
Vaccini Covid, da Hipra a Reithera: a che punto sono le sperimentazioni in Europa
Oltre a quelli già in commercio, sono diversi i vaccini giunti alla fase tre della sperimentazione. Alcuni di questi sono prodotti in Ue e potrebbero presto unirsi agli ormai noti Moderna, Pfizer, Johnson&Johnson e AstraZeneca. Da quello spagnolo già approvato dall’Aemps al farmaco italiano dal futuro incerto: ecco com’è la situazione

Prosegue la fase di sperimentazione di numerosi vaccini che, una volta superata la fase test, verranno commercializzati e affiancati in Europa ai già noti Moderna, Pfizer, Johnson&Johnson e AstraZeneca. Proprio in Ue si trovano diverse case farmaceutiche il cui vaccino ha già superato diverse fasi di sperimentazione: dalla spagnola Hipra all’italiana Reithera, ecco a che punto siamo nel Vecchio Continente
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Hipra (Spagna) - L'Agenzia del farmaco spagnola (Aemps) ha recentemente autorizzato l'inizio di test sugli esseri umani di un vaccino anti-Covid sviluppato nel Paese iberico. La casa farmaceutica produttrice è la compagnia Hipra. Si tratta del primo vaccino sperimentale prodotto in Spagna che passa in questa nuova fase di studio, secondo una nota dell'Aemps
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La fase di test su esseri umani prevede la partecipazione di "varie decine di volontari" di età comprese tra i 18 e i 39 anni, a cui saranno somministrate due dosi in un intervallo di tempo di 21 giorni. Il vaccino, spiega ancora l'Aemps, si basa su un meccanismo di generazione della risposta immunitaria simile a quello utilizzato per i vaccini Novavax e Sanofi/Gsk. Circa 10 giorni prima, l'Aemps aveva negato l'autorizzazione alle prove su umani del vaccino sperimentale sviluppato dal Consiglio Superiore delle Ricerche Scientifiche spagnolo
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Sanofi Pasteur (Francia) - Per quanto riguarda invece il vaccino Vidprevtyn, prodotto dalla casa farmaceutica francese Sanofi Pasteur, e che si trova alla fase 3 della sperimentazione, l’Ema ha fatto recentemente sapere che valuterà i dati non appena saranno disponibili per decidere se i benefici superano i rischi, e valuterà la conformità di Vidprevtyn ai consueti standard Ue per efficacia, sicurezza e qualità
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Si tratta di un vaccino a base di proteine che contiene una versione coltivata in laboratorio della proteina Spike trovata sulla superficie del Sars-CoV-2. Il Vidprevtyn contiene anche un "adiuvante", ovvero una sostanza che aiuta a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino
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Curevac (Germania) - Diversa invece la situazione che riguarda l'azienda tedesca di biotecnologie Curevac: questa nonostante i risultati definitivi dei test clinici sull'efficacia del suo vaccino a mRNA contro il coronavirus abbiano registrato un'efficacia di solo il 48%, ha fatto sapere che intende continuare a lavorare allo sviluppo del proprio vaccino

I dati del vaccino Curevac, anche questo alla fase 3 della sperimentazione, hanno dimostrato anche che l'efficacia contro i sintomi lievi o moderati sale al 53% nella popolazione giovane (tra i 18 e i 60 anni), dove registra anche un 100% di probabilità di prevenire i sintomi più gravi e la morte

"Abbiamo un contratto con la Commissione Europea per fornire 225 milioni di dosi del farmaco, quindi penso che, con questo in mente, dobbiamo andare avanti", ha detto recentemente Pierre Kemula, Cfo di Curevac

Reithera (Italia) - L’azienda di Castel Romano ha annunciato lo scorso mese di luglio che a tre settimane dall’inoculazione della prima dose si è osservata una risposta anticorpale contro la proteina Spike in oltre il 93% dei volontari. La seconda somministrazione ha poi permesso di arrivare al 99%. La situazione è migliorata a cinque settimane dalla prima dose: il livello degli anticorpi che legano la proteina Spike e che neutralizzano il virus è risultato comparabile a quello misurato in un gruppo di riferimento di pazienti convalescenti dall’infezione Covid-19

Espletate le prime due fasi, il vaccino di ReiThera al momento è senza fondi, con una promessa di finanziamento del governo bloccata dalla Corte dei Conti. Non si sa, dunque, se potrà approdare alla fase tre, quella finale, necessaria per ottenere l'approvazione

Il vaccino italiano è stato inoltre citato recentemente anche da una circolare del ministero della Salute per via del green pass. Nello specifico, è stato stabilito che “ai cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi) nell'ambito della sperimentazione dello stesso, potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione anti-Covid, in formato cartaceo o digitale”. Lo ha stabilito la circolare “Certificazione di esenzione temporanea alla vaccinazione anti Covid-19 nei soggetti che hanno partecipato alla sperimentazione"

Secondo quanto riferito da Valneva, il prossimo step di test includerà circa 150 volontari over 56 al fine di generare dati di sicurezza e immunogenicità per questa fascia di età. La fase successiva includerà circa 600 volontari di età pari o superiore a 12 anni. Le vaccinazioni saranno somministrate secondo un programma di immunizzazione di due dosi a distanza di 28 giorni. Lo studio sarà condotto in circa 10 siti di prova in Nuova Zelanda

Per quanto riguarda invece i vaccini destinati ai più giovani, finora in Europa rimangono soltanto due quelli raccomandati dall’Agenzia del farmaco (EMA) per i ragazzi a partire dai 12 anni: il vaccino prodotto da Moderna e quello prodotto da Pfizer-BioNTech. Si tratta in entrambi i casi di vaccini a mRNA