Il premier: "Per Natale misure ad hoc, niente vacanze sulle neve". Il bollettino: 22.930 casi su 148.945 tamponi. Superati 50mila morti (630 nelle ultime 24 ore). Sono 418 in più i ricoverati con sintomi nei reparti Covid, mentre sono 9 in più i pazienti in terapia intensiva. Crisanti a Sky TG24: "Sul vaccino non cambio idea: bisogna rendere pubblici i dati". Intanto il ministro Speranza commenta i dati di AstraZeneca: "Serve ancora tanta prudenza, ma sarà la ricerca scientifica a portare l'umanità fuori da questa
AstraZeneca Italia: "Risultati vaccino pubblicati a breve"
Marsilio: "Entro mercoledì arrivano 200 mila tamponi"
Volontario vaccino: "Risultati studio vasto"
Puglia, 40 morti e 980 nuovi positivi
Quasi 2.000 guariti in un giorno in Umbria
Abruzzo, 640 nuovi casi e altri 18 morti
Medici, terapie intensive cardiologiche convertite Covid
"Denunciamo la gravissima situazione che si sta determinando negli ospedali a danno dei pazienti cardiologici. Dalla Lombardia alla Sicilia vengono ridotti i posti letto cardiologici per fare posto ai pazienti Covid, addirittura vengono chiuse intere unità di terapia intensiva cardiologica e convertite in terapie intensive Covid. Il rischio
concreto è di avere nelle prossime settimane più morti per infarto che per Covid". E' l'allarme della Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi (Foce).
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Fda, via libera per emergenza a 2 anticorpi monoclonali
Covid Cina, allarme per un focolaio a Shanghai: test di massa all’aeroporto
San Marino, 235 casi attivi; un decesso in 24 ore
Covid, per Natale il tampone negativo prima del cenone non è una sicurezza
Altri 6 medici morti, totale vittime sale a 212
diabetologo, Raffaele De Iasio, medico legale, Luigi Cova, dermatologo in pensione, Gian Franco Forzani, cardiologo, Carmelo Piscitello, ortopedico, e Piero Parietti, medico di medicina generale.
Assessori Alpi, serve data per avvio sci
E' necessario "darsi una data comune per l'avvio della stagione bianca, tenuto conto del quadro sanitario che andrà a delinearsi nelle prossime settimane". E' quanto chiedono in una nota congiunta gli assessori con delega agli impianti di risalita delle Regioni alpine. "Molte realtà imprenditoriali legate alla stagione bianca - tra cui scuole di sci, noleggi, aziende di trasporto, hotel e ospitalità in genere, ecc. - aspettano risposte per programmare la stagione invernale", scrivono gli assessori di Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Dda Milano indaga su tamponi anche a giocatori Monza
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Assessori Alpi, su stop sci Governo ci ripensi
"Alla luce delle notizie riguardanti le misure che il Governo intende adottare nel prossimo Dpcm, secondo le quali si esclude la possibilità di aprire gli impianti a fune per le festività natalizie" gli Assessori delle regioni alpine chiedono al Governo di "rivedere questa scelta che metterebbe in crisi un intero sistema, che porta un notevole indotto economico, lavorativo e sociale per l'intero Paese". E' quanto si legge in una nota firmata dagli assessori con delega agli impianti a fune di Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia.