Maltempo: piogge, venti di burrasca e neve su gran parte d’Italia

Cronaca
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Una nuova ondata di precipitazioni ha raggiunto la Penisola portando temporali e nevicate sul nord ovest e sui settori alpini. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo rossa nella Provincia Autonoma di Bolzano, su gran parte del Veneto, nel Lazio meridionale e sull'Abruzzo occidentale. A Roma preoccupa il Tevere. A Venezia acqua alta: previsti oltre 140 cm. Sono 3.000 gli interventi e 445 le persone soccorse dai vigili del fuoco dall'inizio dell'emergenza

Una nuova ondata di maltempo ha raggiunto nelle scorse ore l'Italia portando piogge e temporali su gran parte dell'Italia, nevicate sul nord ovest e sui settori alpini. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso per la giornata di martedì 8 dicembre un’allerta meteo rossa nella Provincia Autonoma di Bolzano, su gran parte del Veneto, nel Lazio meridionale e sull'Abruzzo occidentale. Vento spazza via cabine a Ostia, a Roma segnalato crollo di alberi: preoccupa il livello del Tevere. Sono 3.000 gli interventi e 445 le persone soccorse dai vigili del fuoco dall'inizio dell'emergenza (LE PREVISIONI). Intanto, a Venezia previsti oltre 140 cm di acqua alta. A San Marco "situazione drammatica", spiega Carlo Alberto Tessein, Procuratore della Basilica (LE IMMAGINI DA VENEZIA).

Allerta rossa nel Lazio, preoccupa livello Tevere

Il bollettino della Protezione Civile segnala elevata criticità per rischio idraulico sui bacini costieri del Sud e bacino del Liri, in Lazio. Critica la situazione a Roma, dove piove oramai da quattro giorni e le previsioni indicano che il maltempo proseguirà. Nella capitale è stato convocato il Coc, il Centro operativo comunale, per monitorare la situazione. Preoccupa il livello del Tevere: ieri la Protezione Civile ha disposto la chiusura delle banchine per l'innalzamento del fiume. Oggi la sala operativa conferma che "la situazione in miglioramento", ma continua a tenere sotto osservazione il fiume. La pioggia sta provocando disagi anche per la circolazione, con numerose strade chiuse causa caduta alberi sulla carreggiata.

Vento spazza via cabine a Ostia, a Roma crollo alberi

Sono 35 gli interventi legati al maltempo effettuati nella notte dai vigili del fuoco tra Roma e provincia. Due quelli principali. I pompieri sono intervenuti alle 4.30 allo stabilimento “Vecchia Pineta" su lungomare Lutazio Catulo, a Ostia (LE FOTO). Secondo quanto si apprende, per il forte vento le cabine si sono staccate da terra e sono finite sulla strada. Nessuno è rimasto ferito, ma la carreggiata è stata bloccata. Su via Appia Nuova, nel quartiere Appio, invece, un grande albero è caduto sulla strada. Colpite diverse auto in sosta. Anche in questo caso nessun ferito. Sul posto vigili del fuoco con una gru. Altri alberi, di dimensioni inferiori, sono caduti a causa del vento e della pioggia in altre zone della Capitale. Ieri, invece, le squadre dei Vigili del Fuoco del Comando di Roma, 1A, Nucleo Sommozzatori, Fluviale, Carro Luci e Funzionario di Servizio, sono state a lungo impegnate su Lungotevere Arnaldo da Brescia per l'ancoraggio e la messa in sicurezza di un'imbarcazione del dopo lavoro ferroviario e due imbarcazioni più piccole. Le copiose piogge degli ultimi giorni hanno causato la rottura degli ormeggi e per evitare lo scivolamento verso valle è necessario che queste imbarcazioni vengono assicurate a dei punti fissi valutati sul posto di volta in volta.

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Allerte arancioni e gialle su gran parte della Penisola

Valutata allerta arancione nella Provincia Autonoma di Trento, sui settori occidentali e centrali del Veneto, sull’area settentrionale del Friuli Venezia Giulia, sulla pianura centrale dell’Emilia-Romagna, sulle aree centrali dell’Umbria, sul Lazio centrale, sul settore costiero della Campania, su gran parte del Molise, sui settori occidentali della Basilicata. Valutata, inoltre, allerta gialla in Toscana, Calabria, Puglia, Sicilia, sui settori sud-occidentali delle Marche, su gran parte della Sardegna e sui restanti territori di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise e Basilicata.

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Le zone più colpite

Nel corso della nottata si sono verificate precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense e accompagnate da gradinate, fulmini e forti raffiche di vento, su Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, settori centro-occidentali di Abruzzo e Molise. Questa mattina le piogge intense colpiscono anche Veneto, Friuli Venezia Giulia e Province Autonome di Trento e Bolzano. Venti di burrasca su Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia Puglia, Basilicata e Calabria e nevicate al di sopra dei 400-600 metri e temporaneamente anche a quote di pianura, su Piemonte meridionale, entroterra ligure ed Emilia-Romagna occidentale. Neve al di sopra degli 800-1000 metri e temporaneamente anche a quote più basse, su Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia con apporti al suolo abbondanti.

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Tremila interventi Vigili Fuoco da inizio emergenza

Sono 3.000 gli interventi e 445 le persone soccorse dai vigili del fuoco dall'inizio dell'ondata di maltempo. In Veneto sono stati compiuti più di 1.400 interventi, 325 vigili del fuoco al lavoro tra Belluno, Vicenza Treviso e Venezia: 99 persone evacuate. In Emilia Romagna sono 507 gli interventi: 375 nella sola provincia di Modena, dove le sezioni operative e i mezzi anfibi hanno evacuato 332 persone nelle zone colpite dall'esondazione del Panaro. Sono 160 i vigili del fuoco al lavoro con i rinforzi giunti da Toscana, Piemonte e Lombardia. Sono invece 300 gli interventi in Friuli Venezia Giulia: il picco di alta del fiume Tagliamento non ha creato disagi, solo alcuni allagamenti in provincia di Pordenone dove è stata evacuata una persona. Per le forti piogge anche in Campania e in Sicilia i Vigili del fuoco hanno effettuato 350 interventi.

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Acqua alta a Venezia e la questione Mose

Intanto, a Venezia, torna l'acqua alta. La città è nuovamente sott'acqua, con passerelle e cittadini che si muovono tra mille difficoltà. Previsti oltre 140 cm. Il Mose però non è stato attivato per proteggere il centro. Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest, ha spiegato che il Mose non è stato azionato perché  "si alza quando c'è una previsione di 130cm, l'allerta viene data 48 ore prima", ma "le previsioni non erano tali, e quando sono cambiate si era fuori tempo massimo". Nel pomeriggio il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha però aggiunto: "Il Mose è in preallarme, stanno arrivando gli operai". "Speriamo che si

scarichi in mare l'acqua della laguna  - ha aggiunto - per poter alzare il Mose verso mezzanotte e mezzo o l'una".

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