti", "a novembre partono i bandi per i primi 5 miliardi". I fondi del Pnrr saranno spesi partendo dagli "spazi, nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti. Le faranno i Comuni e le Province con il supporto di Cassa depositi e prestiti e Agenzia per la coesione. Abbiamo l'occasione di superare il concetto di aule, corridoi lunghissimi e porte chiuse per puntare su laboratori, palestre e mense. A novembre partono i bandi per i primi 5 miliardi". Tra 5 anni, assicura Bianchi, "ci saranno più asili nido, per permettere a tutti i bimbi di avere le stesse opportunità già prima della scuola primaria".
"Rafforzeremo ruolo di orientamento delle scuole medie"
"Se faremo una riforma della scuola media? Va rafforzato il ruolo di orientamento verso le superiori dove la scelta degli Istituti tecnici e professionali andrà resa più qualificante anche con la riforma che stiamo approvando. Queste scuole saranno sempre più legate al territorio per inserirti subito nel mondo del lavoro", risponde. Alla domanda su cosa dirà alla Cop26 di Glasgow la settimana prossima, Bianchi replica: "Ce la possiamo fare a invertire la tendenza del cambiamento climatico. A trovare modalità di convivenza diverse, a ripristinare l'eguaglianza come parametro fondamentale della società. Ce la possiamo fare anche perché dobbiamo dimostrare a nostri figli che siamo in grado di farlo".