
Nel 2020 sono stati quasi 33mila gli esemplari avvelenati e il 5% di questi ha perso la vita in seguito all'ingestione del veleno. L'allarme emerge dai dati pubblicati dall'Associazione italiana difesa animali ed ambiente-Italiambiente (Aidaa). LA FOTOGALLERY

In Italia viene avvelenato un cane ogni 16 minuti. A rivelarlo è stata l'Associazione italiana difesa animali e ambiente-Italiambiente (Aidaa)
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Secondo i dati diffusi dall'organizzazione, sarebbero quasi 33mila gli amici a quattro zampe che sono stati avvelenati nel 2020

Il 5% dei quasi 33mila cani avvelenati avrebbe perso la vita in seguito all'ingestione delle sostanze nocive

I cani avvelenati nel nostro Paese sono per l'80% randagi, mentre il restante 20% è rappresentato da animali di proprietà
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La maglia nera, per quanto riguarda i randagi avvelenati, appartiene alla Sicilia

A seguire, in questa classifica poco lusinghiera, ci sarebbero Sardegna, Calabria, Puglia, Lazio e Toscana
Nel Lazio e in Toscana, in particolare, gli avvelenamenti di massa riguarderebbero specialmente i cani inselvatichiti e gli ibridi di lupo

Per quanto riguarda, invece, i cani di proprietà, nel 2020, è il Piemonte ad aver fatto registrare il maggior numero di casi di avvelenamento
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A seguire, ancora la Sicilia, già maglia nera per gli avvelenamenti di randagi, e l'Abruzzo
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Nel caso degli esemplari da compagnia, gli avvelenamenti sarebbero da imputare principalmente a litigi avvenuti tra vicini di casa

E molto spesso i cani di proprietà vengono avvelenati nei loro stessi giardini

Sarebbero, poi, oltre duemila i cani avvelenati che appartengono ai cacciatori

Nel 2020 solo in 32 casi sono stati individuati gli autori certi degli avvelenamenti
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Se per gli animali da compagnia, trovare l'autore degli avvelenamenti è stato possibile, lo stesso discorso non vale invece per i randagi
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Nonostante le approfondite indagini delle forze dell'ordine, infatti, in nessun caso sono stati trovati gli avvelenatori dei randagi
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