Terremoto Napoli, paura ai Campi Flegrei. Nuovo sisma magnitudo 3.5. Piantedosi: Stato c’è
CronacaNella notte tra il 12 e il 13 una scossa di magnitudo 4.4 ha colpito l'area. È la più forte degli ultimi 40 anni, insieme a quella dello scorso maggio. In serata nuova scossa. Gli esperti non escludono altri terremoti e spiegano: “Triplicata la velocità d’innalzamento del suolo, siamo passati da 1 a 3 centimetri al mese”. “Nessun danno strutturale”, dice il sindaco Manfredi. Verifiche sugli edifici e polemiche sulle misure di sicurezza. Musumeci non esclude l'evacuazione. Piantedosi a Napoli. Scossa anche a Foggia
Il terremoto che ha interessato la zona dei Campi Flegrei nella notte tra il 12 e il 13 marzo ha causato tanta paura e pochi danni. La scossa di magnitudo 4.4, pari a quella del maggio scorso, è stata la più forte degli ultimi quaranta anni nell'area. Intanto, oggi alle 19.44 c'è stata una nuova scossa di magnitudo 3.5. Il bilancio della scossa più forte parla di un ferito dal crollo di una contro-soffittatura nel quartiere napoletano di Bagnoli, di una villetta sgomberata, una chiesa chiusa e una scuola interdetta, oltre ad alcune vie imbiancate dalla polvere dei calcinacci caduti sulle macchine in sosta. Tredici le persone che hanno fatto ricorso al 118 in preda a crisi di panico, per piccole ferite provocate da schegge di vetro (anche un bambino di 5 anni) o per essere caduti (sei) durante la fuga. Ben maggiore è stato il panico tra gli abitanti della zona. Sulla situazione, giovedì 20 marzo alle 9 si terrà alla Camera una informativa urgente del ministro della Protezione civile Nello Musumeci. Intanto, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi si è recato a Napoli per fare un punto con il sindaco Gaetano Manfredi, il prefetto Michele Di Bari, il questore Maurizio Agricola, altri sindaci dell'area e autorità locali. "La situazione è costantemente monitorata dalle istituzioni. È un momento difficile, ma lo Stato c'è", ha assicurato. In serata, alle 20.37, scossa registrata anche in provincia di Foggia: di magnitudo 4.6, è stata avvertita distintamente anche a Bari, in Basilicata, Molise e Abruzzo.
Notte fuori per centinaia di persone
La scossa di magnitudo 3.5 è stata registrata oggi, 14 marzo, alle 19.44 ed è stata avvertita anche a Napoli. Dalle prime informazioni, non risultano danni a persone o cose. Questa scossa ha interrotto il periodo di quiete sismica nella zona: l'ultima scossa - lieve, magnitudo 1 - risaliva alle 3.52. dopo questo nuovo terremoto, centinaia di persone hanno deciso di trascorrere un'altra notte fuori casa. La scossa ha riacceso i timori della popolazione soprattutto a Bagnoli, dove il sisma è stato avvertito con particolare intensità e dove sono ancora visibili i crolli di calcinacci provocati dal terremoto dell'altra notte. Alcune decine di persone hanno chiesto ancora ospitalità al centro di accoglienza di via Acate, nel cuore del quartiere, ma la maggior parte di chi non ritiene prudente dormire in casa ha trovato ospitalità da parenti e amici. Resta aperto anche il palazzetto dello sport di Pozzuoli, il Palatrincone, con decine di brande a disposizione.
La scossa più forte
Tornando al sisma dell'altra notte, è stato registrato tra il 12 e il 13 marzo all'1:25 con epicentro a via Napoli, al confine tra i comuni di Napoli e Pozzuoli, ed è durato circa 20 secondi. Una scossa prolungata e amplificata da quel requisito sottolineato dai tecnici dell'Ingv, quello delle accelerazioni al suolo, tra le più forti mai registrate da quando il bradisismo ha ripreso vigore nei Campi Flegrei. Questo perché "recentemente - ha spiegato Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell'Ingv - si è triplicata la velocità di sollevamento del suolo, da 1 a 3 centimetri al mese".

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Cosa può succedere
Per il futuro impossibile fare previsioni: "Non possiamo escludere - mette in guardia il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi - che nelle prossime ore o giorni ci possano essere altre scosse di pari entità". Né che bisognerà lasciare le proprie case. "I cittadini devono sapere su quale territorio vivono e quali rischi corrono. L'ipotesi di evacuazione - conferma il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci - non è assolutamente da scartare, ma in questo momento i vulcanologi ci dicono che è prevista una sequela di scosse ma nessuna imminente attività eruttiva". Su questo punto si è espresso anche il ministro Piantedosi. "Tutta la materia di protezione civile si compone di una pianificazione che comprende gli scenari più ampi possibili. Credo che il collega Musumeci sia stato sollecitato a fare un riferimento a ipotesi che, grazie a Dio, sono sulla carta, ma che al momento non mi pare si compongano di una prospettiva concreta e immediata. Su questo mi sentirei di rassicurare", ha detto.

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Istituzioni mobilitate
Si muovono le istituzioni: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato il sindaco di Napoli per esprimere vicinanza alla città e ai napoletani. Anche la premier Meloni ha monitorato la situazione in stretto contatto con Musumeci e proprio il ministro accogliendo la richiesta del governatore campano Vincenzo De Luca, ha firmato il decreto dello stato di mobilitazione nazionale. "Questo significa - spiega il prefetto di Napoli, Michele di Bari - avere uno strumento flessibile che dà la possibilità di avere maggiori risorse dal punto di vista della pianificazione".
Allestita "area sosta" in ex base Nato
Una struttura telonata molto grande è stata allestita dalla Protezione civile regionale all'interno dell'ex base Nato di Bagnoli. Si tratta di un'area di Attesa destinata alla sosta temporanea dei cittadini che, in caso di scosse o sciami sismici connessi al fenomeno bradisismico ai Campi Flegrei, volessero trascorrere alcune ore fuori dalle proprie abitazioni. La tensostruttura misura circa 140 metri quadrati, allestita con tavoli e sedie. Nell'area antistante previsti anche 10 bagni chimici.

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I controlli
Il sindaco Manfredi ha parlato della scossa come di "uno stress test importante per il patrimonio edilizio della città e il fatto che non ci siano danni strutturali significa che c'è una buona capacità sismica". Circostanza che non mette al riparo dalla necessità di proseguire con i controlli sugli edifici che andranno avanti anche nelle prossime ore. Anche alla luce delle parole del capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano che ha ribadito come la "preoccupazione" maggiore per quanto riguarda l'area flegrea sia l' "urbanizzazione" e "la qualità" degli edifici: "Non è il terremoto a uccidere, ma la casa in cui viviamo" ha detto. Chiede l'intervento straordinario del Governo per verificare la stabilità degli edifici anche il governatore De Luca. Il Comune di Pozzuoli intanto ha messo a disposizione il palazzetto dello sport per la notte.
