
Covid, per Cts estate 2021 "più tranquilla" ma con mascherine e distanziamento sociale
Per i membri del Comitato Tecnico Scientifico i prossimi mesi saranno segnati da libertà maggiori e più opportunità di svago, ma le precauzioni anti-coronavirus dovranno continuare fino alla fine dell’anno. Secondo il portavoce Brusaferro le regole saranno necessarie “fino a che la maggioranza della popolazione non verrà immunizzata”

Con l'avvicinarsi dell’estate e il rientro in zona gialla di gran parte del Paese, sono molti gli italiani che si chiedono quali saranno le regole anti-coronavirus da rispettare durante le vacanze 2021
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Secondo Fabio Ciciliano, segretario del Comitato Tecnico Scientifico, rispetto ai mesi passati, potremo trascorrere “vacanze più tranquille”
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In un’intervista al Messaggero, Ciciliano ha però specificato che le “precauzioni dovranno continuare”
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In riferimento all’utilizzo di mascherine protettive, il membro del Cts ha detto che “per prudenza, potrebbero essere necessarie per tutto il 2021”. Ha poi commentato l’esempio di Israele, dove lo scorso mese è venuto meno l’obbligo di indossarle negli spazi all’aperto, dicendo che in Italia, per ora, la possibilità di fare a meno di dispositivi di protezione è ancora lontana
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“L’esempio di Israele non possiamo ancora seguirlo perché noi raggiungeremo l’immunità di gregge solo in autunno”, ha detto Ciciliano
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“Per essere in sicurezza”, secondo il segretario del Cts, dovremmo aver somministrato “la doppia dose a 42 milioni di italiani”. Tuttavia, “possiamo essere ottimisti, per le vacanze avremo molte opportunità di svago e libertà, ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione perché l’esperienza dell’anno scorso qualcosa ci deve insegnare”
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Ciciliano è intervenuto anche sulla possibilità di creare isole-covid free, sulla scia di alcuni Paesi europei, come la Grecia. Secondo il tecnico, la strada non è percorribile perché in Italia, a differenza della Grecia, quasi “tutto il territorio è di interesse turistico”

Vaccinare nelle località vacanziere rischierebbe di complicare il calendario di vaccinazione, demandato alle Regioni, perché si andrebbe a pesare troppo sui sistemi sanitari dei territori più turistici

Anche Silvio Brusaferro, portavoce del Cts, è intervenuto sul tema delle vacanze, in un’intervista al quotidiano La Stampa

Per Brusaferro “fino a che la maggioranza della popolazione non verrà immunizzata, dovremo convivere con le regole sul distanziamento e non abbandonare le mascherine”

Uno spiraglio è però dato dall’avanzare della campagna di vaccinazione, che secondo i calcoli del governo dovrebbe portare la quasi totalità delle persone che si vogliono immunizzare ad aver ricevuto la prima dose di farmaco anti-coronavirus entro luglio

“Con le vaccinazioni e il rispetto delle regole una sempre maggior libertà potremmo ritrovarla anche dietro l’angolo”, ha detto Brusaferro

Brusaferro ha poi commentato il green pass, lo strumento che permette di viaggiare tra regioni di colore arancione o rosso nel caso in cui si sia in possesso di un certificato che attesti l’avvenuta guarigione dal covid-19, l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare o l’aver già ricevuto il vaccino

Il portavoce del Cts lo ha definito “uno strumento importantissimo per acquisire un grado di maggior libertà in molti contesti”

Sulla protezione data dai vaccini nei confronti delle varianti del coronavirus, Brusaferro ha dichiarato che “rispetto a quella inglese funzionano molto bene, mentre alcuni un po' meno con quella sudafricana, che fortunatamente circola pochissimo nel nostro Paese. Per la brasiliana gli studi sono in corso e per l'indiana è troppo presto per dirlo”

In ogni caso, prima di allentare significativamente le restrizioni oggi in vigore, occorre “mantenere l'Rt sotto 1, avvicinarsi alla soglia dei 50 casi settimanali ogni 100 mila abitanti, ridurre ancora la pressione sui servizi sanitari e aver vaccinato più di metà popolazione", conclude Brusaferro