Fassino denunciato per il furto di un profumo, addetti duty free: "Non è la prima volta"

Cronaca
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Il deputato del Pd avrebbe un precedente che complica la sua posizione. Questa la novità emersa nelle indagini contro Piero Fassino, accusato di aver rubato un profumo da un negozio del Terminal 1 dell'aeroporto di Fiumicino, arrivata anche grazie alle testimonianze di alcuni dipendenti dell'esercizio commerciale. Gli agenti di Polizia hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza

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Piero Fassino è accusato di aver rubato un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. E non sarebbe la prima volta. L’ex ministro della Giustizia, oggi deputato del Partito democratico, già in passato sarebbe stato riconosciuto come autore di un furto nel negozio del Terminal 1 dello scalo romano, lo stesso dove è stato denunciato lo scorso 15 aprile dopo essere stato bloccato con in tasca una confezione di profumo Chanel non pagata. Un precedente che potrebbe complicare la situazione dello stesso Fassino.

Cosa è successo

Il profumo doveva essere un regalo per la moglie. L’episodio è avvenuto lo scorso 15 aprile quando Piero Fassino, in attesa di imbarcarsi per la Francia, si sarebbe recato nell’area shopping delle partenze. “Avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse” ha raccontato il deputato. Quando i dipendenti hanno sentito suonare l’allarme dell’antitaccheggio, però, non hanno creduto alla giustificazione e, dopo aver visto le telecamere di sorveglianza del negozio, hanno deciso di sporgere denuncia.

Piero Fassino arriva nella sede del Pd del Nazareno per la prima riunione della nuova Direzione del Partito Democratico del segretario Nicola Zingaretti, Roma, 26 marzo 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

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Precedente furto nello stesso duty free

I dipendenti dell’esercizio commerciale sono stati sentiti come testimoni dagli agenti della Polizia di frontiera aerea e hanno riferito che nella prima occasione di furto il deputato dem non venne fermato. Alla luce di questa novità, gli investigatori hanno deciso di sentire anche le testimonianze di altri dipendenti del negozio che non erano presenti il 15 aprile. Gli agenti hanno anche acquisito le riprese video delle telecamere di sorveglianza del duty free da cui emerge come Fassino avrebbe effettivamente tentato di trafugare il profumo e come il parlamentare non avesse il cellulare in mano come da lui raccontato addebitando alla distrazione di una telefonata il gesto di mettere in tasca la confezione. Gli elementi acquisiti dalla Polaria saranno inseriti ora in un'informativa che verrà trasmessa alla procura di Civitavecchia. 

Piero Fassino arriva nella sede del Pd del Nazareno per la prima riunione della nuova Direzione del Partito Democratico del segretario Nicola Zingaretti, Roma, 26 marzo 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

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"Un banale e increscioso episodio che avrebbe meritato un approfondimento pacato si sta clamorosamente trasformando in una aggressione mediatica, un vero e proprio processo parallelo che trova come unica spiegazione il cognome noto del cittadino coinvolto". Lo afferma l'avvocato Fulvio Gianaria, legale di Piero Fassino, in merito all'accusa di furto contestata al parlamentare del Pd, sottolineando che "per questa ragione, d'accordo con Piero Fassino, rimando ogni commento alla futura piena lettura degli atti".

 

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Piero Fassino del PD mostra il cedolino del suo stipendio a tutti i deputati nell'Aula della Camera, Roma, 02 agosto 2023. "L'indennità che ciascun deputato percepisce ogni mese dalla Camera è di 4.718 euro al mese. Si tratta certamente di una buona indennità, ma non è certamente uno stipendio d'oro". Lo ha detto nell'Aula della Camera Piero Fassino del PD prima di annunciare la sua astensione sul bilancio interno di Montecitorio e mostrando il cedolino del suo stipendio a tutti i deputati, "quello che ciascuno di noi riceve ogni mese". 
ANSA/ FRANCESCO BONGARRA'

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