
Covid e scuola, le nuove regole: dal green pass al distanziamento. Cosa sappiamo
Nessuna firma per ora da parte dei sindacati al Protocollo sulla sicurezza: i nodi da sciogliere sarebbero realtivi a green pass obbligatorio per il personale scolatico, controlli, tamponi e distanziamento in classe. Il ministro Bianchi definisce la carta verde uno "strumento di tutela". Per la ripresa di settembre norme simili all'anno scorso, con qualche differenza legata all'avanzamento della campagna vaccinale

Da un lato i sindacati contestano l'obbligo del green pass per il personale scolastico, dall'altro il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi lo definisce uno strumento di tutela. E l'incontro fra le sigle e i tecnici del ministero dell'Istruzione finisce con i primi che non firmano il protocollo di sicurezza per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico. Fra i nodi da sciogliere, oltre al green pass, anche controlli, tamponi e distanziamento. Ecco cosa sappiamo sulle regole per il rientro a scuola a settembre
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SINDACATI CONTESTANO OBBLIGO GREEN PASS - "La decisione di adottare il green pass per il personale scolastico, con relative sanzioni in caso di inadempienza, è stata assunta dal Governo in modo unilaterale, nonostante Amministrazione Scolastica e Sindacati siano da tempo impegnati a trovare soluzioni utili per far ripartire la scuola in presenza. Anche per questa ragione, in una categoria già vaccinata al 90%, il provvedimento assunto sta alimentando forti tensioni", scrivono in una nota unitaria i sindacati della scuola Cgil, Cisl e Uil, Snals e Gilda e Anief
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BIANCHI: GREEN PASS STRUMENTO DI TUTELA - "Il green pass è uno strumento a tutela della salute di tutti, in particolare dei più fragili, non una misura punitiva. Ringrazio il personale scolastico che ha aderito con percentuali molto alte alla campagna vaccinale mostrando grande serietà e responsabilità", ha ribadito il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, nel suo primo post su Facebook in cui annuncia anche l'immissione in ruolo di più di 42mila insegnanti, "quasi il doppio dello scorso anno”
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NESSUN RIFERIMENTO AL GREEN PASS NEL PROTOCOLLO - Nel protocollo che il ministero presenterà ai sindacati non ci dovrebbe essere alcun riferimento al green pass, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Le misure contenute sono quelle già previste dal verbale del Cts dello scorso 12 luglio. Dell'obbligo di certificazione verde se ne occuperà il Parlamento nelle prossime settimane quando dovrà trasformare in legge il decreto approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri
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LE REGOLE PER LA RIPRESA DELLE LEZIONI - Confermate molte delle misure in vigore lo scorso anno: mascherine per tutti dai sei anni in su e igiene delle mani, turni di ingresso scaglionati e percorsi il più possibile separati di ingresso e uscita
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Tra le altre regole previste dal protocollo per evitare la diffusione del coronavirus, sono previsti: turni anche in mensa, attivazione di un Help Desk per i presidi e di un tavolo di controllo con i sindacati, individuazione del referente Covid e di un medico competente per le emergenze delle singole scuole
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IL DISTANZIAMENTO - "In linea generale e qualora logisticamente possibile - si legge nel protocollo - si raccomanda di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro (sia in posizione statica che dinamica) e di assicurare, anche nelle zone bianche, la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente"

Ma nel protocollo si precisa che "laddove le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici, legate anche alla disponibilità di risorse umane e alle conseguenti ripercussioni organizzative, non consentano il distanziamento di sicurezza interpersonale, resta necessario mantenere le altre misure"

FINESTRE APERTE - "Nelle aule scolastiche - si legge ancora nel protocollo - è opportuno tenere aperte leggermente e contemporaneamente una o più ante delle finestre e/o di eventuali balconi e la porta dell’aula in modo intermittente o continuo. Questa misura può raggiungere la massima efficienza se le finestre, i balconi e le porte si trovano su entrambi i lati dell’aula (ventilazione incrociata)"

Tal misura "dovrà essere adottata anche nelle giornate con avverse condizioni meteorologiche, rimodulando la frequenza e i periodi di apertura delle ante di finestre, di balconi e delle porte (che per compensare devono essere più frequenti e per periodi più lunghi) e limitando, allo stesso tempo, l’impatto delle condizioni meteo esterne"

LE REGOLE IN CASO DI CONTAGIO - Nel caso in cui dovessero essere individuati casi di positività al coronavirus tra alunni o personale scolastico, le regole restano quelle dello scorso anno. La persona positiva dovrà tornare a casa e si attiveranno le procedure con la Asl: con una sola differenza. Per i vaccinati dovranno passare soltanto 7 giorni e non più 10 per fare il tampone di conferma e tornare a scuola
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