
Restrizioni e allentamenti di regioni e comuni: Tar L'Aquila sospende ordinanza Abruzzo
Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, sono tante le misure speciali adottate a livello locale in diversi territori, in deroga o in rafforzamento delle norme decise dal governo. Intanto, il Tar dell'Aquila ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal governo dell'ordinanza del presidente Marsilio

Da Nord a Sud spuntano le ordinanze locali. Si tratta di deroghe al Dpcm, in qualche caso di misure più stringenti, in altri di maggiori libertà, adottate da diverse regioni e comuni. L’ultima arrivata è quella della Valle d’Aosta
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Pubblicata oggi sul bollettino ufficiale regionale, la legge della Valle d’Aosta permetterà alla Regione di disporre autonomamente l'apertura di esercizi commerciali, bar e ristoranti, la pratica sportiva e la libertà di movimento dei cittadini
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Ma in Valle d'Aosta dal 12 dicembre sarà anche possibile fare escursioni con le ciaspole. Resta il divieto per lo scialpinismo, a meno di non essere accompagnati da una guida alpina. È quanto prevede un'ordinanza - che si fonda sulla nuova legge regionale - del presidente della Regione Erik Lavevaz. "Sulle ciaspole non sono state rilevate problematiche - ha spiegato Lavevaz - mentre per lo sci alpinismo possono esserci rischi per valanghe e infortuni, c'è il pericolo di avere avventurieri in questo campo"
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Intanto, il Tar dell'Aquila ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal governo dell'ordinanza del presidente della Regione Abruzzo Marsilio. L'Abruzzo, con l'ordinanza, era di fatto passato da zona rossa ad arancione

Come si legge nella sentenza del Tar per il giudice c'è "la competenza esclusiva del Ministro della salute a provvedere alla classificazione delle Regioni e Province autonome sulla base di scenari differenti e diversi livelli di rischio previsti dal Dpcm del 3 dicembre 2020 che sono basati su un complesso sistema di ben 21 indicatori che misurano non solo l'indice Rt, ma anche, ad esempio, la capacità di risposta del sistema sanitario regionale"

"La pervicace azione del governo produce come risultato l'insensato e schizofrenico ritorno in zona rossa, per un giorno, di una regione che da due settimane mostra valori stabilmente arancioni", il commento del presidente Marsilio. "Dopo che il Tar ha negato per due giorni l'esistenza di un 'pericolo' così grave da giustificare un provvedimento d'urgenza, era chiaro che oggi il governo avrebbe potuto provocare solo il risultato di vedere una regione cambiare colore tre volte in tre giorni"

L'Abruzzo resta quindi rossa fino al 13 dicembre quando diventerà arancione, con l'entrata in vigore dell'ordinanza del minsitro della Salute Speranza. "Si consuma così uno di quei capolavori di burocrazia amministrativa che rende le istituzioni incomprensibili ai cittadini", ha spiegato Marsilio

Sono invece di tipo restrittivo le ordinanze che arrivano da altre regioni, che hanno deciso una stretta maggiore su quanto disposto dal Dpcm

È il caso del Lazio, dove negli scorsi giorni di festa è stato prorogato il blocco dei centri commerciali e dei banchi all’aperto non alimentari nei festivi

In Campania è stato invece deciso di adottare una linea più dura sugli spostamenti durante le festività natalizie

Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha firmato a tal proposito l’ordinanza regionale numero 96, con l’obiettivo di limitare ulteriormente la mobilità

Vietati dunque gli spostamenti anche verso eventuali seconde case in regione e controlli intensificati, "al fine di evitare quanto più possibile il contagio, e al fine di limitare al massimo la mobilità in generale e fra i Comuni”, si spiega dalla Regione Campania

"La Campania chiede provvedimenti più rigorosi, è contraria al rilassamento, all'apertura della mobilità, a tutte le manfrine a cui stiamo assistendo, comuni piccoli, comuni grandi, cosa dobbiamo fare a Natale", ha poi fatto sapere De Luca, nel corso di una diretta Facebook. "In queste due settimane ci giochiamo il futuro del nostro Paese", ha aggiunto, "dobbiamo avere la forza di resistere oggi a tutte le demagogie, dobbiamo avere il coraggio di dire che quest'anno Natale e Capodanno non esistono altrimenti andiamo al disastro"

"Per quanto riguarda noi meridionali, in maniera brutalmente chiara, le ipotesi del governo", sull'uso dei fondi europei, "configurano un ennesimo furto nei confronti delle regioni meridionali", ha incalzato De Luca. "Nei prossimi giorni vedremo di proporre un incontro con altre regioni del Sud per mettere in campo una risposta istituzionale forte, anche per verificare se i parecchi ministri campani diano cenni di esistenza oppure no"

Altra ordinanza regionale in Veneto rivolta al tema degli assembramenti, che entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi fino alla scadenza del Dpcm del Governo

“Sostanzialmente è un atto dovuto”, ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia su queste nuove norme che disciplinano ulteriormente l’uso delle mascherine e la presenza dei clienti nei negozi

“È previsto uno stop alle 11 delle consumazioni in piedi nei bar. Dopo quest'ora, fino alle 18, si potrà usufuire dei servizi solo se seduti nei locali”, ha spiegato il presidente

Spunta anche “un orario consigliato per fare la spesa per gli over 65, dalle ore 10 alle 12”. “Come d'intesa col collega Fedriga del Friuli Venezia Giulia - ha chiarito Zaia - ho pensato a questa fascia dedicata posticipando l'orario inizialmente previsto, perché al primo mattino c'è troppo freddo”

Nuova ordinanza in vigore da lunedì 14 dicembre a giovedì 7 gennaio anche in Sicilia

Chiunque arriverà in Sicilia dovrà registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it ed essere in possesso dell'esito negativo del tampone effettuato nelle ultime 48 ore (misura da cui sono esclusi i pendolari)

Con l’ordinanza del presidente Nello Musumeci, i sindaci siciliani potranno consentire agli esercizi pubblici l'orario continuato, ma anche adottare misure limitative di accesso a zone pedonali e luoghi pubblici di aggregazione, per evitare assembramenti e stazionamenti prolungati

Non mancano poi le ordinanze comunali, come quella di Bari, che ha disposto la chiusura anticipata di bar e negozi il 24 e il 31 dicembre

Il sindaco Antonio Decaro ha ordinato la chiusura dei negozi alle 13 e lo stop delle attività di ristorazione (anche per l'asporto) alle 11. Ma ci sarà anche il divieto di stazionamento in 29 strade e piazze della città, i tradizionali luoghi della movida e dello shopping, nelle vigilie di Natale e Capodanno
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