
Vaccino Covid in gravidanza, ok a Pfizer e Moderna dagli Usa: ecco cosa sappiamo
Negli Stati Uniti, i Centers for Disease Control and Prevention hanno raccomandato la somministrazione alle donne incinte, aggiornando le linee guida in materia. In Italia a prendere posizione è stata invece la Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia) che non solo raccomanda la vaccinazione ma chiede che le future mamme siano considerate popolazione fragile. Richiesta simile anche in Spagna. Ecco cosa sappiamo finora

Le donne incinte possono essere vaccinate senza che questo provochi alcun rischio né per la futura mamma né per il bambino. Ad affermarlo è il Centers for Disease Control and Prevention statunitense, che ha dunque aggiornato le linee guida in materia, prima piuttosto neutrali. In Italia, invece, è stata la Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia) a pubblicare un documento a favore della vaccinazione per le donne incinte
Lo speciale Coronavirus
"La vaccinazione Covid è raccomandata per tutte le persone di età pari o superiore a 12 anni, comprese le donne in gravidanza, che allattano, che stanno cercando un figlio o che potrebbero rimanere incinte in futuro", affermano con chiarezza i Cdc statunitensi
Il documento dei Cdc negli Usa
L'agenzia Usa ha così aggiornato le sue linee guida, prima neutrali su questa materia, dopo aver constatato l'assenza di maggiori rischi di aborto spontaneo tra le gestanti vaccinate rispetto a quelle non immunizzate. Una precisazione che arriva a due giorni da un appello di oltre 20 organizzazioni mediche per la vaccinazione delle donne incinte, solo il 23% delle quali ha ricevuto almeno una dose del siero
Il documento della Sigo
Inoltre, spiegano i Cdc, "le donne in gravidanza e incinte da poco tempo hanno maggiori probabilità di ammalarsi gravemente di Covid rispetto alle persone non in attesa" di un bebè. Fare il vaccino, è dunque il messaggio per le future mamme, "può proteggere da malattia grave" da Sars-CoV-2
Il documento della Commissione di Salute pubblica in Spagna
A conferma di quanto raccomandato, i Cdc forniscono un quadro sul fronte sicurezza della vaccinazione con prodotti scudo a mRna: "Un nuovo studio Cdc non ha riscontrato un aumento del rischio di aborto spontaneo dopo la vaccinazione Covid durante l'inizio della gravidanza". Un'analisi di nuovi dati su 2.500 donne immunizzate con un vaccino a mRna durante la gestazione ha mostrato un tasso di aborto del 13%, lo stesso che si ha nella popolazione generale in cui varia tra l'11% e il 16%
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Il rapporto realizzato ha preso in considerazione i dati di tre sistemi di monitoraggio senza riscontrare problemi per le mamme né per i loro bebè. Un altro report ha esaminato le donne in gravidanza arruolate nel registro 'V-safe' vaccinate prima delle 20 settimane di gestazione. Gli scienziati non hanno riscontrato un aumento del rischio di aborto spontaneo da questi dati

"I Cdc incoraggiano tutte le donne in gravidanza, o che stanno pensando di averne una o che allattano, a essere vaccinate - afferma il direttore Rochelle Walensky - I vaccini sono sicuri ed efficaci, e non è mai stato così urgente aumentare le vaccinazioni, dal momento che siamo alle prese con la variante Delta, altamente trasmissibile, e vediamo casi gravi di Covid-19 tra le donne incinte non vaccinate"

Come avviene anche per molte altre malattie respiratorie, le donne in gravidanza sono più a rischio di contrarre il Covid in forma grave rispetto alla popolazione generale. "Gli effetti a cui possono andare incontro - scrive sempre l'ente americano - includono il ricovero, anche in terapia intensiva, il bisogno di respirazione assistita, e anche la morte. Inoltre le donne incinte con il Covid-19 sono più a rischio di parto pretermine, e potrebbero avere una maggiore probabilità di altre complicazioni della gravidanza"

Nel documento veniva inoltre ribadito come il JCVI (Joint Committe on Vaccination and Immunisation) aveva dichiarato che “non sono stati identificati problemi di sicurezza specifici relativi alla vaccinazione in gravidanza: negli Stati Uniti circa 90.000 donne in gravidanza sono state vaccinate, principalmente con i vaccini Pfizer e Moderna, senza che sia stato sollevato alcun problema di sicurezza”

Le nuove linee guida si applicano a tutti i vaccini autorizzati in Usa ma il Cdc ha avvertito che gli studi effettuati sulle pazienti che avevano ricevuto Johnson&Johnson sono meno approfonditi di quelli relativi a Pfizer/BioNTech e Moderna

In Italia già lo scorso 5 maggio la Sigo aveva pubblicato un documento in cui evidenziava non soltanto l’assoluta sicurezza del vaccino sulle donne incinte, ma richiedeva che proprio queste venissero “considerate popolazione fragile alle quali va fatta offerta attiva di vaccinazione, a prescindere dall'età e dalla condizione lavorativa”

Inoltre viene evidenziato come “anche le donne che pianificano la gravidanza, nell'immediato postpartum o che allattano possono essere vaccinate a seconda della loro età e del gruppo di rischio clinico. Non sembrano esserci limitazioni in termini di tipologia di vaccino per quest’ultima categoria”

In Italia recentemente il ministero della Salute in una circolare ha affermato che la vaccinazione "non è controindicata in gravidanza", anche se per le donne incinte è possibile avere un'esenzione per il green pass

Anche in Spagna è stato recentemente pubblicato, dalla Commissione per la Salute pubblica insieme alla Federazione delle associazioni scientifiche e mediche spagnole, un documento nel quale viene specificato che "si deve dare la priorità vaccinale alle donne incinte per il loro maggiore rischio in caso di contagio al Covid-19"

La raccomandazione della Commissione per la Salute pubblica è quella di inoculare esclusivamente e indipendentemente dall’età della gestante i vaccini a mRna (ovvero Pfizer o Moderna), ma non solo: viene specificato che anche i familiari della donna incinta, o comunque le persone che le stanno vicino, dovrebbero essere adeguatamente protetti con il vaccino

Non solo le donne incinte, dalla Società Italiana di Pediatria arriva un appello per proteggere anche i bambini che al momento sono fuori dalla campagna vaccinale, visto che non ci sono vaccini anti Covid approvati per under 12. L'appello, partito dai pediatri statunitensi, è stato raccolto anche dai colleghi italiani: "Abbiamo bisogno di un vaccino sicuro, efficace. Abbiamo bisogno di uno scudo con cui difendere anche i nostri bambini da questo terribile virus"