
Draghi e l’ipotesi scuola fino a fine giugno: chi è pro e chi è contro
L'idea di allungare il calendario scolastico, che sarebbe emersa durante le consultazioni del premier incaricato, incontra il parere contrario di quasi tutti i sindacati. Maggiore il consenso tra le forze politiche, che in generale trovano importante la priorità data alla scuola dall'ex presidente delle Bce nel giro di colloqui. Tra queste Pd e Italia Viva, ma anche Fratelli d'Italia

Prolungare l'anno scolastico di un mese, tenendo le aule aperte fino alla fine di giugno: sarebbe questa una delle proposte lanciate da Mario Draghi, il presidente del Consiglio incaricato, durante le consultazioni per formare il nuovo governo. Un'idea che al momento trova contrari sindacati, presidi e studenti ma che incontra il favore di alcune forze politiche

Apre all'idea, ma è dubbioso, il presidente dell'Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli: “Se abbiamo gli esami che si stanno svolgendo da metà giugno, è molto difficile riuscire ad andare a scuola in quel periodo anche per le altre classi. Qualche giorno in più si può anche fare ma non credo risolva il problema, mi sembra difficile andare oltre le due settimane in più che comunque non cambiano la vita"
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Contrario al prolungamento Marcello Pacifico, presidente dell'Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori): "Pensare di allungare l'anno scolastico per recuperare le carenze formative derivanti dal lockdown e dai problemi didattici che ha creato la pandemia non ci trova d'accordo: la didattica a distanza è stata regolarizzata e va considerata alla pari delle lezioni in presenza"
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Non è favorevole nemmeno il segretario Flc Cgil, Francesco Sinopoli: “Il tema del recupero degli apprendimenti esiste e siamo pronti a discuterne, ma la soluzione non può essere il prolungamento generalizzato del calendario, che appare una soluzione semplice ad una situazione invece complessa e variegata”, afferma. "L'offerta formativa è stata garantita nel corso dei mesi dalla fatica quotidiana di tutto il personale scolastico"

“Allungare a prescindere il calendario scolastico significa far credere che con la Dad la scuola ha scherzato”, afferma la segretaria della Cisl Scuola Maddalena Gissi. “Siamo convinti che c’è bisogno di recuperare per tanti ragazzi che non sono stati raggiunti dai docenti per motivi tecnici e per diversità di condizione socio-economica, è chiaro che per questi casi saranno gli stessi professori ad attivare iniziative di recupero”

Apre al confronto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri: "Continuare l'anno scolastico fino a giugno? Parliamone. Ma prima verifichiamo che ci siano i docenti e i presìdi sulla sicurezza. Nessuna questione pregiudiziale"

Contrario anche Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: "Da insegnante trovo inutile protrarre le lezioni di un paio di settimane. A parte le difficoltà oggettive che comporterebbe, sia da un punto di vista organizzativo con gli esami di fine ciclo, sia da un punto di vista climatico, con edifici scolastici perlopiù inadeguati

"L'intervento del prof. Draghi, sul mondo della scuola, lascia perplessi”: ne è convinta Elvira Serafini, segretaria dello Snals. “Nell'affermare che l'anno scolastico debba proseguire, prevedendo attività pomeridiane o da svolgersi nel periodo estivo, mostra di dare per scontato che nulla fino ad oggi sia stato fatto, annullando con un colpo di spugna tutto il lavoro di mesi e comunicando alle famiglie e agli alunni la sensazione che quanto finora costruito insieme, non rappresenti nulla, anzi, sia stata una mera perdita di tempo"

Luca Ianniello, che guida la Rete degli studenti, trova la proposta di Draghi "fuori luogo. È bene riconoscere che la didattica a distanza non è scuola ma gli studenti non sono stati un anno in vacanza" (foto da Facebook)

Tra le forze politiche la proposta di Draghi trova invece più consenso. Fra i partiti che hanno espresso un parere positivo c'è Italia Viva: “Non possiamo che salutare con favore quanto trapela in queste ore circa la possibilità di dedicare grande attenzione al mondo dell'istruzione. Compresa l'ipotesi di prolungare l'anno scolastico per recuperare il tempo perso a causa del Covid", afferma la senatrice di Iv Laura Garavini

In generale Iv accoglie molto favorevolmente l'iniziativa di Draghi di dare priorità alla scuola. "Felicissimi che Draghi abbia a cuore la scuola", afferma Davide Faraone, capogruppo di Italia viva al Senato

Anche il Pd vede di buon occhio la priorità alla scuola di Draghi: "Le parole del Presidente Mario Draghi che emergono dalle consultazioni prefigurano una rivoluzione per la scuola, finalmente messa al primo posto delle priorità dell'agenda di governo", affermano Matteo Orfini, della commissione Cultura della Camera, e Francesco Verducci, vicepresidente della commissione Cultura del Senato. "Serve un grande investimento nel capitale umano, per questo sono importanti le parole del Presidente Draghi"

È favorevole al prolungamento dell'anno scolastico la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Allungare l'anno scolastico è una proposta d'impatto, ma non è una rivoluzione copernicana. Ma se ci sarà un governo efficace ed efficiente va bene. Noi comunque chiediamo che gli studenti tornino in classe e bisogna lavorare per farli tornare il prima possibile"

"Mi fa piacere che il presidente del Consiglio designato Mario Draghi voglia rompere con qualche tabù. Serve aria fresca. Un momento straordinario richiede misure straordinarie", ha commentato sulla proposta di Draghi il governatore altoatesino Arno Kompatscher. "Poi ovviamente si dovrà vedere come esattamente far recuperare ai ragazzi i giorni persi. È però un bene superare l'idea che non si può mai cambiare nulla", ha aggiunto