Covid, Sileri a Sky TG24: "Lockdown circoscritti dove il sistema non regge"

Cronaca

Alla trasmissione 'Timeline', il viceministro della Salute ha spiegato che al momento "la salita dei contagi non si ripercuote in maniera drammatica in termini di terapia intensiva". E sulle chiusure anti-movida di vie e piazze, ha sottolineato che "i sindaci non sono soli, ci sono i prefetti. L'uno supporta l'altro"

Alla trasmissione Timeline su Sky TG24, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ha ribadito che "potrebbero essere necessari lockdown chirurgici circoscritti laddove il sistema non regge. In quel caso potrà essere necessaria una chiusura" (COVID, GLI AGGIORNAMENTI - SPECIALE). Nella giornata di oggi, 19 ottobre, anche Walter Ricciardi - consulente del ministro della Salute Roberto Speranza - ha parlato di lockdown mirati, che "vanno fatti subito. Non bisogna assolutamente aspettare Natale" (LE SUE PAROLE).

"Salgono i contagi, ma situazione diversa da mesi scorsi"

Sileri ha spiegato a Sky TG24 che il nuovo Dpcm è "proporzionato e adeguato ai contagi attuali" (IL TESTO - FAQ - LE NUOVE MISURE). Sul fronte epidemiologico, "adesso abbiamo una salita dei contagi, un'impennata che però al momento non si ripercuote in maniera drammatica in termini di terapia intensiva", ha detto. "Si tratta di realismo. Adesso la situazione è ben diversa da febbraio e marzo quando arrivò lo tsunami dei contagi. Ora i contagi continueranno a salire e l'obiettivo del Dpcm è di rallentare o almeno stabilizzare la curva dei contagi".

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Palestre e piscine, se ne riparla tra 7 giorni

Tra sette giorni il governo deciderà sull'eventuale chiusura di palestre e piscine, un periodo di tempo che "aiuta gli operatori del settore a recepire i protocolli del Cts per ridurre le chance di contagio in questi luoghi. Tutti devono operarsi per rispettare la questione dei protocolli di sicurezza". E sull'ipotesi di attriti tra Speranza e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora in merito, Sileri ha spiegato che "sicuramente ci sarà stato un confronto. Ognuno tutela la propria parte". Il confronto, "e non lo chiamo scontro, è giusto che ci sia. Ma ripeto, serve una visione di insieme", ha aggiunto.

Milano, fase 2 coronavirus, Naviglio Grande movida (Maurizio Maule/Fotogramma, Milano - 2020-05-23) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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"I sindaci non sono soli"

Sull'ipotesi di chiusure di vie e strade per evitare assembramenti, oggetto di uno scontro tra governo e sindaci, Sileri ha voluto sottolineare che i primi cittadini "non sono soli, ci sono i prefetti. Quello che c'è stato è un chiarimento necessario ma nulla più di questo, non è una marcia indietro, è la normalità delle cose". Il viceministro ha poi aggiunto che "non dobbiamo considerare le cose a compartimenti stagni, interagiscono molte figure. Sindaco e prefetti hanno l'autorità locale, nessuno rimane solo. I sindaci possono avere contezza di ciò che accade in città". Sul fronte dei controlli, "prefetti e sindaci collaborano insieme, l'uno supporta l'altro".

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"Lockdown generazionale? Non penso sia una soluzione" 

Su un lockdown 'generazionale' per gli anziani, Sileri non è d'accordo: "Sono più a favore di un lockdown generale laddove i contagi sono fuori controllo. La forte raccomandazione per gli anziani è evitare quanto più possibile i contatti, proteggersi con buonsenso e ricorrere alla vaccinazione antinfluenzale. Non vedo un lockdown generazionale, non credo possa essere una soluzione rispetto a un'autoprotezione degli anziani, che devono quanto più possibile limitare le situazioni a rischio".

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