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Coronavirus, il Cts: "Niente mascherine a scuola se c'è distanza di almeno un metro"

Cronaca

In una nota del Comitato scientifico spiega che la protezione su bocca e naso può non essere indossata nelle classi, nel rispetto della distanza minima fra uno studente e l'altro, "per favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale". L'utilizzo dei dispositivi dipenderà anche dall'indice del contagio

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Niente mascherina a scuola se viene rispettata la distanza di un metro. Nella scuola primaria, "per favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto)". Lo scrive il Comitato tecnico scientifico, in una nota sulle indicazioni per il rientro in classe dopo la chiusura di marzo scorso per l'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - I FOCOLAI IN ITALIA). "Nella scuola secondaria - aggiunge il Cts - anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria".

Cts: mascherine solo una delle misure di prevenzione

Il Comitato tecnico scientifico spiega che l'uso delle mascherine "è solo una delle misure di prevenzione che devono essere implementate in ambito scolastico in una corretta associazione con tutte le altre misure già raccomandate. L'apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività. Pertanto, accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte".

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Cts: misure potrebbero cambiare in base a dati epidemia

Il dato epidemiologico, spiegano anche gli esperti del comitato, le conoscenze scientifiche e le implicazioni organizzative riscontrate, potranno determinare una modifica di queste raccomandazioni, anche in relazione ai differenti trend epidemiologici locali, dall'autorità sanitaria che potrà prevedere l'obbligo della mascherina "anche in situazioni statiche con il rispetto del distanziamento per un determinato periodo, all'interno di una strategia di scalabilità delle misure di prevenzione e controllo bilanciate con le esigenze della continuità ed efficacia dei percorsi formativi".

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L'associazione dei presidi: bene uso mascherine in base a indice contagio

"Le raccomandazioni diffuse dal Cts sono apprezzabili, in quanto hanno chiarito che l'utilizzo delle mascherine può essere adattato ad alcune circostanze, come l'indice di contagio, che si potranno riscontrare nelle varie zone". È quanto afferma il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. "Un altro aspetto importante - prosegue -  è la rilevanza riconosciuta agli aspetti pedagogici: gli alunni della primaria, fino agli 11 anni, potranno rimuovere la mascherina in condizioni di distanziamento statico e questo non potrà che favorire la loro serenità e l'apprendimento in un clima relazionale più consono alla loro età. Restano ovviamente valide le prescrizioni già comunicate e via via affinate nei mesi scorsi".

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