
Agenda Draghi: vaccini, lavoro e per la scuola l’ipotesi di allungare il calendario
Nel corso delle consultazioni il presidente del Consiglio incaricato ha iniziato a illustrare ai gruppi parlamentari il suo programma, avvertendo che difficilmente si avrà una ripartenza veloce dell’economia. Fra gli obiettivi: l’accelerazione della campagna vaccinale, interventi per l’occupazione, più finanziamenti e meno contributi a fondo perduto, un calendario scolastico rivisto per recuperare i giorni persi, le riforme legate al Recovery Plan e una riconversione ambientale del sistema produttivo

Una campagna di vaccinazione anti-Covid più rapida, interventi sul lavoro e sulla scuola. Ma anche ambiente e Recovery Plan. Inizia a delinearsi l'agenda di governo del presidente incaricato Mario Draghi, che ha avviato il secondo giro di consultazioni con i partiti ai quali illustra i punti cardine del programma - in tutto sarebbero otto - che si basa su due bussole: europeismo e atlantismo
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Progetti che piacciono agli interlocutori, anche se - sottolineano i gruppi parlamentari che sono stati a Montecitorio - Draghi avrebbe avvertito che sarà difficile ipotizzare una ripartenza veloce dell'economia
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VACCINI - In cima all’agenda e strettamente legata al rilancio dell’economia c’è l’accelerazione della campagna di vaccinazione, valutando in particolare gli aspetti della logistica e della produzione. Draghi avrebbe sottolineato la questione dell'approvvigionamento e ad alcuni degli interlocutori avrebbe citato ad esempio la campagna di vaccinazione condotta nel Regno Unito
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LAVORO E LICENZIAMENTI - Draghi, riferiscono alcune fonti, non ha direttamente citato la proroga del blocco dei licenziamenti, ma ha lasciato intendere che bisognerà intervenire sul fronte lavoro, visto che una ripresa economica più lenta avrà effetti pesanti sull'occupazione
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SOSTEGNO ALLE IMPRESE - Draghi ha poi legato il discorso occupazionale al tema del sostegno alle imprese, a sua volta legato al problema del loro indebitamento con le banche, dei crediti che potrebbero trasformarsi in crediti deteriorati, motivo per cui bisogna agire anche sul fronte del sistema bancario
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INVESTIMENTI E CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO - Draghi, riferiscono i gruppi, ha parlato "molto di sviluppo", ha sostenuto l'importanza di "investire e limitare l'erogazione di contributi a fondo perduto ma finanziare le imprese così da consentire loro di riprendere l'attività una volta superata l'emergenza pandemia"

SCUOLA - Il futuro governo dovrà "rimodulare il calendario scolastico" dell'anno in corso per recuperare i "numerosi giorni persi", avrebbe detto Draghi ai gruppi parlamentari. Bisogna inoltre lavorare da subito perché a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico, evitando che ci siano anche quest'anno molte migliaia di cattedre vacanti alla ripresa dopo l'estate

RECOVERY PLAN - I partiti si aspettano di capire meglio, nel secondo giro di consultazioni, se il nuovo premier intende riscrivere il Recovery Plan o ripartire dalla bozza del governo Conte, nel segno però di maggiori investimenti e meno bonus

RIFORME - Connesse alle risorse del Recovery Plan ci sono però delle riforme da realizzare, Sarebbero tre quelle indicate dall'ex numero uno della Bce: fisco, giustizia civile e Pubblica amministrazione. Il premier incaricato avrebbe in mente una "riforma organica del fisco, un qualcosa di strutturale", spiega Bruno Tabacci. Ad alcuni interlocutori che gli hanno chiesto della riforma della giustizia penale, Draghi avrebbe risposto di ritenerla importante, ma che l'Ue, nell'ottica del Recovery Plan, ci chiede solo quella della giustizia civile

AMBIENTE - Draghi avrebbe anche riferito che l'ambiente "innerverà" tutti gli ambiti di investimenti, con l’obiettivo di una "riconversione ambientale" del sistema produttivo italiano

EUROPA - Infine l'Europa: la collocazione dell'esecutivo è "convintamente europeista", "l'Europa è al centro della riflessione di Draghi", osservano i gruppi. "Serve una autonoma capacità fiscale dell'Ue", è la convinzione. "Non basta un governo che vada a Bruxelles sbattendo i pugni sul tavolo per difendere l'interesse dell'Italia, ma serve un governo che scommetta su una sovranità europea condivisa", viene ancora spiegato, riportando i ragionamenti del presidente incaricato