
Vaccini Covid e scuola, Figliuolo: "Priorità a studenti". I presidi: "Obbligo per docenti"
In una lettera agli enti locali, il commissario per l'emergenza coronavirus invita Regioni e Province, in vista del ritorno tra i banchi, a "porre in essere le azioni necessarie a dare priorità alle somministrazioni nei confronti degli studenti di età uguale o superiore ai 12 anni". Il sottosegretario Costa: "Se professori non vaccinati entro 20 agosto, valutare obbligo". Ieri lo stesso appello era stato lanciato dall'Anp

In vista del ritorno a scuola, Regioni e Province devono "porre in essere le azioni necessarie a dare priorità alle somministrazioni nei confronti degli studenti di età uguale o superiore ai 12 anni". Così il commissario per l'emergenza Covid Francesco Figliuolo in una nuova lettera alle Regioni in cui riporta il verbale del Cts del 12 luglio
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Figliuolo ribadisce poi quanto già scritto il 25 giugno, rinnovando la necessità di perseguire "la massima copertura vaccinale del personale scolastico attraverso un coinvolgimento attivo" e chiedendo di avere entro il 20 agosto l'elenco di tutti coloro che non possono o non vogliono vaccinarsi

"Auspichiamo che entro il 20 agosto" tutto il personale scolastico, docente e non docente "risponda in maniera convinta all'invito a vaccinarsi, comprendendo il valore civico di questo gesto. Qualora, però, a quella data il problema dovesse persistere, credo opportuno valutare l'ipotesi dell'obbligo vaccinale per questa categoria". E' quanto su legge in una nota del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, in merito alla lettera inviata da Figliuolo alle Regioni. La scuola, dice Costa "è priorità e bisogna fare di tutto per garantire la didattica in presenza"
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A proposito di vaccini anti-Covid e scuola, ieri è arrivato l’appello lanciato dall’Anp, Associazione nazionale presidi. ”Bisogna andare oltre le ipotesi sul green pass a scuola. Per riaprire gli istituti in presenza e in totale sicurezza serve l'obbligo del vaccino per il personale scolastico. In questo modo non bisognerebbe applicare il distanziamento, che necessita invece della disponibilità di spazi"
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"Qualora non si riuscisse a ottenere la vaccinazione, si potrebbe valutare una forma di obbligo, che deve valere per tutti coloro che sono a contatto con l'utenza. Dunque per i non vaccinati non si avrebbe l'accesso a un determinato tipo di attività”, ha detto Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi
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"La prossima settimana vedremo il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e riferiremo anche a lui le nostre posizioni sul vaccino ai professori", ha anche fatto sapere l’Associazione nazionale presidi
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Ed oggi in una circolare alle scuole il capo dipartimento del ministero dell'Istruzione Stefano Versari scrive che è "eticamente doverosa la vaccinazione" del personale scolastico. "In vista dell'avvio del prossimo anno scolastico - si legge nella circolare - l'obiettivo prioritario è quello di realizzare le condizioni atte ad assicurare la didattica in presenza a scuola, nelle aule, nei laboratori, nelle mense, nelle palestre, negli spazi di servizio, nei cortili e nei giardini all'aperto, in ogni altro ambiente scolastico"
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“Siamo tutti consapevoli - è detto nella circolare - che l'emergenza pandemica non è conclusa, che la sua evoluzione è mutevole e che per il mondo della scuola resta fondamentale comprendere, condividere e declinare per ciascun singolo contesto territoriale e scolastico, le indicazioni tecniche che progressivamente pervengono dalle autorità sanitarie”

Qualche giorno fa il Comitato tecnico scientifico, rispondendo a quesiti del ministero dell'Istruzione aveva espresso una posizione chiara: il rientro a scuola a settembre dovrà essere in presenza ed è necessario vaccinare tutto il personale scolastico, anche con misure legislative ad hoc. E il ministero dell'Istruzione ha anche inviato una nota alle scuole con riferimento all'avvio dell'anno scolastico 2021/22 con le indicazioni del Cts

Nel documento, il capo dipartimento del ministero dell'Istruzione cita alcuni richiami all'ultimo parere sanitario del Cts del 12 luglio scorso. "Nell'ottica di 'fare bene e in sicurezza' questo ministero - prosegue la circolare - emanerà a breve il 'Documento di pianificazione delle attività didattiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione (Piano scuola 2021/2022)" finalizzato per quanto possibile alla ripresa in presenza”

Nella circolare si aggiunge che "la mutevolezza (propria delle pandemie virali) costituisce elemento di incertezza. Ma questa non può consentire - afferma Versari - prevalgano attendismo o 'timore di sbagliare', sul dovere di ponderatamente agire per organizzare il nuovo anno scolastico. Gli strumenti normativi e le indicazioni tecniche disponibili consentono che in ogni istituzione scolastica continuino ad organizzarsi le modalità concrete di avvio del nuovo anno scolastico"