
L'Iss continua a monitorare le mutazioni, soprattutto quelle considerate più preoccupanti: inglese, brasiliana e sudafricana, che sono ormai diffuse in diverse zone del nostro Paese. Secondo i dati più recenti, quella inglese è prevalente all’86,7%, la brasiliana al 4%. Da Nord a Sud, ecco qual è la situazione

In tutta Italia aumentano le segnalazioni di casi di coronavirus legati alle varianti, soprattutto alle tre principali monitorate dall'Iss: l'inglese, la brasiliana e la sudafricana. Ecco dove si sono registrati gli ultimi casi e le ultime notizie sul tema
Tutti gli aggiornamenti live sul coronavirus
La nuova indagine rapida sulle varianti condotta dall'Iss e dal Ministero della Salute indica che in Italia al 18 marzo scorso la prevalenza della variante inglese era dell'86,7%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 63,3% e il 100%. Per quella brasiliana la prevalenza era del 4% (0%-32,0%), mentre le altre monitorate sono sotto lo 0,5%
Il bollettino con i dati aggiornati al 31 marzo
L’altissima prevalenza della variante inglese, emersa dal report dell’Iss, “è una brutta notizia per le ospedalizzazioni e purtroppo sulla mortalità, ma se riusciamo come sembra a ingranare con le vaccinazioni non è così brutta la notizia, visto che questa variante risponde ai vaccini”, ha detto a Sky TG24 Guido Rasi, microbiologo ed ex direttore esecutivo dell'Ema, l'agenzia europea per i medicinali. “Bisogna stare attenti alle varianti sudafricana e brasiliana, verso le quali i vaccini sembrano meno efficaci”, sottolinea poi Rasi
Covid, Guido Rasi a Sky TG24: "La variante inglese è coperta dai vaccini"
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, intervistato su Sky TG24, ha confermato che c'è "allo studio" una norma che riguarderà la "inidoneità" degli operatori sanitari che non si vaccinano contro il Covid-19. Poi ha anche evidenziato come il contagio proceda con "velocità", anche a causa delle varianti del virus
La situazione in Italia con grafici e mappe
Alessandro Vespignani, fisico epidemiologo della Northeastern University di Boston, ha detto che l'emergere delle varianti ha complicato molto la lotta alla pandemia. "La situazione che avevamo prima di dicembre ci permetteva di essere ottimisti su un effetto veloce delle vaccinazioni - ha sottolineato -. Purtroppo ci sono varianti a trasmissibilità più alta, e questo ci ha costretto a una corsa tra le misure di distanziamento, le varianti che danno energia al virus e le capacità di vaccinare”
Lo speciale di Sky TG24 sul coronavirus
Simone Bianconi, pneumologo e direttore del centro Covid dell'ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, ha spiegato: "La variante inglese oltre ad essere sicuramente più contagiosa sembra avere un tasso di aggressività maggiore. A ottobre il 50enne col Covid spesso se la cavava con una forma simile a un'influenza. Ora invece ha molte più possibilità di sviluppare una polmonite con un'insufficienza respiratoria grave. Stiamo ricoverando anche 20enni che hanno bisogno dell'ossigenoterapia. A ottobre non capitava"
Lo speciale sui vaccini
Al momento costruire una mappa completa delle varianti che stanno circolando nel nostro Paese è complicato perché mancano le sequenze. Ecco le ultime segnalazioni regione per regione
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VALLE D'AOSTA - È del 100% la prevalenza della variante inglese in Valle d'Aosta al 18 marzo scorso secondo l'indagine su base nazionale di Istituto superiore di Sanità e Fondazione Bruno Kessler. I due laboratori della regione hanno fatto registrare la totalità della prevalenza (solo la provincia di Trento ha un esito simile)
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ALTO ADIGE - Negli ultimi giorni sono stati sequenziati altri 5 casi di variante sudafricana. Inoltre, è stata elaborata una panoramica della situazione attuale rispetto alle varianti che stanno circolando in Alto Adige: sono stati rilevati anche diversi casi di variante B.1.525, che viene indicata dagli esperti con il nome di “nigeriana”
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CAMPANIA - Il presidente Vincenzo De Luca, fa "raccomandazione alle Diocesi della regione e ai cittadini di assicurare, nello svolgimento delle funzioni religiose, il puntuale rispetto dei protocolli e misure di sicurezza vigenti, al fine di evitare i rischi di contagio derivanti dal contatto, diretto o indiretto, tra le persone, anche alla luce della maggiore trasmissibilità dei contagi connessi alla diffusa circolazione di varianti del virus sul territorio regionale”
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ABRUZZO - La prevalenza della variante inglese al 18 marzo era dell'82,5%, inferiore alla media nazionale. Altra variante presente sul territorio è la brasiliana, la cui prevalenza è del 5%. L'Abruzzo è stata una delle prime regioni italiane in cui si è affermata la prevalenza della variante inglese: a metà febbraio, quando a livello nazionale le percentuali erano ancora molto basse, nell'area metropolitana Pescarese il dato ha raggiunto il 60%. In regione il primo caso riconducibile alla variante inglese risale all'inizio di dicembre 2020

MOLISE - Primi tre casi di variante brasiliana individuati in Molise, regione dove da settimane è predominante la variante inglese del coronavirus. I casi sono stati accertati nei giorni scorsi su altrettanti appartenenti ad un unico nucleo familiare di Venafro (Isernia)

SICILIA – Nei giorni scorsi è stata individuata al Policlinico di Messina - per la prima volta in Italia - la variante africana A27, già identificata in Slovenia. Il laboratorio di microbiologia molecolare ha isolato il virus sul tampone di un migrante 16enne, originario del Sudan, fuggito dal centro di Pozzallo e poi ricoverato a Villa Contino. Il giovane ora è negativo ed è stato dimesso. Nel laboratorio del Policlinico era stata isolata la variante nigeriana in un altro 16enne originario della Guinea, anch'egli scappato dal centro di Pozzallo

SARDEGNA - Sono dodici in Comuni sardi in lockdown a causa del crescente numero di contagi, tanti dei quali caratterizzati da forme di variante del virus. L’ultimo ad aggiungersi è Donori, dove la zona rossa rimarrà in vigore sino al 12 aprile compreso. Gli altri Comuni sardi in lockdown sono Bultei, Soleminis, Burcei, Villa S. Pietro, Samugheo, Sindia, Gavoi, Golfo Aranci, Bono, Uri e Pozzomaggiore. Dal pomeriggio di mercoledì è invece uscito dalla lista Sarroch

Intanto sono 78 i casi di variante inglese scoperti negli ultimi giorni dal laboratorio dell'Aou di Cagliari, all'interno del Policlinico "Duilio Casula" a Monserrato, uno dei centri "sentinella" della Sardegna. Di questi sono 24 quelli riferiti alla città capoluogo di regione, mentre sono sette quelli trovati a Samugheo, in provincia di Oristano. Cinque casi di variante Gb, invece, a Domusnovas e Guasila (Sud Sardegna), mentre quattro a Capoterra, Sestu, Selargius e Maracalagonis