
Covid, report settimanale Iss: Rt in Italia scende a 0,82, 5 regioni a rischio alto
Il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità riferito al periodo dal 18 novembre all’1 dicembre: “Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 20 Regioni”. Rischio alto per Emilia Romagna, Trento, Puglia, Sardegna e Veneto. Sono solo due le regioni con l'Rt maggiore di 1: Molise (1.48) e Veneto (1.01). Le restanti sono tutte sotto il valore soglia di 1. La Basilicata ha il valore piu' basso in tutta Italia con un indice Rt di trasmissione del contagio a 0.66

È sceso ancora l'indice di contagio Rt in Italia, passando da 0,91 a 0,82. È quanto emerge dal report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss relativo alla settimana 30 novembre - 6 dicembre 2020 (dati aggiornati al 9 dicembre 2020)
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"Nel periodo 18 novembre - 1 dicembre 2020 - si legge nel report - l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 (range 0,76 - 0,91). Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 20 Regioni”
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“Di queste - si legge ancora - 19 hanno un Rt puntuale inferiore a uno anche nel suo intervallo di credibilità maggiore, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità"
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Nella settimana di monitoraggio "si continua ad osservare una riduzione generale del rischio, con la maggior parte delle Regioni a rischio Moderato e due a rischio Basso", rileva il report
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In particolare, 14 Regioni sono classificate a rischio Moderato di una trasmissione di SARS-CoV-2. Di queste, nessuna ha una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità
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Due Regioni sono classificate a rischio Basso (Basilicata e Molise) e 5 a rischio Alto (Emilia Romagna, Trento, Puglia, Sardegna e Veneto)

Due delle cinque Regioni classificate a rischio Alto (Puglia e Sardegna) sono state classificate a rischio Alto e/o equiparate a rischio Alto per 3 o più settimane consecutive; "questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale - rileva il report - in base al documento ‘Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale’”

L'indice di contagio Rt è superiore a 1 solo nel Molise, con 1.45, e nel Veneto, con 1.01. La Basilicata ha il valore più basso con un indice Rt di trasmissione del contagio a 0.66. Questo l'elenco di tutte le regioni: Abruzzo 0.82 Basilicata 0.66 Calabria 0.76 Campania 0.71 Emilia Romagna 0.88 Friuli Venezia Giulia 0.91 Lazio 0.82 Liguria 0.68 Lombardia 0.85 Marche 0.87 Molise 1.48 Provincia autonoma Bolzano 0.74 Piemonte 0.68 Provincia autonoma di Trento 0.89 Puglia 0.87 Sardegna 0.73 Sicilia 0.72 Toscana 0.81 Umbria 0.73 Valle d'Aosta 0.67 Veneto 1.01

"L'epidemia in Italia - si legge - seppur mantenendosi grave a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali, continua a mostrare una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente e questo è un segnale di efficacia delle misure di mitigazione introdotte. In tutte le Regioni/PPAA la trasmissibilità e compatibile con uno scenario tipo 1"

"Si osserva, anche - prosegue il report - una riduzione nel numero di Regioni/PPAA dove l'impatto della epidemia sui servizi sanitari assistenziale è ancora alto. Al giorno 08/12/2020, 16 Regioni/PPAA avevano superato almeno una soglia critica in area medica o TI (vs 18 Regioni/PPAA la settimana precedente). Il tasso di occupazione dei posti letto in Terapia Intensiva ed Aree Mediche supera ancora la soglia critica di occupazione a livello nazionale"

Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva "è in diminuzione da 3.663 (01/12/2020) a 3.345 (08/12/12); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 32.811 (01/12/2020) a 30.081 (08/12/2020)"
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Ma sebbene si osservi "una diminuzione significativa dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 gg (454,70 per 100.000 abitanti nel periodo 30/11/2020-06/12/2020 vs 590.65 per 100,000 abitanti nel periodo 23/11/2020-29/11/2020, dati flusso ISS), il valore è ancora molto elevato"

Pertanto, si legge nel monitoraggio, "è necessario mantenere i livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedalieri"

Gran parte delle Regioni sono classificate a rischio Moderato di una trasmissione di SARS-CoV-2 "ma l'elevata incidenza e l'attuale forte impatto sui servizi ospedalieri richiede cautela mantenendo elevata l'attenzione nei comportamenti". Per questo motivo, si legge ancora, "questo andamento deve portare alla massima attenzione nell'adozione e rispetto delle misure"

L'elevata incidenza "e l'attuale forte impatto sui servizi sanitari", avvertono gli esperti, "richiedono di attendere una riduzione significativa prima di considerare un rilassamento delle misure di mitigazione, ivi comprese quelle della mobilità, oltre alla necessità di mantenere elevata l'attenzione nei comportamenti"

Inoltre "si raccomanda alle cinque Regioni che sono ancora classificate a rischio Alto" di "adottare rapidamente misure di mitigazione". Raccomandato anche "particolare rigore nell' implementare le indicazioni previste nel documento Prevenzione e risposta a COVID-19, per il proprio livello di rischio e di considerare una eventuale escalation di misure laddove in contesti sub-regionali vi fossero situazioni di più elevata incidenza, sovraccarico dei servizi e/o trasmissibilità più elevati"

Per gli esperti "si conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile"

Si ricorda anche che "è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi"