
Covid, Sicilia e Sardegna si blindano. Riecco i tamponi all'arrivo da alcuni Paesi
Le due isole preoccupate dall'arrivo di turisti e dal ritorno di residenti in viaggio nei Paesi più colpiti dalla variante Delta. Musumeci ha firmato un'ordinanza che aggiunge Malta a Spagna e Portogallo tra i Paesi dai quali al rientro è obbligatorio il test. Solinas sta lavorando alle misure che potrebbero prevedere controlli in aeroporti e porti

Le isole maggiori italiane, la Sicilia e la Sardegna, preoccupate dall'arrivo di turisti, dal ritorno di residenti in viaggio all'estero, dal nuovo aumento dei contagi Covid, dai dati su incidenza e vaccini tra i più negativi di tutto il Paese, hanno iniziato a blindarsi o a preparare nuove misure per prevenire la diffusione del coronavirus. Ecco cosa è previsto
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La Sicilia attraverso un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci ha disposto il tampone obbligatorio anche per chi arriva da Malta o per chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti
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Le stesse misure di prevenzione sono già previste da una precedente ordinanza della Regione siciliana per chi proviene da Spagna e Portogallo e, come disposto a livello nazionale, dai Paesi extra-europei India, Brasile, Bangladesh e Sri Lanka
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“È una disposizione necessaria. Abbiamo già sequenziali decine di tamponi positivi di passeggeri, per lo più giovanissimi, trovati positivi allo sbarco da questi Paesi e, quasi sempre, è stata trovata la variante Delta”, ha detto a Repubblica il commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa
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La Regione Sardegna, guidata dal presidente Christian Solinas, è invece al lavoro sul testo dell'ordinanza per il ripristino dei test anti-Covid all'ingresso nell’isola
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L'ordinanza di Solinas potrebbe prevedere controlli obbligatori indirizzati soprattutto a chi arriva dall'estero, da Paesi dove la variante Delta sta correndo: Spagna, Regno Unito, Portogallo, Francia
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La stretta dovrebbe riguardare specialmente i tre scali aeroportuali di Olbia, Alghero e Cagliari dove atterrano i voli diretti provenienti dalle più importanti città europee

I test per chi arriva dalla penisola italiana dovrebbero essere, invece, volontari. Resta da capire se, per organizzare la macchina dei controlli, il presidente della Regione si rivolgerà alla Protezione civile che ha già tanto da fare con la campagna antincendio

Nei porti, la strada degli eventuali controlli è in discesa perché non sono mai stati smontati i gazebo e le tende allestiti per effettuare i tamponi ai passeggeri in entrata, quando la Sardegna era passata in zona bianca

Il ripristino dei controlli sanitari all'arrivo in Sardegna è stato chiesto anche dai presidenti provinciali degli Ordini dei medici. “Le misure messe in atto nei mesi precedenti svevano dato dei buoni risultati – annunciano Giuseppe Chessa (Cagliari), Maria Maddalena Giobbe (Nuoro), Antonio Sulis (Oristano) e Nicola Addis (Sassari) – per cui, a nostro parere, così come espresso da illustri colleghi virologi ed epidemiologi, sarebbe opportuno ripristinare tali controlli per chi arriva in Sardegna dall’estero”