Scuola, governo al lavoro per la quarantena uguale per tutti: le ipotesi sul tavolo
Se viene trovato un alunno positivo, la regola generale prevede l'isolamento per tutta la classe, lungo 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non immunizzati. Ma a livello locale sono le Asl che, di fatto, decidono caso per caso. A invocare uniformità sono le Regioni e i presidi. E con l'aumento dei contagi, torna l'idea di ridurre il periodo in cui tenere a casa i ragazzi
Il governo sta lavorando per trovare un protocollo condiviso che disciplini la quarantena nelle scuole. Ad annunciarlo è il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, dopo l’appello di Regioni e presidi per uniformare le regole
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Con l'aumento dei casi di quarantena e il ritorno in Dad per alcuni alunni, torna anche l’ipotesi di ridurre il periodo di isolamento dei ragazzi vaccinati per salvare la scuola in presenza. Dal modello "aereo" a quello "ospedale", ecco tutte le ipotesi per l’isolamento negli istituti
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La regola generale, ad oggi, prevede che se viene trovato uno studente positivo venga messa in quarantena tutta la classe. L’isolamento dura 7 giorni per i vaccinati, 10 per i non vaccinati. Come secondo passo, dopo il periodo di quarantena, viene fatto il tampone
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Ma, di fatto, le regole per decidere la quarantena sono lasciate alle singole Regioni. Sono infatti le Aziende sanitarie a decidere caso per caso, col risultato che in caso di contagio si mandano diverse classi in quarantena per periodi più o meno lunghi
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Gli esperti sono al lavoro per valutare eventuali provvedimenti su un diverso numero di giorni di isolamento da prevedere per le classi interessate da casi di contagio. A spingere per un taglio della quarantena sono alcune Regioni, che vorrebbero abolirla per i ragazzi vaccinati
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"È già stato convocato ed è operativo un tavolo tecnico con Iss, ministero della Salute, dell'Istruzione e struttura commissariale", ha annunciato il ministro Bianchi in question time sulla diversa gestione delle quarantene nelle classi delle varie Regioni italiane
La decisione più probabile è che eventuali variazioni saranno applicate facendo dei distinguo a seconda del ciclo scolastico: sarebbe difficile prevedere di applicare una quarantena ridotta alle elementari, dove nessun bambino è immunizzato con il vaccino
Tra le ipotesi, c'è quella di ridurre il periodo a 7 giorni per tutti o abbassarlo anche a 5, per far sì che gli studenti siano il meno possibile a casa in Dad in caso di un solo contagiato
Un modello che potrebbe essere adottato è quello "dell’aereo": se c'è un positivo si mettono in quarantena i passeggeri che sono stati seduti vicino a lui, nelle due file dietro, davanti e di lato, come una micro-bolla. Lo stesso meccanismo potrebbe essere applicato nelle scuole
Questo modello sarà sperimentato nella Regione Lazio. Anche in Emilia-Romagna si fa già qualcosa di simile: sono considerati "contatti stretti" da mettere in quarantena solo i vicini di banco, anche se tutti sono chiamati a fare un tampone con urgenza. In Veneto resta a casa solo il contagiato
C’è anche chi propone per le scuole il modello usato fino a oggi negli ospedali. Il protocollo prevede che gli operatori sanitari contatti stretti di un positivo, se asintomatici, non sospendono l’attività, ma vengono sottoposti a tampone per cinque giorni
Durante questo periodo sono tuttavia tenuti a rispettare la quarantena al di fuori dell’orario lavorativo. Al decimo giorno vengono sottoposti a un test molecolare per concludere il periodo di isolamento
Un'alternativa alla quarantena potrebbe essere aumentare l'estensione dei tamponi a tappeto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, per intercettare in anticipo eventuali soggetti positivi
Una soluzione simile è stata adottata in Alto Adige, dove la Provincia autonoma ha proposto lo screening a tappeto su base volontaria agli studenti: quelli che aderiscono non dovranno andare in quarantena in caso di positività di un compagno di classe